Ucraina: prende degli ostaggi per chiedere di promuovere il documentario Earthlings con Joaquin Phoenix

Autore: Elena Arrisico ,

Nella giornata di ieri, 21 luglio 2020, in Ucraina, un uomo armato ha tenuto in ostaggio tredici persone, chiedendo al Presidente Volodymyr Zelensky di sostenere il documentario Earthlings con Joaquin Phoenix e di invitare la popolazione a guardarlo.

Earthlings è un documentario uscito nel 2005 e narrato dall’attore e animalista Joaquin Phoenix. Scritto, prodotto e diretto da Shaun Monson, mostra filmati – registrati da telecamere nascoste - di animali sfruttati dall’uomo e che soffrono, ponendo l’accento sul punto di vista antispecista e mostrando ciò che gli esseri umani fanno agli animali ogni giorno in tutto il mondo nelle industrie alimentari e scientifiche. Un documentario che invita a riflettere sulle violenze perpetrate ai danni degli animali e la cui colonna sonora è stata curata dall’attivista dei diritti degli animali e musicista Moby.

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Come riportato dal New York Times e da Variety, il rapitore è stato identificato in Maksym Kryvosh, che ha sequestrato i passeggeri di un autobus in Piazza del Teatro nella città di Lutsk, mettendo in chiaro le richieste sui propri social e chiamando in prima persona la polizia per avvisare del sequestro. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, l’uomo diceva di avere un’arma automatica e degli ordigni pronti ad esplodere a distanza.

La trattativa con la polizia è durata quasi dodici ore, dopo le quali l’uomo russo di 44 anni ha liberato gli ostaggi ed è stato arrestato: l’uomo si è arreso, dopo aver parlato telefonicamente con il Presidente Volodymyr Zelensky che ha invitato la popolazione – sul proprio profilo Facebook – a guardare Earthlings, così da ottenere la liberazione degli ostaggi; il Presidente ha, poi, cancellato il post.

Oltre alla richiesta su Earthlings, Kryvosh aveva anche chiesto che i leader dello Stato e della Chiesa ucraina si definissero “terroristi”.

Nessuno degli ostaggi è rimasto ferito. Secondo quanto rivelato dal viceministro dell’Interno, Anton Gerashchenko, il sequestratore sarebbe già stato condannato due volte e avrebbe scontato dieci anni di prigione per reati come possesso illegale di armi e frode.

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