La vita davanti a sé, il finale del film e la leonessa di Momò

Autore: Elisa Giudici ,

Tratto da un romanzo di Romain Gary e remake dell'omonimo film francese del 1977 diretto da Moshé Mizrahi, La vita davanti a sé sta riscuotendo grandissimo consenso a livello internazionale. Il film di Edoardo Ponti ha incantato e commosso i critici internazionali grazie alla presenza di Sophia Loren (madre del regista e vincitrice del premio Oscar con La ciociara) e alla sua intensa performance. Anche a 86enni anni e nei panni dimessi di una ex prostituta che sopravvive nella Bari più popolare facendo da baby sitter, la leggendaria attrice italiana si conferma una presenza carismatica. La critica concorda nel considerare il film in generale come discreto, attenzionato dalla stampa internazionale proprio grazie alla performance della protagonista per cui più di una voce già pronostica una nomination agli Oscar (nell'approfondimento dedicato viene spiegato perché). 

L'attrice di La Ciociara qui interpreta il ruolo della burbera e pragmatica Madame Rosa, un'ex prostituta che vive in un piccolo appartamento vicino al mercato di Bari. La donna per mettere insieme qualche soldo di occupa dei figli piccoli delle colleghe più giovani impegnate a battere i marciapiedi la notte. Nella sua casa già stazionano più o meno stabilmente il figlio di lola, la vicina di casa trans e Joseph, un ragazzino figlio di una prostituta rumena che è scomparsa lasciandolo dietro di sé.

La vita davanti a sé La vita davanti a sé Madame Rosa, una superstite dell’Olocausto, si prende cura dei figli delle prostitute nel suo modesto appartamento a Bari. Accoglie anche Momo, un dodicenne senegalese che l’ha derubata. Insieme supereranno la ... Apri scheda

Quando il dottor Cohen (Renato Carpentieri) le propone di curare per qualche mese anche un orfano senegalese problematico soprannominato Momò (Ibrahima Gueye), la donna rifiuta. Inizialmente restia ma invogliata ad accettare da ragioni economiche, Madame Rosa finirà per scontrarsi e incontrarsi col ragazzino, rivelando un passato ricco di drammi con strascichi ancora vivi nel presente. 

Show hidden content Una delle particolarità del film è che nei momenti di sconforto Momò vede una leonessa, ricreata dagli effetti speciali in computer grafica. L'animale ha un ruolo importante anche nelle fasi finali del film. Per scoprire quale continuate la lettura del pezzo.

Il funerale e l'addio

Show hidden content Quando le condizioni di Madame Rosa si fanno più serie, la donna in un momento di lucidità si fa fare una promessa da Momò. Nel caso la situazione sia disperata, il ragazzino si occuperà di lei evitando ad ogni costo che finisca bloccata in ospedale, trascorrendo isuoi ultimi giorni in un letto in corsia. Madame Rosa fa riferimento a "medici che sperimentano sulle persone", gettando un filo di luce sulle terribili esperienze vissute da giovane ebrea nel campo di concentramento di Auschwitz. A causa dell'ennesimo alterco seguito al ritorno della mamma di Joseph e alla gelosia di Momò, il ragazzino è assente proprio quando Rosà ha la crisi più grave e viene ricoverata in ospedale. 
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Momò si prende a cura di Rosa
Momò si prende a cura di Rosa man mano che le sue condizioni peggiorano
Colpito nel profondo dalla sofferenza dell'anziana e dal suo esempio, Momò decide di farla finita con lo spaccio, nonostante il suo capo zona tenti maldestramente di fare da surrogato di padre e amico per legare il ragazzino a sé. Allontanatosi dall'illegalità, Momò riallaccia il rapporti con gli amici di Rosa e le figure positive della sua vita. Quando si presenta in ospedale per andarla a trovare la donna non è in un momento di lucidità e non riconosce il ragazzino. Momò è spaventato e contrariato, ma continua a pensare a come mantenere la promessa fatta all'anziana.In una visita successiva, fa salire Rosa su una carrozzina e la trasporta fino a casa sua, nascondendosi con lei nella stanzetta sotterranea in cui la donna era solita rifugiarsi per sentirsi al sicuro. Intanto all'ingresso del palazzo si presentano i carabinieri alla ricerca della paziente scomparsa dal suo letto. I gendarmi non sanno dell'esistenza della cantina e quindi Momò e Rosa non vengono scoperti. La scena e la reazione di Rosa sono costruite in modo da farci capire che qualcosa di simile deve essere successo nel passato, quando i tedeschi eravano andati ad arrestare lei e la sua famiglia ebrea a Viareggio. Image not foundMomò assiste Rosa negli ultimi giorni di vita. Arriviamo dunque alla scena finale, che ci era stata mostrata all'inizio: di rientro dal suo viaggio a Valencia, Lola vede Momo trasportare delle taniche di acqua vuote. Ignara di quanto successo a Rosa in sua assenza, lo insegue giù per le scale fino al nascondiglio. Momò cerca di chiudersi dentro e, dal suo pianto disperato, capiamo che Rosa è spirata o comunque in fin di vita. La scena finale vede tutti i protagonisti, gli amici di Rosa, riuniti davanti alla tomba della protagonista per il suo funerale. Nel lasciare il cimitero, Momo vede ancora una volta la leonessa, che il dottor Cohen aveva identificato con il suo bisogno di affetto e calore materno. L'animale, che inizialmente rappresentava la madre, ora sembra essere un simbolo per Madame Rosa. Seppur triste, capiamo che Momò è sereno, pronto a vivere la sua vita nella giusta direzione.

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Qual è il significato della leonessa di La vita davanti a sé?

La leonessa che vede Momò in alcuni passaggi del film è frutto di un'allucinazione, una visione creata dal suo cervello. Secondo il dottor Cohen che lo ha in cura, il ragazzino rimasto orfano compensa il suo bisogno di amore e la paura continua immaginando una leonessa che lo protegga, lo coccoli e intimorisca chi lo mette in difficoltà.

La leonessa riappare nel finale del film e stavolta incarna gli insegnamenti e la forza della madre alternativa di Momò, Madame Rosa.

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