Tutti i film di Checco Zalone (e cosa ci dicono)

Autore: Maria Teresa Moschillo ,

Luca Pasquale Medici, al secolo Checco Zalone, ha raggiunto la notorietà nel 2005 approdando sul palco di Zelig, dove con parodie e imitazioni si è fatto largo nel cuore del grande pubblico diventando un vero e proprio fenomeno mediatico. Medici, laureato in giurisprudenza e proveniente dalla periferia sud di Bari, ha creato il personaggio/alter ego Checco Zalone, un cantante neomelodico pugliese, ispirandosi ad alcuni iconici personaggi anni '80 portati al successo dai suoi conterranei Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo.

Negli anni, Checco è diventato il protagonista di tutti i suoi film. Nel 2009, infatti, Zalone ha esordito al cinema con #Cado dalle nubi, incentrato sull'arrivo a Milano di Checco, aspirante cantante pugliese sfortunato in amore. Il debutto al cinema di Medici è stato un successo clamoroso e i suoi film - sono 5, al momento, quelli usciti nelle sale - hanno incassato ben 220 milioni di euro, con #Quo Vado? al secondo posto della classifica dei film italiani con introiti maggiori al botteghino.

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Tra stereotipi, ironia (alle volte amara) e personaggi caricaturali, ripercorriamo insieme tutti i film di Checco Zalone, con trama e temi trattati.

  1. Cado dalle nubi 
  2. Che bella giornata
  3. Sole a catinelle
  4. Quo Vado?
  5. Tolo Tolo

Cado dalle nubi (2009)

Cado dalle nubi, diretto da Gennaro Nunziante, è il film d'esordio di Checco Zalone ed è uscito al cinema nel 2009.

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La trama racconta la storia di Checco, giovane cantante pugliese che dopo essere stato lasciato dalla fidanzata storica Angela, decide di lasciare Polignano a Mare in cerca di fortuna a Milano.

Checco troverà ospitalità dal cugino omosessuale (non dichiarato) Alfredo (Dino Abbrescia), fidanzato con il personal trainer Manolo (Fabio Troiano). I tre si ritroveranno a condividere l'appartamento e Checco si innamorerà perdutamente di Marika (Giulia Michelini), una ragazza che fa volontariato presso l'Abbazia di Morimondo. Checco accetterà di insegnare ai ragazzini del centro a suonare la chitarra pur di star vicino a Marika che, però, lo vede solo come un amico.

Per puro caso, Checco riuscirà a partecipare alle selezioni di un noto talent show e, col tempo, anche a conquistare il cuore di Marika, nonostante le reticenze del padre leghista della ragazza.

Cado dalle nubi parla di omosessualità e omofobia, ma anche di pregiudizi (vicendevoli) su Nord e Sud.

Che bella giornata (2011)

Che bella giornata, diretto sempre da Nunziante, è uscito al cinema nel 2011 e vede protagonista ancora una volta Checco, nei panni di un ragazzo pugliese trasferitosi al Nord Italia con i genitori e impegnato come buttafuori in una discoteca. Il suo sogno è sempre stato quello di lavorare nella sicurezza e, grazie a una raccomandazione, riesce a farsi assumere come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano.

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Durante l'orario di lavoro, conosce Farah Sadir (Nabiha Akkari), una ragazza araba che gli si presenta come una studentessa di architettura ma che, in realtà, ha ben altri piani. Farah, infatti, è in combutta con il fratello, che ha intenzione di organizzare un attentato proprio al Duomo. Checco si innamora di lei e, involontariamente, rischierà di far andare a buon fine il piano dei due ragazzi islamici.

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Il tema portante di #Che bella giornata è quello della discriminazione e del pregiudizio, stavolta nei riguardi della popolazione islamica.

Sole a catinelle (2013)

Nel 2013, Gennaro Nunziante dirige Checco Zalone in Sole a catinelle. Checco è un meridionale emigrato al Nord che lavora come cameriere in un hotel lussuoso di Venezia, ma che cova da sempre una passione per l'alta finanza. Vive a Padova con la moglie operaia Daniela (Miriam Dalmazio) e i due hanno figlio di 8 anni, il piccolo Nicolò (Robert Dancs).

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Daniela perde il lavoro a causa della recessione - la sua fabbrica viene chiusa - e proprio in quello stesso giorno Checco gli annuncia di aver deciso di licenziarsi perché si sente poco stimolato dal suo impiego. Trova occupazione come venditore porta a porta di aspirapolveri e le cose iniziano presto a ingranare, ma purtroppo non riuscendo più a trovare nuovi clienti e non potendo più adempiere ai pagamenti del caso tutte le proprietà della famiglia Zalone vengono pignorate da Equitalia. Così, Daniela caccia Checco di casa.

L'uomo, per farlo felice, farà una promessa al figlio Nicolò: se prenderà tutti 10 gli regalerà una vacanza da sogno, proprio come "un sole a catinelle". Il bambino riesce nell'intento e i due partono per un'avventura padre-figlio ricca di equivoci e risvolti inaspettati.

Il film #Sole a catinelle parla del rapporto genitori-figli, ma soprattutto di recessione e crisi economica, facendo leva in particolar modo sul tema della pressione fiscale.

Quo Vado? (2016)

Quo Vado? è probabilmente il film più iconico di Checco Zalone, nonché il più remunerativo al botteghino. 

Incentrato sul mito del "posto fisso" e uscito al cinema nel 2016 sempre con la regia di Gennaro Nunziante, il film racconta la storia di Checco, un ragazzo pugliese che lavora come funzionario nell'Ufficio provinciale caccia e pesca. In seguito alla riforma della pubblica amministrazione varata nel 2015, però, rischia a causa dei famigerati "tagli" di perdere il lavoro. Viene contattato dalla dottoressa Sironi (Sonia Bergamasco) che lo mette davanti a un bivio: lasciare il suo amato posto fisso o mantenerlo ma venendo messo in mobilità, lontano da casa.

Checco non rinuncerebbe mai al suo posto fisso e, per questo, si ritroverà sballottato in giro per l'Italia, dimostrando di sapersi adattare a qualsiasi condizione, suscitando l'ira della Sironi. Viene addirittura trasferito in Norvegia, presso una base scientifica italiana dove si innamora della ricercatrice Valeria (Eleonora Giovanardi). Checco e Valeria si mettono insieme e lui si trasferisce a casa sua, dove lei vive con i suoi tre figli, avuti da padri diversi e tutti di nazionalità diverse. L'impatto iniziale è duro per Checco, ma ben presto dimostrerà di sapersi adattare alla vita norvegese, quasi dimenticandosi della sua amata Italia.

Il film mette al centro della sua narrazione il tema del lavoro fisso - concentrandosi, in particolare, sul mito tutto tricolore dell'impiego pubblico - e dell'attaccamento alle origini, facendo ridere (ancora una volta) di alcuni stereotipi legati all'italiano medio. Il film parla anche di inclusione e di famiglia multietnica.

Tolo Tolo (2020)

Uscito al cinema nel 2020, Tolo Tolo è il primo film che Checco Zalone dirige come regista.

Al centro della trama troviamo Pierfrancesco Zalone, detto Checco, che rifiutandosi di percepire il reddito di cittadinanza decide di aprire a Spinazzola un lussuoso ristorante giapponese che, dopo appena un mese, viene chiuso e lo fa ritrovare travolto dai debiti. Così, per sfuggire ai creditori, Checco si trasferisce in Africa, dove trova lavoro presso un villagio turistico di lusso. Lì conosce Oumar (Souleymane Sylla) e la giovane Idjaba (Manda Touré), accompagnata da Doudou (Nassor Said Birya), un ragazzino che viene presentato come suo figlio.

In Kenya scoppia una guerra civile e il villaggio viene distrutto. Checco si ritroverà senza un soldo e senza i suoi amati beni di lusso, che aveva portato con sé dall'Italia. Non vuole fare ritorno a Spinazzola poiché assediato dai creditori e perfino la sua famiglia spera di non rivederlo e che risulti morto durante il conflitto, in modo da ottenere un risarcimento in denaro.

Dopo aver pianificato una fuga in Liechtenstein, Checco deciderà di accompagnare Oumar, Idjaba e Doudou nel loro viaggio verso l'Europa: tornerà in Italia, ma come clandestino, proprio come loro.

Il film, reputato meno divertente dei precedenti dalla critica, ha il pregio di parlare in modo innovativo di immigrazione e razzismo.

Medusa Film
Una scena di Tolo Tolo
Una scena di Tolo Tolo

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