Il colpevole - The guilty: trama e finale del film di Gustav Möller

Autore: Simona Vitale ,

Il colpevole - The guilty è un thriller danese del 2018, scritto e diretto da Gustav Möller al suo esordio cinematografico. 

La pellicola, presentata in anteprima al Sundance Film Festival 2018, è stata selezionata come candidato danese per il miglior film in lingua straniera ai Premi Oscar 2019, nella rosa dei candidati del mese di dicembre.

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La particolarità del film è sicuramente quella di essere stato girato praticamente per intero all'interno dell'ufficio che smista le chiamate di emergenza di Copenaghen. Il ruolo del protagonista assoluto di Il colpevole - The guilty è stato affidato a Jakob Cedergren, noto attore danese. 

Il colpevole - The guilty: la trama

Asger Holm, un agente di polizia di Copenaghen è in attesa dell'udienza del processo che lo vede imputato per eccesso di legittima difesa, dopo aver sparato e ucciso un ragazzo di soli 19 anni. Questa è la ragione per cui è stato momentaneamente confinato, insieme a dei colleghi più anziani, a rispondere alle chiamate di emergenza dell'Emergency East della capitale danese. La sera prima dell'udienza riceve una chiamata da una donna di nome Iben Østergård, che non spiega di avere un'emergenza ma si comporta come se stesse parlando con una bambina.

Inizialmente sul punto di riattaccare, Asger riesce a capire che l'angosciata Iben non è sola e le fa delle domande a cui la donna deve rispondere sì e no. Discretamente Iben rivela di essere stata rapita, ma riesce a dire esplicitamente di essere a bordo di un furgone bianco. Tracciando la chiamata dal ripetitore più vicino, Asger riesce a chiamare la stazione di polizia più vicina ai due fuggiaschi per chiedere agli agenti di cercare un furgone bianco che si dirige in direzione nord. La pattuglia riesce in seguito ad accostare un furgone chiaro, ma lo lascia andare quando non viene trovata nessuna donna all'interno.

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Sempre più assorbito dal caso, Asger cerca informazioni su Iben Østergård e trova un numero di telefono di casa, a cui chiama. Risponde Mathilde, la figlia di sei anni di Iben. Mathilde dice ad Asger che suo padre, Michael Berg, era a casa loro nonostante fosse separato da Iben e che guida un furgone bianco. La bambina rivela all'agente che Michael era entrato nella stanza del fratellino del suo fratellino, Oliver, e aveva gridato a squarciagola. L'uomo avrebbe poi afferrato Iben, andandosene con lei. La piccola Mathilde dà ad Asger anche il numero di telefono di suo padre, mentre l'agente raccomanda alla bambina di andare a prendersi cura del suo fratellino. Dopo aver chiamato la polizia affinché gli agenti possano andare a controllare Mathilde e Oliver, Asger scopre che Michael ha dei precedenti penali.

Arriva il turno di notte e, sebbene tecnicamente possa tornare a casa, Asger si trasferisce in una stanza separata per continuare a seguire il caso di Iben. A intermittenza, Asger riesce a parlare di nuovo con la donna, che dice di non voler essere rinchiusa. L'agente parla anche con la polizia arrivata a casa Østergård e scopre che Mathilde è ricoperta di sangue. Gli agenti sul posto controllano la stanza di Oliver e scoprono che il bambino è stato ucciso barbaramente. Asger è devastato e chiede al suo collega Rashid di irrompere nella casa di Michael per avere indizi sulla sua destinazione. Nel mentre, apprendiamo che Asger e Rashid hanno precedemente concordato di dare una falsa testimonianza l'indomani all'udienza per scagionare Asger, cosa che preoccupa alquanto Rashid. In seguito, Asger telefona al numero di Michael e discute con lui, con Asger che urla all'uomo che dovrebbe essere giustiziato.

Il furgone si sta dirigendo a Elsinore e Asger parla di nuovo a Iben.

Il colpevole - The guilty: l'inaspettato finale

Nordisk Film Distribution
Il colpevole - The guilty scena
Jakob Cedergren nel ruolo di Asger in Il colpevole - The guilty

Preoccupato che Michael possa uccidere Iben, Asger ordina alla donna di colpire Michael con un mattone. Iben dice che Oliver ora sta bene e non piange più. Asger le chiede cosa voglia dire e Iben sostiene che Oliver aveva dei serpenti nello stomaco e che per questo stava piangendo forte. Così lei li ha tagliati per aiutarlo. La chiamata viene interrotta, lasciando Asger sotto shock.

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L'agente riceve una chiamata da Rashid che si trova a casa di Michael e gli rivela di aver trovato dei documenti che mostrano di come Michael abbia perso i diritti di visita dei suoi figli a causa della sua fedina penale, mentre Iben ha trascorso del tempo in un ospedale psichiatrico a Elsinore. Asger si rende conto che Michael stava portando Iben in ospedale per farla ricoverare, perché ha inconsapevolmente ucciso il loro bambino. 

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Asger, in preda ad una sorta di consapevolezza-redenzione, dice così a Rashid di non mentire all'udienza e chiama di nuovo Michael, che gli rivela che Iben lo ha colpito ed è scappata. Asger riceve un'altra chiamata inaspettata proprio da Iben, che sta per saltare da un ponte, dopo aver realizzato di aver ucciso suo figlio. L'agente, per tentare di distoglierla dal suo proposito suicida, le confessa di aver sparato a un uomo e di non averlo fatto per legittima difesa, ma le svela anche che, a differenza di lui, sa che lei non intendeva fare del male a nessuno, tanto meno al suo bambino.

Con il rumore in sottofondo degli agenti di polizia che si avvicinano alla donna, Asger la esorta ad arrendersi. Parla di nuovo con gli agenti, che confermano di aver fermato la donna e che si congratulano con lui per il suo lavoro.

L'uomo, ora pronto ad affrontare le conseguenze delle sue azioni in tribunale, si alza dalla scrivania e si allontana lentamente mentre i suoi colleghi, che hanno ascoltato la sua confessione a Iben, lo guardano increduli.

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