No Time To Die è già obsoleto: si potrebbe tornare sul set per "aggiornare" i gadget tecnologici

Autore: Elisa Giudici ,

Non c'è davvero pace per il venticinquesimo film del franchise dell'agente 007 - No Time to Die: ora il prolungato rinvio dell'uscita sta generando ulteriori, inaspettati problemi al montaggio finale della pellicola. I gadget tecnologici e i product placement inseriti nel film sono ormai troppo datati, tanto che si starebbe ripensando di tornare sul set e rigirare le scene che li vedono protagonisti.

Originariamente infatti No Time to Die - l'ultimo film della serie a vedere Daniel Craig nei panni di James Bond - sarebbe dovuto arrivare nelle sale ad aprile 2020. Con lo scoppio della pandemia globale di Covid-19, il film ha subito una serie lunghissima di rinvii, che lo hanno fatto slittare dal 2020 al 2021. Al momento si prevede di vederlo nelle sale il prossimo autunno, ma ormai il condizionale è d'obbligo. 

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Tenere fermo ai blocchi di partenza un film milionario come uno 007 ha un costo stratosferico, tanto che nei mesi passati sono filtrate indiscrezioni su vari tentativi di Netflix di persuadere MGM e EON Film a cedere il film alla piattaforma streaming in cambio di un assegno di centinaia di milioni di euro. Sarebbe davvero un colpo epocale per la N rossa, ma per ora i produttori hanno tenuto duro, puntando sul ritorno in sala. Oltre al costo relativo alla mancata uscita nei cinema e a quello promozionale relativo alla necessità di riorganizzare la copertura mediatica per il lancio, una nuova grana si profila all'orizzonte: quella dei gadget tecnologici

I gadget di No Time to Die sono già obsoleti: si torna sul set? 

Come ben noto, il canone bondiano prevede una serie di passaggi irrinunciabili in ogni pellicola, tra cui la presentazione di mirabolanti gadget tecnologici da parte di Q all'agente doppio zero. Non solo: lo stile di vita elegante e lussuoso dell'agente ormai da decenni consente a tutta una serie di marchi del lusso di fare bella mostra delle loro novità più ricercate, inserendole nella pellicola. Orologi, macchine, completi sartoriali, cellulari: James ama trattarsi bene ed è un'icona di moda in grado di lanciare tendenze. 

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Da qui però nasce un problema spinoso: con il ritardo di un anno e mezzo sull'uscita originaria, le macchine, gli orologi, gli smartphone e altri oggetti usati (esibiti?) da James tra una sequenza d'azione e l'altra non sono più l'ultima novità, anzi. Sono stati superati da modelli più recenti, più performanti, più attuali. Da qui nascerebbe lo scontento di sponsor storici della pellicola, come il noto marchio di orologeria Omega e quello di telefonia Nokia. 

MGM
James guida
Macchine eleganti, cellulari e orologi di ultima generazione: tutto da rifare per Bond?

Il montaggio finale del film sarebbe dunque al vaglio dello studio, che non esclude azioni più radicali di un semplice taglia e cuci per limitare la presenza di gadget obsoleti. Si potrebbe tornare sul set e girare di nuovo alcune scene, come riportano le testate inglesi The Sun e Indipendent. Considerata la propensione al gossip di queste realtà giornalistiche si tratta di una voce tutta da confermare, ma non è da escludere che Daniel Craig e Ben Wishaw (l'interprete di Q) vengano presto richiamati a rigirare le scene in cui viene consegnata a Bond la sua attrezzatura tecnologica d'ordinanza da parte del capo del reparto di ricerca e sviluppo del MI6. Più difficile invece gestire le scene d'azione in cui faranno capolino orologi, cellulari, macchine e altri oggetti ormai datati. 

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