Gli anni più belli: trama e spiegazione del film di Muccino

Autore: Chiara Poli ,

Un cast di grandi nomi del cinema italiano e un'esordiente, la cantante Emma Marrone, che mostra un talento naturale per la recitazione.

Attraverso la storia di quattro ragazzi, amici fin da bambini, Gabriele Muccino ricostruisce la storia di un Paese e di un mondo che cambiano, anno dopo anno, mentre le promesse di non perdersi mai di vista vengono travolte dalla vita e dalle scelte di ciascuno di loro.

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Gli anni più belli si serve delle storie personali dei protagonisti per riassumere i cambiamenti sociali e politici che hanno coinvolto l'Italia, inserendone alcune direttamente nella trama. Giulio, diventato avvocato, si trova a difendere un politico in un evidente parallelismo con il vero caso dell'ex ministro della Salute Duilio Poggiolini, responsabile del contagio di migliaia di persone per il mancato controllo degli emoderivati (infetti da HIV e altre gravi malattie).

Il film diretto da Muccino nel 2020, e scritto dallo stesso regista insieme a Paola Costella (#Perfetti sconosciuti) attraversa quarant'anni di storia italiana e non solo, fra Roma e Napoli, mentre i protagonisti scoprono strada facendo, come tutti, che gli anni migliori sono gli unici in cui si costruiscono legami indistruttibili, indipendentemente da ciò che ci succede.

La colonna sonora di Claudio Baglioni accompagna le immagini del film, in cui recitano anche Nicoletta Romanoff nei panni di Margherita, e i giovani attori che interpretano i protagonisti da adolescenti: Alma Noce, Francesco Centorame, Andrea Pittorino e Matteo DeBuono.

Gli anni più belli Gli anni più belli La storia di quattro amici Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo, (Kim Rossi Stuart), Riccardo (Claudio Santamaria), raccontata nell’arco di quarant’anni, dal 1980 ad oggi, dall’adolescenza all’età adulta. Le ... Apri scheda

La trama de Gli anni più belli

Roma, 1982. Giulio (Pierfrancesco Favino) e Paolo (Kim Rossi Stuart) hanno sedici anni. Durante uno scontro con la polizia un ragazzo viene ferito da un colpo d'arma da fuoco. Si chiama Riccardo (Claudio Santamaria) e si salva solo perché i ragazzi lo fanno portare in ospedale, chiamandolo da quel giorno Sopravvissuto.

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Quel giorno segna l'inizio di una grande amicizia, destinato a durare tutta la vita. Durante un'estate che rimarrà l'estate più bella della loro vita, i tre incontrano una ragazza, Gemma (Micaela Ramazzotti). Paolo e Gemma s'innamorano ma quando la madre di lei, gravemente malata, viene a mancare, Gemma viene portata via dalla zia, e finisce a vivere a Napoli.

Mentre Paolo aspetta le risposte alle sue lettere, che iniziano a non arrivare più, Gemma vive la sua vita insieme ad altri ragazzi. Anni dopo, di passaggio a Roma, Gemma incontra per caso Paolo e decide di scappare da Napoli per andare a vivere con lui.

Ma quando lei e Giulio iniziano a frequentarsi di nascosto, l'amicizia che aveva cementato il gruppo inizia a frantumarsi.

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Mentre crolla il muro di Berlino, la Prima Repubblica crolla sotto i colpi del pool Mani pulite, Berlusconi si affaccia sulla scena politica italiana e il mondo viene destabilizzato dall'11 settembre, Riccardo sposa Anna (Emma Marrone), Giulio sposa la figlia di un politico che Giulio, avvocato, fa assolvere da un'accusa terribile per fatti che l'uomo aveva commesso e Paolo lotta per diventare professore di ruolo. L'uomo si chiama Sergio Angelucci (Francesco Acquaroli) è rappresenta tutto ciò che Giulio aveva giurato di combattere, ma finisce per "contagiare" il giovane avvocato con il suo stile di vita...

Tutto cambia, ma a distanza di anni - fra matrimoni falliti, figli e nuove avventure professionali - i quattro amici finiranno per ritrovarsi, ricordando gli anni più belli delle loro vite, trascorsi insieme.

La spiegazione del film

Le storie di Gemma, Paolo, Riccardo e Giulio sono l'occasione per ricordarci ciò che tutti impariamo nella vita: quando stiamo vivendo i nostri anni migliori, non ne siamo consapevoli. Mai.

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Crediamo che rappresentino la normalità, che dureranno per sempre, che potranno addirittura migliorare.

Solo col passare del tempo, attraversando quel mare in tempesta che è la vita, guardiamo con nostalgia ai legami ma soprattutto alla spensieratezza dell'infanzia, alla forza del primo amore, alle amicizie che rappresentano la famiglia che ci siamo scelti.

Dal presente al futuro, per poi tornare con la memoria al passato: quando Riccardo, Paolo e Giulio si ritrovano, quarant'anni dopo essersi incontrati ed essere diventati amici per la pelle che poi si sono allontanati come spesso succede, l'appassionata discussione sulla società quotidiana li spinge a confrontarsi con il mondo di una volta, quello in cui loro sono nati e cresciuti. Il mondo, le esperienze e i valori che li hanno spinti verso determinate scelte, a dispetto di tutto e di tutti.

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Muccino ci racconta con la voce del professore Paolo come solo chi è in costante contatto con i giovani, come appunto gli insegnanti, riesce davvero a comprendere la realtà contemporanea.

Perché i giovani sono il futuro, sono la speranza, sono i figli di quegli ex giovani che sognavano di cambiare il mondo e che, indipendentemente dalla quantità e dalla qualità del loro idealismo, finiscono per sbattere il naso contro la realtà.

A volte, però, la realtà può essere così bella da riportarci indietro nel tempo, a rivivere ogni giorno gli anni migliori.

Come succede a Paolo, che ama talmente Gemma da scegliere di non sposarsi mai, di non avere figli, di non cambiare strada come hanno fatto tutti gli altri, Gemma inclusa.

E quando Paolo, Riccardo e Giulio si ritrovano una sera, come si erano promessi tante volte senza mai dar seguito alla cosa, tutto ritorna a posto.

Non è per questo che è nato il primo social network? Per ritrovare i vecchi amici, i compagni di scuola, le persone che abbiamo perso di vista ma che, con gli anni, riconosciamo come le uniche che hanno ancora valore per noi.

Gli anni migliori non li riconosciamo, mentre li stiamo vivendo, ma hanno un valore inestimabile: riempiono i nostri ricordi e, qualche volta, ci riconducono agli affetti più cari.

Non per tutti i protagonisti del film c'è un lieto fine. Ma per tutti loro c'è quella sensazione di familiarità, di "casa" che provano quando pensano l'uno agli altri.

Gli anni più belli è un film che lega la nostalgia e il valore dell'amicizia, più forte di qualsiasi altro sentimento, ai mutamenti storici e sociali che influiscono sulle vite di tutti noi, dando vita a un affresco sentimentale costruito con cura per coinvolgere l'Italia e il suo cambiamento nelle vite di ciascun personaggio.

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