9-1-1: Lone Star. Le storie dei protagonisti negli episodi 3 e 4

Autore: Chiara Poli ,

Molte delle storie raccontate da 9-1-1 e dal suo spin-off #9-1-1: Lone Star sono ispirate alla realtà. 

L’emergenza che ha aperto il terzo episodio di Lone Star, trasmesso ieri in prima visione assoluta su FOX, era una di queste.

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Intrappolato in un silos di granturco, un ragazzo rischiava di affogare in un mare di chicchi di grano. 

9-1-1: Lone Star 9-1-1: Lone Star Dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, Owen Strand fu l'unico rimasto in vita della sua caserma dei pompieri di Manhattan, a cui spettò l'arduo compito di rimetterla in piedi. Dopo ... Apri scheda

Un mare di granturco

Dall’attrezzatura disponibile e dalla sicurezza con cui si è mosso il veterano della 126, Judd Ryder (Jim Parrack), risultava evidente come non fosse la prima volta che i vigili del fuoco affrontassero una situazione simile. E quando anche Marjan (Natacha Karam) finisce per essere risucchiata dal grano, T.K. (Ronen Rubinstein)  la segue senza ascoltare le istruzioni di Ryder.

Ora sono tre le vite in pericolo e bisogna cambiare strategia: tagliare un lato del silos per far uscire il grano… E le persone intrappolate.

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La concitazione fa perdere il velo a Marjan, prontamente coperta dalla sua squadra… Che ci porta dritti al punto.

Solidarietà e rispetto

La solidarietà e il rispetto, infatti, sono i due valori alla base della serie di Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear.

Fin dai primi episodi, sono stati al centro della narrazione e anche in questi due nuove avventure hanno fatto da filo conduttore.

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Non a caso, ha scelto di mettere al centro delle storie - in un Texas in cui la gente non va troppo il sottile - una squadra con omosessuali, transessuali (di colore, perdipiù), donne musulmane… Lo sapevamo fin dall’episodio pilota: il capitano Strand (Rob Lowe) ha scelto gli agenti migliori con la piena consapevolezza di portare nella contea di Travis uomini e donne che catturano anche involontariamente l’attenzione dei residenti, da un lato, e tendenzialmente attaccabrighe, dall’altro.

La superbia rende stupidi

Fra distustose gare di abbuffate - risolte dall’arrivo di Michelle Blake (Liv Tyler), al tempo stesso intenta a indagare sulla scomparsa della sorella insieme a Carlos (Rafael Silva) - e trattamenti di chemioterapia per Strand, la superbia regna sovrana. 

Non bisogna mai abbassare la guardia, né con la sicurezza né con la malattia, e la superbia finisce per farcela abbassare.

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Scomodare addirittura uno dei sette peccati capitali ha un obiettivo preciso: mostrarci come la superbia possa arrivare a costarci la vita, come nel caso della yoga influencer.

Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili.

Ed è con umiltà che Ryder chiede scusa a T.K.

Conosci te stesso

Quando Dustin (Jon Foster) si presenta da Michelle per parlarle di Iris, la sorella scomparsa, capiamo di trovarci di fronte a una nuova scena in cui i personaggi parlano con il cuore in mano.

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In questi due nuovi episodi, dopo averli incontrati, conosciamo davvero i protagonisti di 9-1-1: Lone Star. Con i loro rimorsi, le loro paure, i loro segreti, i loro fantasmi, i loro traumi, le loro angosce e i loro sogni.

La personalità di tutti i personaggi emerge con prepotenza, mettendoli di fronte alle loro sfide personali, oltre che a quelle professionali.

E recuperare l’auto di una donna travolta da un tornado e rimasta incastrata fra due edifici, all’improvviso, non sembra la cosa più difficile da fare…

Se a Los Angeles ci sono le inondazioni, in Texas ci sono i tornado. E quello che colpisce la città alla fine del terzo episodio, regalandoci una straordinaria quarta avventura per la squadra di Strand, non potremo mai dimenticarlo.

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