La dannazione della sinistra - Cronache di una scissione, cosa devi sapere sul documentario

Autore: Alessandro Zoppo ,

Il 15 gennaio del 1921, al Teatro Goldoni di Livorno, comincia il 17esimo congresso del Partito Socialista Italiano. L'atmosfera è incandescente, le discussioni sono aspre e appassionate. Si confrontano posizioni differenti in seno al partito.

Turati e Prampolini sono la corrente moderata, Bordiga e Gramsci spingono per l'adesione all'Internazionale Comunista di Lenin, Menotti Serrati cerca una difficile mediazione tra riformisti e rivoluzionari.

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Dopo una settimana, non c'è stato compromesso. È così che il 21 gennaio, senza una soluzione unitaria, i massimalisti raggiungono il Teatro San Marco e al canto dell'Internazionale, costituiscono il Partito Comunista d'Italia.

Quest'enorme storia, fatta di rotture e strappi e terminata completamente il 3 febbraio del 1991 con lo scioglimento del Pci e la nascita del Pds, è al centro di La dannazione della sinistra - Cronache di una scissione, il docu-film di Ezio Mauro dedicato a questo capitolo fondamentale del nostro Paese.

Il documentario va in onda sabato 23 gennaio 2021 alle ore 21:45 su Rai3 in occasione del centenario della nascita del Pci.

Prodotto dalla Stand by Me di Simona Ercolani (la società che ha creato più di 30 formati originali tra programmi, serie e film, da #Sara e Marti ai recenti È sempre mezzogiorno, Dottori in corsia e Primo appuntamento), il film ripercorre, attraverso testimonianze illustri e visite ai luoghi simbolo delle vicende, la storia della sinistra italiana e quella che Mauro definisce "la dannazione" che l'accompagna.

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Il viaggio di Mauro parte da Livorno e arriva alla storica sede del Pci in via delle Botteghe Oscure a Roma, passando per il Cinema Sivori di Genova, Palazzo d'Accursio a Bologna, le Officine Grandi Riparazioni di Torino, la Fondazione Nevol Querci, la Fondazione Gramsci Onlus di Roma e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano.

Alla base di questo docu-film c'è il libro La dannazione. 1921. Cronache dal Congresso di Livorno, scritto dall'ex direttore di Repubblica e pubblicato nel novembre del 2020 da Einaudi nella collana Fuochi.

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Il libro di Ezio Mauro

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Non è la prima volta che Mauro si confronta con il documentario televisivo di divulgazione storica. Sempre per Stand by Me, il giornalista ha realizzato Cronache di una rivoluzione (tratto dal reportage apparso su Repubblica a cento anni dalla Rivoluzione russa e poi diventato il libro L'anno del ferro e del fuoco), Il condannato (sul rapimento e l'uccisione di Aldo Moro) e 1989 - Cronache dal Muro di Berlino, andato in onda in prima serata sempre su Rai3 nel novembre del 2019 in occasione del trentesimo anniversario dalla caduta.

Nel caso di La dannazione della sinistra, Mauro materializza sul palcoscenico del Goldoni, l'unico grande teatro storico di Livorno sopravvissuto ai danni provocati dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, quei dibattiti celebri attraverso i materiali d'archivio, i fatti e i documenti che hanno segnato la nascita del Pci, il più grande partito comunista dell'occidente.

Le interviste realizzate dal giornalista sono numerose e includono le testimonianze di Claudio Martelli (ex esponente socialista e attuale direttore del giornale Avanti!), l'ex segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti, Massimo D'Alema (il primo e unico esponente del Pci a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio) e Achille Occhetto, l'ultimo segretario del Partito Comunista dal 1988 e il primo segretario del Pds fino al 1994.

Ma l'elenco di ospiti è lungo e comprende pure Luciana Castellina, Nichi Vendola, Pier Luigi Bersani, Ugo Intini, Ugo Sposetti ed Emanuele Macaluso, storico dirigente comunista e della Cgil scomparso nei giorni scorsi. Negli altri interventi appaiono il regista Paolo Virzì, Raffaella Giordani (nipote di Giulio Giordani, consigliere bolognese ucciso nella strage di Palazzo d'Accursio del 21 novembre 1920), la cantautrice e ricercatrice etnomusicale Giovanna Marini, lo storico della sinistra David Bidussa e lo studioso livornese Mario Tredici.

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Mauro ha dichiarato che la nascita del Pci è una storia ricca "di passioni, che hanno coinvolto milioni di uomini e donne per più di un secolo".

Ho raccontato il Congresso di Livorno del 1921 come il teatro in cui va in scena la dannazione di tutta la sinistra italiana, l'eterna spinta alle divisioni, alle lacerazioni, alle scissioni. Ma insieme, quel congresso e quell'anno sono la platea su cui agiscono personaggi leggendari come Gramsci e Turati, Terracini, Bordiga, Serrati, con Lenin e Bucharin sullo sfondo, mentre alle porte di Livorno, in attesa, si sta già organizzando lo squadrismo fascista. Un anno che segnerà per sempre le vicende del Paese.

Le immagini del 17esimo congresso del Partito Socialista del 1921 sono state rimesse a nuovo per l'occasione dal restauro della Cineteca di Bologna, che ha reso disponibile il filmato (due bobine di mezz'ora girate in 35 millimetri e di cui non si conosce l'autore) sulla piattaforma Il Cinema Ritrovato fuori sala.

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Il documento, chiamato Uomini e voci del Congresso socialista di Livorno, è accompagnato dalle musiche di Daniele Furlati e sarà disponibile on demand fino al 17 febbraio, assieme agli altri titoli del servizio streaming.

Il docu-film di Ezio Mauro, invece, è stato accompagnato da diverse polemiche prima della messa in onda. Michele Franco della Rete dei Comunisti accusa il libro La dannazione, da cui nasce il documentario, di fornire una lettura distorta di quell'evento-spartiacque nella storia italiana.

Quella di Mauro, secondo Franco, è una riflessione "demolitrice e revisionistica" che rappresenta come un "tragico errore" la scelta di Livorno. L'ex direttore di Repubblica, bollato come "un bounty killer delle idee", descrive "i dirigenti socialisti e, particolarmente, quelli comunisti tutti chiusi autisticamente nelle loro divisioni/diatribe incuranti del fascismo montante".

Sono numerosi i libri usciti in questi giorni che ripercorrono il Congresso di Livorno, da I comunisti lo fanno meglio (...oppure no?) a cura di Luciano Tirinnanzi a Eravamo comunisti di Umberto Ranieri.

Ad affrontare in maniera differente la fondazione del Pci, a partire dallo stratagemma dell'attualizzazione della lingua, è Federico Mello, giornalista leccese di Rai Radio1 che ha appena pubblicato per Utet il libro-ricostruzione Compagni! Il romanzo del congresso di Livorno.

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Il libro di Federico Mello

In questo caso, il lavoro di ricerca è durato tre anni e il piglio è quello del romanzo storico che punta a far venire fuori – ha spiegato Mello al Quotidiano di Puglia – "un tratto del carattere nazionale di noi italiani: privilegiare la retorica all'analisi razionale, l'ottimismo della volontà sul pessimismo della ragione".

Conoscere uno snodo fondamentale della nostra storia come Livorno '21, "forse ci permette di sapere meglio chi siamo e correggere i nostri difetti".

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