Sempre più guai per J.K. Rowling: perde l'appoggio di due rinomati fansite di Harry Potter

Autore: Elisa Giudici ,

Non si placano le polemiche che circondano la figura di J. K. Rowling ormai da mesi. L'ultima doccia gelata per l'autrice arriva dal suo stesso seguito di appassionati, segno che qualcosa si è incrinato nella magia che lega la creatrice di Hogwarts al pubblico che la segue fedelmente da molti anni. In una dichiarazione congiunta due dei siti più importanti dedicati all'universo di Harry Potter - MuggleNet e The Leaky Cauldron - hanno spiegato le nuove regole che verranno adottate per ridurre al minimo l'esposizione mediatica garantita all'autrice. 

D'ora in avanti i due siti non inseriranno più link relativi ai lavori dell'autrice al di fuori della saga del maghetto, come ad esempio The Ickabog o la saga poliziesca di Cormoran Strike (firmata sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith). Per minimizzare la copertura dedicata all'autrice non verranno più dedicati aggiornamenti sulla sua vita privata, verranno bandite persino le fotografie che la ritraggono.

Inoltre sui social verrà menzionata come #JKR, così che i fan possano applicare l'opzione "muto" sulle proprie dashboard e non leggere né visualizzare in home i post a lei dedicati. 

I siti su Harry Potter non parleranno più di J. K. Rowling

Nella dichiarazione congiunta dei due siti web i responsabili prendono le distanze dalle esternazioni dell'autrice che hanno scatenato questo scandalo: 

Le donne transgender sono donne, gli uomini transgender sono uomini. Le persone di genere non binario sono di genere non binario. Gli intersessuali esistono e non dovrebbero essere forzati a vivere in un mondo costruito sulla binarietà.

 

Hanno poi aggiunto:

Non giustifichiamo il trattamento che Rowling ha subito a causa dei suoi commenti, ma in ogni caso rigettiamo con forza ciò in cui crede. 

Rowling perde anche l'appoggio dei fan

La lunga diatriba che vede per protagonista J. K. Rowling ha avuto le sue prime avvisaglie già qualche anno fa sui social, a causa di alcuni commenti trans-escludenti dell'autrice sul suo account Twitter. Lo scandalo vero e proprio è scoppiato qualche mese fa, quando la scrittrice ha cominciato a dichiarare apertamente le sue posizioni sulla transessualità. In breve Rowling non considera le donne transessuali come vere donne e teme che garantendo loro pari diritti si finisca per contrarre le conquiste sociali e la sicurezza personale di quante sono nate con organi genitali femminili e si riconoscono come donne. 

La vicenda è davvero molto lunga e complessa e ora dopo ora si arricchisce di nuovi capitoli. Potete leggere il sunto dell'intera storia in questo approfondimento sulle possibili ripercussioni che lo scandalo potrà avere sulla lavorazione di Animali fantastici 3.

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Nel corso delle settimane molti attori dell'universo di Harry Potter e Animali Fantastici si sono dissociati dalle parole di Rowling, sostenendo apertamente la causa transessuale: Daniel Radcliffe, Emma Watson e Eddie Redmayne si sono espressi in questo senso. Appena poche ore fa si era consumato un nuovo capitolo di J.K. Rowling contro tutti. La scrittrice ha bisticciato anche con Stephen King, smettendo di seguirlo su Twitter.

Rimaniamo in attesa di aggiornamenti, sia sui destini della Rowling sia su quelli del terzo capitolo di Animali Fantastici che dovrebbe sceneggiare.  

Crediti immagine di copertina: Daniel Ogren con licenza CC BY-NC-ND 2.0

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