Le morti più significative del Marvel Cinematic Universe

Autore: Alessio Zuccari ,

Quello del Marvel Cinematic Universe è un cosmo ricco di forti emozioni. Gli attuali oltre venti film che compongono la saga supereroistica, portata sul grande schermo dal meraviglioso progetto dei Marvel Studios rappresentano un tessuto di personaggi intrecciati a fondo tra di loro. Moltissimi volti noti del panorama cinematografico si sono affacciati a questa realtà per dare vita ad alcuni degli eroi (e anti-eroi) più iconici della storia dei fumetti dov'era di casa il compianto e leggendario Stan Lee.

Questa miriade sterminata di beniamini ha saputo catalizzare su di sé il forte affetto di una fan base sempre più nutrita, pronta a gioire, esaltarsi e commuoversi assieme alle storie che di volta in volta arrivano come eventi nelle sale cinematografiche. E sì, anche piangere, perché quello del MCU non è un universo privo della dura legge della dipartita, dove la morte è pronta ad attendere dietro l'angolo anche quegli eroi (ma non solo) che fino a un attimo prima erano lì a raccogliere l'entusiasmo dei fan.

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Qui di seguito trovate quindi una lista di alcune delle separazioni più significative e dolorose che chi segue da vicino gli eroi di casa Marvel ha dovuto affrontare con coraggio, magari con qualche lacrima sulle guance e un fazzoletto a portata di mano. Conscio, però, che l'eredità di chi ci saluta non verrà facilmente dimenticata.

Attenzione: questo articolo contiene spoiler fino ad Avengers: Endgame.

Le morti più strazianti del Marvel Cinematic Universe

Phil Coulson - The Avengers

Marvel Studios
Una cover con Phil Coulson

Phil Coulson è probabilmente, in ordine cronologico, la prima importante perdita che si ha all'interno del Marvel Cinematic Universe. Coulson (interpretato da Clark Gregg) è uno dei più importanti agenti dello SHIELD, trafitto dallo scettro di Loki mentre tenta di fermare le malefatte di quest'ultimo a bordo della base operativa dell'Helicarrier in The Avengers (J. Whedon, 2012). Sarà proprio la sua morte a innescare un processo di convinzione morale che porterà i futuri Avengers a compattarsi per combattere, uniti, il nemico.

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Il personaggio, in grado di ritagliarsi un proprio spazio nel corso del tempo con il suo sottile umorismo e l'interpretazione azzeccata di Gregg, verrà poi in realtà riportato in vita (all'insaputa degli Avengers) grazie al progetto sperimentale T.A.H.I.T.I.. Coulson prenderà quindi le redini come protagonista di Agents of S.H.I.E.L.D., serie televisiva andata in onda per sette stagioni dal 2013 al 2020 e incentrata sulla squadra che lo stesso agente mette insieme per fronteggiare minacce di origine soprannaturale.

Groot - Guardiani della Galassia

Marvel Studios
Una foto di Groot

Fortunatamente quella di Groot è una delle morti più facilmente "dimenticabili". Questo perché dopo aver sacrificato sé stesso per salvare il team di Guardiani ai quali è così strettamente legato, avvolgendoli con il proprio corpo e prevenendo i danni dello schianto dell'astronave sulla quale viaggiavano, l'albero senziente rinasce subito dopo nelle fattezze di Baby Groot.

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Però quella di uno dei più amati personaggi di Guardiani della Galassia (diretto da James Gunn nel 2014) è purtroppo da annoverare come vera e propria morte, in quanto lo stesso regista del film ha confermato che il nuovo e giovane alberello non è altri che l'effettivo figlio del Groot originario. Il dolore dura quindi pochi istanti, ma rimane sicuramente ben impresso.

Pietro Maximoff/Quiksilver - Avengers: Age of Ultron

Marvel Studios
Quiksilver in Age of Ultron

Pietro Maximoff, aka Quiksilver, è sicuramente un personaggio non di primo rilievo all'interno del pantheon del MCU. Introdotto inizialmente come un villain per lo più secondario, il fratello di Wanda (interpretata nella saga da Elizabeth Olsen) si accorge durante il corso di Avengers: Age of Ultron (J. Whedon, 2015) della reale natura malvagia e corrotta di Ultron e decide di unirsi agli Avengers per salvare i cittadini di Sokovia.

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Tuttavia Quiksilver (nel cui ruolo ricordiamo esserci Aaron Taylor-Johnson) non avrà modo di assistere al concludersi della battaglia, in quanto con un gesto estremamente nobile e degno dei Vendicatori sacrificherà sé stesso per salvare Occhio di falco e un giovane ragazzo in pericolo.

Yondu - Guardiani della Galassia Vol. 2

Marvel Studios
Una foto con Yondu

Yondu è uno dei personaggi più affascinanti introdotti con l'arrivo di Guardiani della Galassia. Se però il primo capitolo non approfondiva più di tanto questa intrigante figura, è con il Vol. 2 (J. Gunn, 2017) che l'alieno interpretato da Michael Rooker assume agli occhi dei fan una dimensione molto più profonda. Di fatto egli è il padre adottivo nonché unica figura di riferimento per Peter Quill/Starlord (Chris Pratt).

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Infatti è proprio Yondu che salva in gioventù Quill dalle grinfie del padre Ego, dopo aver scoperto che quest'ultimo era solito uccidere tutti i ragazzi che il mercenario gli procurava. E proprio nello scontro finale contro Ego viene a completarsi l'arco narrativo di Yondu, che in un atto di puro sacrificio immola la sua persona per salvare, ancora una volta, proprio Quill, considerato oramai alla stregua di un figlio.

Odino - Thor: Ragnarok

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Odino in Thor

Quella di Odino è forse la morte meno traumatica che troverete in questa lista, ma non per questo di minore impatto o di forza simbolica. Arriva in Thor: Ragnarok (T. Waititi, 2017) semplicemente per cause naturali e la inserisco qui per il modo in cui il padre degli dei (interpretato dal sempre ottimo Anthony Hopkins) abbandona per sempre il MCU e i suoi due figli Thor e Loki, salutandoli con un commovente "I love you, my sons".

E nonostante il personaggio di Odino non abbia mai avuto particolare minutaggio o rilievo all'interno delle vicende dell'universo Marvel, è indubbio il fascino che la sua figura è stata in grado di conferire con la sua presenza, così come lascia un segno indelebile il suo smaterializzarsi lentamente nel vento con a fianco, riuniti, i due dei fratelli una volta in conflitto.

Spider-Man - Avengers: Infinity War

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Una scena di Infinity War con Peter Parker

Il personaggio di Spider-Man, nei quali panni di ragno si è calato Tom Holland, ha saputo in pochissimo tempo conquistare il cuore degli appassionati del MCU anche grazie alla formidabile accoppiata che l'ha visto fare duo con il Tony Stark di Robert Downey Jr.. Per questa ragione la morte di Spidey nel finale di Avengers: Infinity War (fratelli Russo, 2018) è stata come una lancia conficcata nel cuore di ogni suo fan.

Peter Parker, però, torna fortunatamente in vita nel capitolo conclusivo della Fase 3, Avengers: Endgame (fratelli Russo, 2019), quando il tremendo schiocco di Thanos viene annullato e molti degli eroi improvvisamente scomparsi sono pronti a risorgere. Questo però non cancella la profonda drammaticità della scena in cui il giovane supereroe sfuma lentamente via mentre la figura paterna di Stark stringe tra le proprie braccia il ragazzo, da lì a poco destinato a diventare un cumulo di polvere portato via dal vento.

Loki - Avengers: Infinity War

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Tom Hiddlestone come Loki

Quello di Loki è uno dei personaggi più ambigui dell'interno Marvel Cinematic Universe. Il fratello di Thor, nato prevalentemente come villain e di fatto nemico numero uno di The Avengers, ha saputo in ogni caso conquistare una nutrita schiera di fan. Il Dio dell'inganno, interpretato dal camaleontico Tom Hiddleston, ha però ottenuto nel corso del tempo un profondo arco di redenzione narrativa che l'ha portato a mutare la sua figura agli occhi degli spettatori e anche a quelli dei suoi ex avversari.

Per questo motivo la sua morte arriva come uno dei primi, oscuri moniti di Avengers: Infinity War, dove agli inizi del film Loki tenta di avvicinarsi con un inganno allo spietato Thanos nella speranza di poterlo colpire e uccidere. Il titano però si accorge del bluff e non esita ad afferrare Loki, spezzandogli quindi il collo. Alla luce del lungo percorso compiuto dal personaggio, una fine indubbiamente triste.

Gamora - Avengers: Infinity War

Marvel Studios
Zoe Saldana come Gamora

Avengers: Infinity War è senza ombra di dubbio il film che si porta dietro il fardello più pesante di tutto il Marvel Cinematic Universe. Qui trovano la loro fine molti dei volti che abbiamo imparato a conoscere nel corso del tempo, tra i quali c'è tristemente anche quello della Gamora di Zoe Saldana. La sua morte è strettamente legata alla crescita di spietatezza del personaggio di Thanos, che si dimostra pronto a tutto pur di portare a compimento il suo oscuro piano che si rivelerà essere lo sterminio di metà dell'intero universo.

In particolare il titano è pronto a sacrificare anche l'unica figura che abbia mai amato come una figlia, gettandola con risolutezza dal dirupo del pianeta di Vormir (sorvegliato dal Teschio Rosso) per ottenere in questo modo una delle Gemme dell'Infinito mancanti, quella dell'Anima. Un passaggio fondamentale, questo, nella costruzione della personalità di un Thanos che, seppur fermo nella propria convinzione, qui si troverà a versare le sue uniche lacrime.

Visione - Avengers: Infinity War

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Paul Bettany nei panni di Visione

Visione è il co-protagonista assieme a Wanda Maximoff della prima serie TV di Disney+ a tema MCU, WandaVision, ed è solo uno dei personaggi che trovano la conclusione del proprio arco in Avengers: Infinity War. Anche qui interviene l'estremo atto del sacrificio, con il Visione interpretato da Paul Bettany che chiede disperatamente all'amata Wanda di distruggere la Gemma della Mente che lo alimenta e che quindi lo tiene in vita.

La scena è una delle più strazianti del film, dopo che il tentativo di rimuovere la pietra in modo innocuo è infatti interrotto dall'improvviso arrivo di Thanos. I due amanti si dicono addio per sempre con la pietra che viene distrutta, ma il titano a quel punto riesce a invertire il corso degli eventi con l'ausilio della Gemma del Tempo e quindi a recuperare quella della Mente, uccidendo una seconda volta, indegnamente, il personaggio di Visione il cui sacrificio si rivela quindi vano.

Natasha Romanoff/Vedova Nera -  Avengers: Endgame

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Scarlett Johansson come Vedova Nera

Su Vormir, come abbiamo visto, ha già trovato la morte Gamora. Ma in questo luogo oscuro e maledetto finirà per fare la sua ultima comparsa anche uno degli Avengers più amati e iconici di sempre, ovvero Vedova Nera (nei cui panni si è calata per anni Scarlett Johansson). Lei e Occhio di falco arrivano infatti sul pianeta durante Avengers: Endgame nel tentativo di ripercorrere a ritroso le orme di Thanos nella disperata missione di invertire l'esito catastrofico dello schiocco avvenuto nel finale di Infinity War.

Per ottenere la fondamentale Gemma dell'Anima però uno dei due deve sacrificarsi. Segue quindi una lotta per decretare a chi tocca l'ennesimo sacrificio di una lunga e triste lista nel MCU, ma la Romanoff non permette a Occhio di falco (che ha una famiglia) di compiere l'atto e si lancia dal dirupo prima che lo storico compagno d'avventure possa fare nulla per impedirlo. Ancora un gesto estremo necessario, ancora una volta un atto estremamente eroico.

Tony Stark/Iron Man -  Avengers: Endgame

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Tony Stark in una scena di Endgame

Se c'è un personaggio sotto il quale è possibile inscrivere l'intero arco supereroistico del Marvel Cinematic Universe fin dove l'abbiamo visto arrivare, quello è sicuramente il Tony Stark di Robert Downey Jr.. Un personaggio divenuto simbolo e che si è caricato sulle spalle tutto l'affetto, le aspettative e le emozioni dei fan che per oltre dieci anni hanno riconosciuto in lui una guida dal carattere spesso irriverente ma anche in grado di compiere un percorso di crescita significativo.

Quello di Iron Man è il perno di un'intera narrazione dentro e fuori dai film e non risulta difficile riconoscere, per questa ragione, il profondo impatto che la sua dipartita ha lasciato nel cuore di tutti gli affezionati che dopo la sua scomparsa hanno visto venir meno un centro catalizzatore che fino a quel momento si era rivelato essere una certezza assoluta. Il suo è il sacrificio conclusivo, il più eclatante e carico di simbolismo, che si rispecchia in modo evidente nell'omaggio che tutti gli eroi che abbiamo imparato a conoscere porgono nella scena del funerale nelle commoventi battute finali di Avengers: Endgame.

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