Barriere: trama e significato del film con Viola Davis, tratto dall'omonima opera teatrale

Autore: Rina Zamarra ,

Barriere è tratto dalla pièce teatrale di August Wilson, uno dei maggiori autori teatrali americani. Il suo Barriere fa parte del Ciclo di Pittsburg, un insieme di pièce teatrali in cui ha raccontato storie di afroamericani ambientate in una delle maggiori città industriali statunitensi, nota anche con il nome di Steel City. 

August Wilson in persona ha sceneggiato il film nel 2005, augurandosi che a dirigerlo fosse un regista di colore. Il suo desiderio è stato esaudito e Denzel Washington si è cimentato con l'adattamento del testo teatrale. Qui l’attore è alla sua terza prova come regista e si è ritagliato anche il ruolo di protagonista principale al fianco della collega Viola Davis. 

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Universal Pictures
Barriere - Viola Davis e Denzel Washington

La trama di Barriere

Il titolo originale dell’opera, vincitrice di un Premio Pulitzer nel 1985, è Fences - recinzione, steccato. In effetti, la traduzione italiana barriere riprende il significato metaforico del titolo, che allude alle barriere costruite dal personaggio principale intorno a se stesso e alla sua famiglia. 

Denzel Washington veste i panni di un netturbino Troy Maxon. Troy è un uomo duro, pieno di convinzioni granitiche e dotato di una mentalità vecchio stampo. Lui è il capofamiglia a cui spetta portare i soldi a casa ed educare i figli, preparandoli alle brutture del mondo. 

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Troy ha due figli: il maggiore Lyons, avuto da un precedente rapporto, e il giovane Cory. Quest’ultimo è il frutto del suo matrimonio con Rose, a cui è legato da 18 anni. Troy ha anche un fratello, Gabe, di cui si prende cura. Purtroppo, Gabe ha problemi mentali a causa di una ferita subita durante la Seconda Guerra Mondiale. 

L’apparente tranquillità della famiglia viene scossa quando Cory comunica di voler intraprendere la carriera sportiva e trova un fiero oppositore proprio nel padre. Troy, infatti, non è riuscito a diventare un giocatore professionista di baseball a causa del colore della sua pelle.  Dopo la delusione subita, una delle sue idee fisse è inculcare ai figli la necessità di trovare un lavoro per campare senza alimentare alcun tipo di sogno. Troy ha deciso di bandire qualsiasi ambizione personale dei figli, tenendole fuori dalle loro vite in modo da creare una barriera contro le delusioni.

Nonostante il suo comportamento da padre padrone, Lyons insegue il sogno della musica elemosinando l’aiuto economico del padre, e Cory vorrebbe diventare un giocatore di football

Troy fa di tutto per dissuadere Cory e impedirgli di partecipare a un provino che gli consentirebbe di ottenere una borsa di studio per l’Università. Inizialmente, la fiera opposizione paterna induce il ragazzo a piegarsi.

La doppia vita di Troy e il finale di Barriere 

Barriere ha una svolta nel momento in cui Troy confessa la sua relazione extraconiugale. L’uomo ha una storia con un’altra donna, Alberta, che aspetta un figlio da lui. Troy confessa tutto a Rose, annientata dalla situazione. I due continuano a condividere la stessa casa senza avere più un vero rapporto.

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A dare un nuovo scossone all’equilibrio dei Maxon è la situazione di Gabe, che Troy fa internare dopo un arresto. Rose accusa il marito di averlo fatto solo per ottenere parte dei soldi dell’invalidità e per la prima volta l’uomo sembra rendersi conto dei propri errori. 

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Dopo la questione di Gabe qualcosa cambia nel rapporto coniugale. Rose e Troy sembrano avvicinarsi di nuovo, per poi allontanarsi alla notizia della tragica morte di Alberta durante il parto. L’amante di Troy ha dato alla luce una bambina, di cui finisce per occuparsi proprio Rose.

Il finale è un crescendo di liti e allontanamenti. Rose non vuole più essere considerata una moglie, Cory abbandona il tetto familiare dopo l’ennesima lite, e alla fine Troy abbandona tutti. Solo dopo la sua morte la famiglia si ricompone, mostrando anche un sentimento di nostalgia per un uomo che aveva voluto a tutti i costi costruire una barriera intorno a loro affinché non fossero aggrediti dal mondo esterno e che non si era reso conto che i tempi stavano cambiando, cecità di cui lo aveva accusato la stessa Rose. 

Il film ha ottenuto tanti riconoscimenti, tra cui un Oscar e un Golden Globe a Viola Davis per la sua interpretazione nei panni di Rose. 

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