Una poltrona per due: il finale del cult di Natale spiegato

Autore: Marcello Paolillo ,

Tra i tanti film da guardare la vigilia di Natale, ce n'è uno in particolare che - anno dopo anno - risulta essere un appuntamento fisso davanti alla TV, magari in compagnia della propria famiglia (Italia Uno lo ripropone infatti da oltre vent'anni): Una poltrona per due (titolo originale Trading Places) diretto nel 1983 da John Landis, è infatti la pellicola che più di ogni altra incarna un certo spirito natalizio, diventando negli anni un cult senza tempo.

Una poltrona per due: trama e cast del film con Eddie Murphy e Dan Aykroyd

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Interpretato da Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis, Una poltrona per due racconta le vicende di Louis Winthorpe III (Aykroyd), un agente di cambio di successo nella città di Filadelfia. Appartenente a una classe benestante - e dai modi decisamente altezzosi - la vita di Louis scorre felice tra soldi, amicizie di alto rango e la fidanzata Penelope, oltre al fedele maggiordomo Coleman (Denholm Elliott).

Per le strade della città, in assoluta povertà, vive invece Billie Ray Valentine (Murphy), un senzatetto imbroglione che mendica qualche spicciolo spacciandosi senza troppi complimenti per un invalido di guerra. La vigilia di Natale, Louis e Billie si incontrano, con quest'ultimo che viene prontamente arrestato dalla polizia su ordine dello stesso Winthorpe III (che crede di essere stato aggredito dall'uomo).

Una scommessa pericolosa

L'arresto di Billie Ray incuriosisce i datori di lavoro di Louis, ossia gli spietati fratelli Mortimer e Randolph Duke (Don Ameche e Ralph Bellamy), i quali danno il via a una sorta di "scommessa", mettendo in palio un singolo dollaro.

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Mortimer sostiene infatti che alcune persone siano predisposte al crimine o al successo sin dalla nascita, mentre Randolph è convinto che sia l'ambiente nel quale si cresce a determinare le azioni di una persona, siano esse positive o negative.

Per far ciò, i Duke decidono di dare a Billie Ray fama e potere, ponendolo così in una posizione altolocata, mentre Louis - grazie anche alla complicità di un corrotto funzionario del governo chiamato Clarence Beeks e del maggiordomo - perde in un colpo solo tutte le ricchezze che ha ottenuto nella vita. 

Col passare dei giorni, Valentine si dimostra un ottimo investitore in borsa, mentre Winthorpe è attanagliato dalla disperazione per avere perso tutto. Louis decide quindi di irrompere con violenza a una festa di Natale organizzata dalla Duke&Duke, evento che convince Mortimer e Randolph a considerare riuscito il loro esperimento, visto che la propensione delle persone a comportarsi bene deriva solo ed esclusivamente dal loro contesto sociale.

Valentine, che assiste al pagamento della scommessa, capisce di essere stato usato come cavia dai due fratelli, tanto che decide immediatamente di convincere Winthorpe a collaborare con lui (non senza una certa riluttanza iniziale da parte dell'uomo, che prova letteralmente a strangolarlo). Una volta chiarita la questione, anche grazie all'intervento di Ophelia (una giovane prostituta redenta assoldata da Beeks) e del maggiordomo Coleman, i due decidono di trovare un modo per vendicarsi dei Duke una volta per tutte.

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Per farlo, architettano un ingegnoso stratagemma per ripagare i due fratelli con la stessa moneta con cui hanno ridotto sul lastrico Louis, ossia fargli perdere tutto (ma con un’operazione di borsa decisamente ingegnosa).

I Duke avevano infatti corrotto Beeks per farsi consegnare in anteprima un rapporto sui raccolti delle arance, con l'idea di acquistare dei contratti futures legati al commercio del succo di frutta. Louis e Billie riescono a entrare in contatto con il commissario incaricato di consegnare il rapporto sulle arance ai Duke, scambiando il documento con un falso contenente l’informazione opposta (ossia che il raccolto sarebbe stato basso, e che quindi il prezzo del succo d’arancia sarebbe aumentato). I due fratelli, convinti del fatto che investire tutto il loro capitale in questo affare sia la scelta giusta, iniziano a operare in borsa da compratori. Winthorpe e Valentine, dal canto loro, iniziano invece a muoversi come venditori.

Capendo che i meccanismi messi in moto dalla coppia di protagonisti sono quelli giusti, gli investitori di Wall Street iniziano a comprare da Winthorpe e Valentine, lasciando i Duke con un pugno di mosche, increduli di quello che sta accadendo sotto ai loro occhi. Alla fine, il prezzo concordato per le arance appare decisamente più basso di quello dei contratti, cosa questa che fa perdere ai Duke tutto il loro patrimonio. Loius e Bille diventano quindi milionari, assieme anche a Ophelia (nuova fidanzata di Winthorpe) e Coleman.

Un finale che profuma di arancia

Il finale di Una poltrona per due, oltre a nascondere un lieto fine in linea con lo spirito natalizio, è quindi legato a doppio filo al concetto di "insider trading", ossia la compravendita di titoli di una società da parte di soggetti venuti in possesso di informazioni riservate non di pubblico dominio. Negli anni '80 questa particolare pratica finanziaria era considerata legale, tanto che diventare miliardari coi futures sulle arance avrebbe davvero potuto essere un gioco da ragazzi (con le dovute precauzioni, si intende).

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Immagine di Una poltrona per due

Una poltrona per due (1983)

07/06/1983 (en)
Commedia,

Randolph e Mortimer Duke sono due finanzieri di Filadelfia. Louis Winthorpe III (Aykroyd) è il loro delfino, e promesso sposo della loro nipote. Billy Ray Valen...

Immagine di Una poltrona per due

Avere informazioni "segrete" dava un reale vantaggio agli investitori, i quali potevano comprare o vendere molto prima che la cosa diventasse di dominio pubblico (e senza essere quindi influenzati da fattori esterni). Nel 2022, diventare milionari come Louis e Billie è pressoché impossibile: improvvisarsi trader in pochi giorni (come molte truffe online incoraggiano a fare) è una pratica che non solo rischia di fare perdere interi capitali, ma è anche estremamente difficile da gestire.

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Una poltrona per due è quindi una moderna favola di Natale atipica e decisamente poco "buonista", ambientata nel mondo di una finanza che ormai non esiste più da circa 40 anni. Scoprire come, dietro a una storia apparentemente innocua e caratterizzata dai toni tipici della commedia americana anni '80, possa nascondersi un'analisi neanche troppo superficiale di alcune meccanismi di trading estremamente complessi.

Ricchezza e bancarotta sono quindi le due parole chiave di una storia natalizia che non smetterà mai di divertire (e far riflettere) intere generazioni di spettatori. Anche quest'anno, quindi, Winthorpe e Valentine augurano a tutti - a modo loro, ovviamente - un buon Natale.

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