The Big Bang Theory: Buon compleanno Jim Parsons! La storia di Sheldon

Autore: Chiara Poli ,

Ricordo benissimo il mio primo articolo su #The Big Bang Theory: era il 2008, la serie non era ancora arrivata in Italia e avevo avuto l'occasione di presentarla sul Magazine di FoxTv, innamorandomene all'istante. Tanto da farmi imparare a memoria le stagioni, stilando (a fatica) una classifica con i migliori episodi da vedere e rivedere.

Dodici anni dopo, The Big Bang Theory è diventata uno degli appuntamenti rituali di FOX, uno dei titoli più amati dal pubblico della rete tematica più importante per le serie TV e certamente il merito è in gran parte suo.

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Se Leonard (Johnny Galecki), Howard (Simon Helberg), Raj (Kunal Nayyar) e soprattutto le ragazze - prima Penny (Kaley Cuoco), poi Bernadette (Melissa Rauch) e Amy (Mayim Bialik) - si sono evoluti davanti ai nostri occhi, episodio dopo episodio, mostrando la loro personalità, per lui non ci sono mai stati dubbi: Sheldon Cooper è sempre stato il cuore della sitcom di Chuck Lorre e Bill Prady.

Ed è sempre stato... Sheldon. Nel corso delle stagioni abbiamo assistito a eventi che non avremmo mai ritenuto plausibili nella sua vita, ma lui è rimasto fedele a se stesso.

Si è evoluto, sì, è cresciuto, ma non ha mai cambiato il proprio atteggiamento.

Altrettanto non si può dire dei personaggi femminili, certamente più rigidi e macchiettistici alla loro prima apparizione, mentre i compagni d'avventura di Sheldon, almeno all'inizio, avevano il compito di evidenziare ancor più la sua stranezza.

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E nel giorno del compleanno di Jim Parsons, che per la sua interpretazione del dottor Cooper ha vinto 1 Golden Globe e 4 Emmy Awards, ho pensato di celebrare il personaggio che più di tanti altri ha influenzato il panorama televisivo degli ultimi anni, tanto da guadagnarsi un prequel.

Le convenzioni sociali, queste scocciature

Quando lo conosciamo, Sheldon Cooper è una sorta di spina nel fianco per chiunque abbia a che fare con lui, nella vita privata e nel lavoro. Per non parlare dei gestori e degli impiegati di esercizi commerciali in cui il brillante fisico originario del Texas esercita le proprie manie.

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Intollerante, completamente privo di filtri - caratteristica peculiare di chi rispetta alcune convenzioni sociali giusto perché le ritiene necessarie a ottenere ciò che gli serve - Sheldon non guarda in faccia a nessuno: giudica, incessantemente, il carattere, il lavoro, le abitudini di chiunque. Senza mai mancare di ritenersi superiore.

Il nostro dottor Cooper è una sorta di studioso dell'uomo moderno, con il quale si trova costretto a scendere continuamente a compromessi: non guida, quindi dovrà pur trovare il mondo di farsi regolarmente accompagnare al lavoro, dal dentista o al negozio di fumetti di Stuart (Kevin Sussman)!

Indossare i pantaloni da autobus (cioè un paio di pantaloni aggiuntivi per evitare di sedersi su posti pubblici contaminati da chissà quali malattie sconosciute) è scomodo, oltre che seccante.

Ed ecco che, episodio dopo episodio, Sheldon Cooper rimane se stesso, in sostanza. Semplicemente, impara sempre più a rapportarsi con gli altri.

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Fino ad avere una fidanzata...

Sheldon e l'amore

Per lui era già difficile gestire le amicizie, che dovevano necessariamente essere limitate - mantenerle richiede un certo impegno - e puntualmente costellate da scontri più o meno sgradevoli per via della sua incapacità di fare complimenti, riconoscere le qualità altrui o, semplicemente, smettere di sottolineare la propria superiorità. In particolare con Howard.

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Ebbene, di fronte a un tale impegno per le più semplici relazioni amicali, figuriamoci a quale stravolgimento viene sottoposta la vita di Sheldon dopo l'incontro con Amy.

Inizialmente pensata per essere il suo esatto corrispettivo femminile, la dottoressa Amy Farrah Fowler si comporta come Sheldon, per poi mostrare una personalità ben diversa da quella così inquadrata e "robotica" che aveva mostrato in principio.

E insieme a lei, sebbene non sia disposto in nessun caso a cambiare le proprie convinzioni (ha un contratto fra coinquilini, figuriamoci se non ne stila uno fra fidanzati...), Sheldon si trova a dover gestire qualcosa che prima non aveva mai sperimentato: l'amore.

Dall'invasione di gatti che lo travolge alla prima rottura con Amy all'inatteso desiderio che lo spinge - parecchi ANNI dopo il loro incontro - a entrare in intimità con lei, Sheldon Cooper sembra ammorbidirsi ma non cambia. Resta l'uomo profondamente germofobico, vanitoso ed egoista che è sempre stato. Solo, lo fa avvicinandosi molto di più agli amici e alla fidanzata.

Le sue nascono come concessioni nelle relazioni sociali, ma gli permettono in realtà di interagire più profondamente con il mondo che lo circonda. Pur rimanendo l'incessante brontolone che abbiamo conosciuto.

Naturalmente, l'interprete di Sheldon ha lavorato con successo a molti altri progetti, mostrando talento ed eclettismo. 

Impossibile dimenticarlo al cinema, accanto a Zach Braff di Scrubs (anche regista) nel film La mia vita a Garden State, o nella prima serie TV che gli ha regalato un ruolo ricorrente: quello di Rob in Giudice Amy.

Ci ha commossi in The Normal Heart e divertiti doppiando I Simpson e I Griffin. Per non parlare del ruolo di narratore in Young Sheldon.

Ci ha emozionati con la sua bravura in Visions, Il diritto di contare e Ted Bundy - Fascino criminale, mostrando di essere all'altezza di ogni genere possibile.

Ciononostante, per la stragrande maggioranza del pubblico, rimarrà sempre Sheldon Cooper. Ancora e ancora...

Buon compleanno, Jim Parsons!

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