Avevamo già visto e commentato insieme i primi minuti di questo memorabile episodio di #The Walking Dead qui, nell'anteprima.
Avevamo già sentito Alpha (Samantha Morton) ripetere “Noi siamo la fine del mondo”.
Avevamo già visto Negan (Jeffrey Dean Morgan) marciare accanto a lei, alla guida della mandria di zombie, diretto verso Alexandria…. O forse altrove.
Ora, sappiamo anche cosa sta succedendo. E abbiamo visto l'inizio di una battaglia epica, che potrebbe costare la vita a molti dei personaggi che amiamo.
Dopo aver assistito a un’altra conversazione fra Eugene (Josh McDermitt) e la sua misteriosa amica, Stephanie (Margot Bingham), che finalmente accetta di incontrarlo, previa autorizzazione del suo gruppo… Ci porta dritti dritti a quell'attesa scena del bacio - mai consumato - fra Eugene e Rosita (Christian Serratos).
Perché sono stati i sentimenti, le questioni irrisolte, le parole lasciate in sospeso e gli adii, a farla da padrone, ne La stella del mattino.
Un episodio che ci ha commosso - impossibile non farlo di fronte al momento in cui Daryl (Norman Reedus) raccomanda a Ezekiel (Khary Payton) di prendersi cura dei bambini se dovesse succedergli qualcosa.
Impossibile non commuoversi mentre Daryl dice addio, senza farlo davvero, a quella bambina che ha visto nascere e che ha contribuito a crescere. Judith (Cailey Fleming), la creaturina che aveva battezzato "la piccola spaccaculi" è diventata davvero una ragazzina tosta. Non potrebbe essere stato altrimenti, crescendo sotto la sua ala e quella di Michonne (Danai Gurira).
Impossibile non commuoversi insieme a Carol (Melissa McBride), che supplica Daryl di non odiarla per ciò che ha fatto, e che si sente rispondere che il suo migliore amico non potrebbe mai odiarla. Mai.
Per non parlare dell'addio di Carol a Ezekiel, e del momento in cui quella fra Ezekiel e Daryl non è più una competizione, bensì un accordo per salvaguardare i più piccoli...
Ma questo non è stato un episodio strappalacrime. Non è stato concepito come tale.
Questo episodio serve a segnare il destino dei personaggi, a mostrarci come siano cambiati e quanto questo possa fare la differenza per il loro futuro. Per una battaglia epica, disperata, architettata da Alpha con l'aiuto di Negan.
Un aiuto che Daryl riconosce immediatamente. Come dimenticarlo? I nostri, a bordo del camper, avevano cercato disperatamente di sfuggire a Negan, trovando alberi e altri ostacoli a sbarrare ogni via di fuga. Non ci riuscirono allora, non ci riusciranno adesso.
L’unica cosa da fare è provare a vincere una battaglia invincibile.
Eugene, che è maturato, accetta perfino di cantare. Canta la fine del mondo come lo conosce, la paura, la tensione, ciò che tutti hanno dovuto fare per sopravvivere. E ottiene una strofa, in cambio. Un appuntamento. E la nostra terribile, incrollabile paura che muoia prima di poterci andare.
Ora è il momento di salutarsi, il momento di dire addio agli amici che ci hanno lasciati, prima di scoprire se li ritroveremo presto, in un qualche genere di posto migliore.
Ora è il momento di perdonare: non si può andare in battaglia arrabbiati.
Questo è il momento di affrontare la paura, di assistere alla prima, vera battaglia condotta dai nostri come un esercito senza la guida di Rick Grimes.
Fianco a fianco, mentre il nemico mette in attuo la sua, di strategia. Beta. Le bombe che bruciano. Il fuoco che aveva già distrutto Alexandria per mano di Negan.
E proprio Negan, forse, aveva cercato di convincere Alpha a risparmiare gli avversari, unendoli ai Sussurratori.
Lei ha accettato, ma non come intendeva Negan: si uniranno tutti a lei... Alla sua orda di zombie.
Ne è certa, dopo averli intrappolati fra le fiamme...
Appuntamento a lunedì prossimo, con il seguito di questa terribile, emozionante battaglia nell'episodio 10x12 di The Walking Dead alle 21.00 solo su FOX!
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