I papà più badass del cinema, da Liam Neeson a Bruce Willis

Autore: Emanuele Zambon ,

Quella del papà è una figura ampiamente raccontata sul grande schermo, sia in pellicole intime, interessate alla sfera famigliare, che in film in cui quello del genitore è lo status di un personaggio che poco o nulla ha a che fare con le sue azioni.

E se il cinema ha saputo mettere in luce in questi anni madri coraggiose, ripugnanti o, ancora, disposte a tutto per il bene dei propri figli, altrettanto ampio è lo spettro di figure paterne rese indimenticabili da gesti, sguardi e sfaccettature offerti da attori (in primis) e registi.

Che tipi di padri vediamo al cinema?

Abbiamo avuto padri svaniti nel nulla, inghiottiti dalla rete come il Kevin Flynn di Tron Legacy, oppure ladri dal braccio ingessato come il Tiberio de I soliti ignoti, papà in difficoltà causa moglie in carcere, costretto a far dormire il pupo nella camera oscura da fotografo; padri sportivi (i pugili Rocky e Jim Braddock, quest'ultimo combatteva sul ring per il latte da procurare ai figli durante la Grande Depressione nel dramma Cinderella Man) e padri di figli assassinati, come il Massimo Decimo Meridio de Il gladiatore oppure il Thomas Craven di Fuori controllo.

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Universal pictures
Russell Crowe in una scena del film

Il papà più affascinante? Mel Gibson in What Women Want. Quello più vendicativo? Sempre Mel Gibson (ne Il patriota). La palma del più inaffidabile va invece al Jim Carrey di Bugiardo bugiardo, mentre tra i più scellerati - tutti italianissimi peraltro - spiccano l'Armando D'Ambrosi di In viaggio con papà, il Felice Sciosciammocca di Miseria e nobiltà, l'Armando Feroci di Gallo cedrone, il Quirino di Manolesta e il conte Mascetti di Amici miei, capace di abbandonare moglie e figlia - "le villeggianti" - mesi sulla neve.

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Robert De Niro, prima di essere un padre mentalmente disturbato in The Fan - Il mito e il genitore più scaramantico del cinema ne Il lato positivo, è protagonista di una delle scene più toccanti sul tema padri/figli con Prima di mezzanotte, scanzonato action on the road che offre un momento dal sapore decisamente agrodolce quando il protagonista viene avvicinato da sua figlia che non vedeva da diversi anni. Poesia e tenerezza affiorano anche negli abbracci di Ryan Gosling al figlio che non vedrà mai crescere nel drammatico Come un tuono.

Il papà più apprensivo? Forse Ian Malcolm ne Il mondo perduto - Jurassic Park (ma è giustificato). Quello più spoiler? Beh, dopo Darth Vader c'è sicuramente il Rick Deckard di Blade Runner 2049. Sul grande schermo si sono poi avvicendati padri ostinati (il Hugh Jackman di Prisoners; Will Smith ne La ricerca della felicità), maldestri (come il Ryan Gosling di The Nice Guys), vedovi impreparati (l'Argentero di Solo un padre) e divorziati, come il Dustin Hoffman del capolavoro Kramer contro Kramer. A volte i figli hanno subito le personalità ingombranti dei propri papà: difficile per Tony vivere prima all'ombra e poi col mistero del padre Howard (Iron Man), per nulla semplice per l'esuberante Thor cercare di non deludere il padre Odino, una vera e propria dannazione per Ettore essere il figlio valoroso e riverente del re di Troia, Priamo. A proposito di padri di un certo peso: chiedere a Simba di Mufasa. Il cartoon, nemmeno a dirlo, è Il re leone.

Il cinema ha saputo regalarci infine figure paterne ma non necessariamente dei padri in senso stretto: così il criminale Kevin Costner di Un mondo perfetto oppure il paleontologo Alan Grant, preziosa guida nel Jurassic Park in preda al caos per i piccoli Lex e Tim, o, ancora, l'irascibile Wolverine di Logan, il cui legame con la piccola Laura è tra i più significativi raccontati negli ultimi anni. Se poi padre è inteso nel senso più ampio del termine, perché non festeggiare allora anche il simpatico burbero Don Camillo.

I papà più cazzuti di Hollywood

Dopo questa carrellata di personaggi e titoli, è giunto il momento di celebrare i papà più badass del cinema. Non per forza esempi da seguire, ma di sicuro i più cazzuti, i più fighi e fuori di testa. Oppure, semplicemente, quelli più indelebili, capaci di lasciare un segno nel nostro immaginario.

Cooper (Interstellar)

La Terra è agonizzante, lo spazio è l'unica via (incerta) per la salvezza dell'umanità. Così l'ex ingegnere pilota Cooper (Matthew McConaughey), deciso a offrire un futuro ai propri figli altrimenti destinati ad una prematura morte, parte per una missione esplorativa senza ritorno che lo terrà lontano dalla famiglia per decenni. 

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Interstellar, prima ancora di essere un'ambiziosa space opera, è prima di tutto la teoria del tutto di Nolan attraverso cui il regista racconta il dolore - ricambiato - di un padre per la lontananza da sua figlia. Un tentativo, ben riuscito, di scandagliare allo stesso tempo galassie e affetti, con quel pianto ininterrotto di Cooper dinanzi al video della sua Murph ormai adulta che è l'immagine perfetta di un amore che non conosce distanze e avversità, wormhole e tempo.

Vito Corleone (Il padrino)

Paramount Pictures
Marlon Brando e al Pacino in una scena del film

Movenze flemmatiche, gesti solenni. Il capo dei capi della mafia italoamericana ha il volto di Marlon Brando, leader saggio ma duro che prevede, pianifica e si muove prudente tra tavolate e strade. Vito Corleone, se non fosse per il suo status di criminale d'alto rango, incarna virtù e debolezze di tanti padri. Ha a cuore i suoi tre figli ma stravede (solo) per uno di loro. Rimprovera i loro atteggiamenti dettati dall'impulsività ma è il primo a difenderli.

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Francis Ford Coppola regala, nel quadro di un'epopea criminale costellata di vendette e tragedie, uno splendido esempio di pater familias, costretto a fare i conti con la mediocrità dei propri figli (il pavido Fredo di John Cazale) oppure con la loro prematura morte, per giunta violenta (l'impulsivo Sonny di James Caan). Nonostante si tratti di un ritratto lucido e impietoso di una cupola criminale made in Italy, il regista di Apocalypse Now restituisce un quadretto encomiabile della famiglia patriarcale di un tempo, che ha nella scena del boss ferito in ospedale, salvato dal più astuto dei figli (Al Pacino), uno dei momenti più belli e sinceri.

Peter Highman (Parto col folle)

Non è ancora padre ma lo diventerà strada facendo. Robert Downey Jr., però, dovrà prima fare i conti con un (indesiderato) compagno di viaggio totalmente svitato: Zach Galifianakis. Tra equivoci, zuffe, bugie e scatti d'ira, il cammino verso Los Angeles, dove la moglie del protagonista è in procinto di partorire, sarà un tantino movimentato.

L'ex Iron Man, davvero a suo agio nel demenziale on the road diretto da Todd Phillips, è un padre nevrotico e sanguigno che vivrà notti (e giorni) da leone in compagnia di un aspirante attore che definire stravagante è riduttivo.

Roger Murtaugh (Arma letale)

Roger Murtaugh (Danny Glover) festeggia nel film 50 anni. Presta servizio da vent'anni nel LAPD. Mai un graffio sulla pelle, nessuna cicatrice causata dal suo lavoro di poliziotto. Ha una moglie, dei figli, una casa, la barca da pesca e vede tutto ciò messo in discussione dall'arrivo di un partner fuori di testa (Mel Gibson).

Può il pacato e mite veterano del dipartimento trasformarsi improvvisamente nel terrore dei criminali? Sì, specie se questi rapiscono sua figlia. Glover nel cult action anni '80 è un papà premuroso, per nulla "vecchio per certe stron*ate".

Larry Delay (Una notte al museo)

20th Century Fox
Ben Stiller e Robin Williams in una scena del film

Larry Daley non ne azzecca una. Sul lavoro è una frana, la moglie l'ha lasciato e il figlio, che pure ama, lo reputa un fallito. Il giovane avrà modo di ricredersi, perché suo padre, nel frattempo divenuto custode del Museo di storia naturale a New York, gli farà vivere un'avventura fantastica, tra T-Rex in ossa (senza carne), micro soldati romani e cow-boy e faraoni.

Ben Stiller è un papà maldestro e simpaticissimo in una commedia per famiglie assai divertente diretta da Shawn Levy.

Dan Evans (Quel treno per Yuma)

C'è un treno delle 3:10 diretto a Yuma. C'è, soprattutto, la disperazione di un padre minato nel fisico e nello spirito, che accetta una cospicua somma di denaro per scortare il fuorilegge Ben Wade fino al convoglio in partenza.

Christian Bale è un papà ostinato e segnato dagli eventi, deciso a tutti i costi a fare da esempio al figlio che lo disprezza. Quello di James Mangold è un western avvincente e spietato, costruito sulla rivalità tra due personalità forti (Bale e Russell Crowe).

Joseph Hallenbeck (L'ultimo boy scout)

Warner Bros.
Bruce Willis nel film

C'era un tempo in cui Joseph Hallenbeck salvava la vita al Presidente Jimmy Carter. Caduto in disgrazia "per aver fatto saltare 4 denti" ad un senatore di cui era la guardia del corpo, l'ex agente dei servizi segreti ha ora l'aspetto "sfatto" di uno che sembra dormire con i vestiti addosso.

Non piace a nessuno, ripete a sé stesso di essere un fallito allo specchietto retrovisore dell'auto. Del resto, come dargli torto? La figlia lo detesta, la moglie lo tradisce col suo socio e una spogliarellista che doveva proteggere muore in un agguato.

Un cinico e disilluso Bruce Willis è un papà che si riscatterà agli occhi di sua figlia nel mitico cult d'azione anni '90 diretto da Tony Scott sulle orme di Die Hard.

Guido Orefice (La vita è bella)

Il sorriso nella tragedia più immensa. Piccola e Grande storia da raccontare ad un bambino, tentando in tutti i modi di nascondergli l'orrore quotidiano. Il compito a cui è chiamato Guido Orefice (Roberto Benigni) è di quelli davvero impossibili. Ma la forza della disperazione gli consentirà di proteggere il figlioletto dallo scempio nazista costruendogli attorno un'incredibile favola, con la complicità dei deportati in un campo di sterminio.

Henry Jones Sr. (Indiana Jones  e l'ultima crociata)

Solo James Bond avrebbe potuto essere il papà di Indy. Così è nell'ultima crociata diretta da Steven Spielberg. Sean Connery è il prof Jones Sr., uomo di cultura morigerato e per nulla in sincronia coi modi spicci di suo figlio, che usa chiamare Junior.

Dopo anni passati nell'indifferenza, i due Jones si ritroveranno sul cammino per Alessandretta, tra nazisti in preda al delirio di onnipotenza, tra sacro e profano.

Bryan Mills (Io vi troverò)

No sa chi siete. No sa cosa volete. Se siete in cerca di un riscatto, sappiate che non possiede denaro. Bryan Mills possiede invece delle capacità molto particolari che fanno di lui un incubo per terroristi e criminali. In Io vi troverò gli rapiscono la figlia. Un errore madornale. L'ex operativo della CIA sale sul primo volo per Parigi e, una volta messo piede in Francia, rintraccia tutti i membri di un cartello criminale specializzato nel traffico di minorenni. 

Liam Neeson è un papà duro a morire che cerca, trova e stermina chi ha osato portargli via il bene più prezioso. Il cavaliere nero, in confronto, sembra Topolino. L'attore si ripeterà per altri due film della serie e sarà ancora un padre pronto a tutto sia in Run All Night che nel recente Un uomo tranquillo.

Daniel Hillard (Mrs. Doubtfire)

20th Century Fox
Robin Williams nel film

Robin Williams sarà per sempre il mammo del cinema. Il suo Daniel Hillard, doppiatore dallo spirito libero, stravede per i propri figli. Incombe però la separazione, chiesta da una moglie esasperata dal suo animo da eterno Peter Pan. Come una piantina che non può vivere senza luce e acqua, Hillard non ha ragione di esistere senza la sua prole. Si ficca allora una parrucca in testa, infila una maschera in lattice e si trasforma nella tata che tutti vorrebbero pur di star vicino alla sua famiglia.

Tra equivoci e figuracce, Chris Columbus cuce addosso a Williams un ruolo pressoché perfetto per l'attore, che dal canto suo giganteggia con battute e smorfie (ma anche con incredibili momenti di tenerezza).

Harry S. Stamper (Armageddon)

Non vorremmo essere nei panni del fidanzato della figlia di Harry Stamper, uomo dal grilletto facile. Bruce Willis è il papà eroe di Armageddon, blockbuster firmato da Michael Bay. Salverà la vita al bel fusto Ben Affleck, sacrificandosi per l'umanità minacciata da un asteroide di proporzioni gigantesche.

Darth Vader (L'impero colpisce ancora)

"Io sono tuo padre". Una battuta tra le più memorabili della storia del cinema. Il twist più inaspettato di una saga memorabile. Darth Vader è il papà villain del giovane Luke Skywalker ne L'impero colpisce ancora. Voce del verbo traumatizzare.

Pietro Zinni (Smetto quando voglio)

01 Distribution
Il cast di Smetto quando voglio

Pietro Zinni (Edoardo Leo) non assisterà alla nascita del figlio perché impegnato ad assaltare un treno su un sidecar nazista. Non potrà stargli vicino nei primi mesi di vita perché finirà ammanettato e rinchiuso in carcere, dove si guadagnerà da vivere dando lezioni di biologia.

Dietro quella mente geniale universitaria finita in disgrazia si nasconde il leader di un'assurda banda criminale che per un breve periodo ha avuto in mano il traffico di stupefacenti della capitale. Papà da ridere (per non parlare degli "zii" laureati).

Scott Lang (Ant-man)

Scott Lang ama sua figlia da morire, ricambiato. Purtroppo il destino e una serie di circostanze avverse gli spalancano prima le porte del carcere e poi quelle di una serie di lavori umilianti. Incontrerà però lo scienziato Hank Pym, che lo aiuterà a dare un senso alla propria vita e a divenire, ancora prima che un Avengers, l'eroe micro-formato della piccola Cassie.

Paul Rudd è un papà in miniatura che lotterà su un trenino giocattolo per salvare sua figlia. 

Cobb (Inception)

Leonardo DiCaprio è un ladro di sogni nel labirintico Inception di Nolan. È pure un papà tormentato dal suicidio della moglie e dalla lontananza dai propri figli. Ci stiamo ancora chiedendo se, nel finale, li avrà riabbracciati oppure no.

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