Westworld: la sigla della stagione 3 (e cosa significa)

Autore: Giulia Greco ,

La terza stagione di Westworld, la serie HBO con protagonista Evan Rachel Wood, è arrivata sui nostri schermi il 15 marzo. Abbiamo ritrovato Dolores Abernathy, ultima della sua specie (o almeno così lei dice all'inizio della premiere stagionale), immersa nel mondo reale e con grandi progetti per il futuro.

Tra le tante novità, c'è la sigla, che offre nuovi potenziali spunti di riflessione su cosa possiamo aspettarci dal prossimi episodi della serie di Jonathan Nolan e Lisa Joy. Come ricorderanno i fan della serie, infatti, già le sequenze d'apertura delle stagioni precedenti offrivano qualche indizio sul contenuto degli episodi.

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Allora, basandoci su quanto visto nei titoli di testa, chiediamoci: cosa possiamo aspettarci dalla terza stagione di Westworld?

Similitudini e differenze nelle sigle delle stagioni 1-3

Pur se sono presenti alcuni elementi rimasti invariati nel corso del tempo, come le mani degli host che suonano la sigla d'apertura prima di allontanarsi dai tasti e lasciare che il piano suoni da solo, altri dettagli presentano lievi, ma significativi cambiamenti mentre altre ancora sono immagini completamente nuove.

L'opening si apre tutte le volte con quello che sembra un sole che sorge su un imprecisato paesaggio. Subito dopo ci rendiamo conto che non si tratta di un panorama esterno, ma del corpo di un host animale: un cavallo nella prima stagione, un bufalo nella seconda, un'aquila nella terza. In tutti e tre i casi assistiamo alla creazione delle bestie, così come a quella degli host umani. Il bufalo della seconda stagione cade in un abisso profondo, mentre l'aquila della terza vola verso quello che sembra un motore a reazione che lo disintegra.

Un'ipotesi vuole che ciascuno degli animali sia simbolo di qualcosa, di una condizione in cui vivono gli host dei parchi a tema della Delos. Così, il cavallo addomesticato è sinonimo degli host schiavi, privi di volontà autonoma. Il bufalo della seconda stagione sta invece a simboleggiare la ribellione delle macchine. Una nota curiosa è che Maeve (Thandie Newton) controlla proprio una mandria di bufali nel finale di stagione, nel momento della sfida al sistema. L'aquila della terza stagione potrebbe essere simbolo di libertà. 

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L'ultimo elemento simile è quanto vediamo nei secondi finali degli opening credits. Nella prima stagione lo scheletro di un host dalle fattezze umane viene immerso in un liquido bianco da cui emerge nella sua forma finale, indistinguibile da un uomo qualsiasi. Nella seconda stagione, quello stesso scheletro, fatto di ossa, nervi e muscoli, viene ricoperto d'acqua. Il fluido della terza stagione ha il colore rosso del sangue. Forse che gli host siano sempre più simili agli umani che li hanno creati? Oppure il colore rappresenta il sangue che verrà versato affinché Dolores porti a termine il suo piano?

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Il significato delle immagini della nuova sigla

Ora, concentriamoci esclusivamente sulle immagini della terza stagione. Abbiamo parlato dell'aquila che vola verso un motore e va incontro alla morte, ma c'è altro da analizzare. L'ipotesi che rappresenti la libertà degli host non è l'unica. Potremmo leggere, in queste immagini, un riferimento a Icaro. Il figlio di Dedalo è protagonista di un famoso mito. Con le sue ali di cera, volò così vicino al sole da farle sciogliere, e perse così la vita. Allo stesso modo, l'ambizione di Dolores potrebbe condurla a sopravvalutare le proprie potenzialità e bruciare le proprie ali restando vittima della sua stessa sete di vendetta?

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Nel primo episodio della terza stagione, abbiamo infatti visto Dolores architettare un piano che prevede l'acquisizione della società Delos. Per raggiungere i suoi scopi, il personaggio interpretato da Evan Rachel Wood è pronto a spingersi oltre ogni limite e calpestare chiunque si trovi sul suo cammino.

Ma l'aquila potrebbe anche rappresentare il genere umano che cerca di raggiungere il suo potenziale e di vincere la battaglia contro le macchine, risultandone però fazione perdente.

Una delle immagini più suggestive è rappresentata dai due corpi che si sfiorano. Sono l'uno il riflesso dell'altro e, secondo alcune teorie, potrebbero essere, almeno in parte, una rappresentazione del mito greco di Narciso.

Secondo altri, si tratterebbe invece di un omaggio alla Creazione di Adamo di Michelangelo. Solo che il confine tra creatore e creatura è qui sottilissimo. Proprio per questo le immagini si fondono l'una con l'altra ed è impossibile distinguere la macchina da chi l'ha creata. Le mani che raggiungono le superficie dell'acqua sarebbero dunque simbolo degli host che lasciano il parco ed entrano nel mondo reale, si confondono tra gli umani e, potenzialmente, ne prendono il sopravvento. Le due realtà si fondono l'una nell'altra e così lo spettatore è portato a chiedersi: il mondo reale lo è davvero o si tratta solo di una simulazione? 

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Oppure le due figure rappresentano, di nuovo, Dolores, protagonista e antagonista al tempo stesso? O, ancora, si tratta di Dolores e Maeve, costruite per essere l'una l'antitesi dell'altra?

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Infine, c'è il dente di leone che si trasforma in una sorta di database. Il fiore è legato a una comune usanza, quella di soffiarne via la corolla ed esprimere un desiderio. Potrebbe, quindi, essere un riferimento al personaggio di Charlotte? Nel finale della seconda stagione, Dolores aveva detto alla donna: "Volevi vivere per sempre? Sta attenta a ciò che desideri". Abbiamo anche visto un host con le sembianze di Charlotte nella premiere della stagione, ma dobbiamo chiederci se anche i suoi ricordi siano stati collezionati e archiviati in un database e lei possa tornare a vivere nel corpo di un host.

C'è qualcosa che manca? Avete qualche altra ipotesi sul significato delle immagini della nuova sigla si Westworld?

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