I cervi di Nara lasciano i parchi per cercare cibo in città visto il calo di turisti

Autore: Matteo Tontini ,

Nara è tra le località del Giappone più turistiche, merito in primis del tempio buddhista Tōdai-ji che ospita il Daibutsu, colossale statua del Buddha alta 14 metri. Tuttavia la città, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1998, è nota al mondo intero anche per la presenza forte di cervi shika che girano liberamente per i parchi. Sono creature docili ma piuttosto insistenti, e amano banchettare con il cibo lanciatogli dai turisti.

Di solito, dato il numero elevato di persone che visitano l'antica città nipponica, i cervi se ne stanno buoni nei parchi con pance soddisfacentemente piene; tuttavia, visto il calo drammatico del turismo a causa del coronavirus, neppure per questi animali aggraziati pare sia un bel momento. Stanno infatti lasciando il Parco di Nara in cerca di cibo.

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Sono emerse notizie di avvistamenti di cervi in luoghi che di solito non frequentano: non solo due o tre alla volta, ma veri e propri branchi.

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Secondo quanto dichiarato dai residenti ai giornalisti, non si erano mai visti prima d'ora divorare arbusti e fiori sui marciapiedi, nel cuore della città. Sono persino arrivati alla stazione di Nara, che è raggiungibile dal Parco camminando per circa 20 minuti.

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Un utente ha scritto su Twitter:

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La mattina del 2 marzo, per la prima volta in trent'anni, ho visto dei cervi alla stazione di Nara (a 2 chilometri dal Parco). Non essendoci turisti che gli danno da mangiare cracker di riso, si sono avventurati lontano per fare colazione. Vi prego, venite a Nara e sfamateli!

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I cervi non si sono limitati a cercare cibo sui marciapiedi intorno alla stazione, hanno anche occupato le strade creando ingorghi. Di seguito è possibile dare un'occhiata a un video in cui un cervo affamato insegue una bambina fino a farla cadere.

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Queste creature non si preoccupano delle macchine sulla strada e, anzi, gironzolano come se niente fosse nella speranza di trovare qualcosa per riempire lo stomaco.

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Stando ai giornalisti, il numero di turisti sarebbe diminuito dell'80%. Solitamente, questo è un periodo piuttosto roseo per il turismo in Giappone visti i numerosi matsuri (festival) che si svolgono a Nara dall'1 al 14 marzo, quindi è curioso vedere la città sgombera di persone che vanno e vengono. Se da un lato i residenti sono preoccupati per il gran numero di cervi avvistati in luoghi insoliti, dall'altro la Nara Deer Preservation Foundation sta cercando di rassicurare i cittadini dicendo che non è la prima volta che i cervi si sono spinti fino alla stazione.

Con questi animali sempre alla ricerca di cibo, rassegnati a mangiare persino manifesti e pezzi di plastica, le persone sperano che la situazione si ristabilisca alla svelta affinché tornino, come di consueto, a popolare i parchi. Qualcosa di simile è successo anche in Thailandia, dove, in seguito al calo drastico di visitatori a causa del coronavirus, è stata filmata una vera e propria guerra tra scimmie per accaparrarsi cibo.

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Via: SoraNews24

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