I costumi di Bridgerton e i loro significati nascosti

Autore: Alice Grisa ,

Se c’è qualcosa che ha catturato l’attenzione a impatto immediato, in #Bridgerton, sono proprio i costumi (e i gioielli) che riportano indietro il tempo allo sfarzo e ai colori dell’età della Reggenza britannica, conditi da una fantasia che spinge in alto l'aspettativa di quel passato glorioso e fiabesco.

Un tripudio sartoriale di stoffe e applique che farebbero invidia alla corte di Maria Antonietta, popolando la scena di debuttanti zuccherose e di dandy impeccabili.

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Siamo nel XIX secolo, uno dei più studiati e celebrati per il lusso dei costumi.

Ogni cosa in Bridgerton prende parte all’apertura di quello che è trattato (e allo stesso modo era descritto nei romanzi di Jane Austen) come un mercato: l’abilità delle signorine al pianoforte, i gioielli, le stoffe sono piccole tessere di un macrodisegno che porterà la debuttante a fare il matrimonio migliore possibile.

Impossibile non notare che ogni personaggio sgocciola gioielli, orpelli, volant, strass e parrucche da Francia del Re Sole.

Chi si è occupato dei costumi di Bridgerton?

Si tratta di una veterana del mestiere, Ellen Mirojnick, responsabile di successi come #Basic Instinct, #Wall Street e in tempi più recenti #The Greatest Showman e #Maleficent: Mistress of Evil.

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Oltre a effettuare un'operazione "shondiana", fondendo gli outfit dell'epoca con l'estetica della produttrice, la Mirojnick ha anche cucito la trama agli abiti, arricchendoli di chiavi di lettura e simboli nascosti utili per la comprensione dei personaggi.

Bridgerton Bridgerton Tratta dai bestseller sulla potente famiglia Bridgerton, la serie segue le vicende di questi otto fratelli molto uniti in cerca dell'amore. Apri scheda

I segreti dei costumi di Bridgerton

Più che rispecchiare un'epoca storica, i look di Bridgerton dovevano reinventare un mondo.

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Intervistata da Harper’s Bazaar, la costumista newyorchese ha raccontato di aver accettato l'incarico con entusiasmo e un po’ di paura. Era la prima volta che si occupava di una storia "così" in costume.

La sfida era capire come si potesse creare questo mondo, logisticamente, in modo coerente alla sua realtà.

La scrittrice dei romanzi da cui è stato tratto Bridgerton, Julia Quinn, ha condiviso sui social le immagini delle sue idee, del moodboard per la serie, un insieme di appunti che raccolgono le sue idee per argomenti che vanno dai dipinti alle suppellettili fino ai look.

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La costumista Ellen Mirojnick si è basata su questo e sulla suggestione, più che sulla ricostruzione accurata. Andava trasposta sullo schermo un’idea.

E qual è stata la sua più grande ispirazione? La mostra Christian Dior: Designer of Dreams al Victoria & Albert Museum di Londra, come ha rivelato a Vogue, raccontando di aver analizzato accuratamente l’epoca come un punto di partenza, da cui basarsi per prendere strade più libere e “Shondiane”.

Ho guardato al periodo della Reggenza a Londra attraverso disegni e dipinti. […] Si trattava di esaminare le diverse forme sapendo che il nostro risultato doveva essere ambizioso, più che storicamente accurato. Sapevamo che dovevamo cambiare la tavolozza dei colori e delle realizzazioni, per cui dal XIX secolo sono passata subito agli anni ’50 e ’60.

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Ci sono voluti cinque mesi per realizzare i fantastici costumi di Bridgerton, ma prima di progettarli l’assunto è stato uno: Ellen Mirojnick avrebbe dovuto lavorare per il mondo variopinto e sovrastrutturato di Shonda Rhimes, non per un adattamento qualunque di un romanzo in costume.

Lo ha raccontato dettagliatamente a Vogue.

Conoscevo l'estetica di Shondaland e avevo capito che [Bridgerton] non sarebbe stata un semplice adattamento di Jane Austen. Come si può cambiare l'estetica di un dramma d'epoca per farlo sembrare scandaloso e moderno? Mi hanno chiesto se volevo farlo e non mi sono tirata indietro perché la sfida era troppo grande.

Il lavoro è stato enorme, così enorme che i numeri offerti dalla Mirojnick fanno impressione. 238 persone impiegate, tra modellisti, sarti, ricamatrici, addetti agli accessori. E ben 7.500 pezzi tra costumi, soprabiti, cappelli, accessori.

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La costumista ne ha parlato con una metafora particolare, sempre nell’intervista di Harper’s Bazaar.

È un po' come cucinare. Devi avere gli ingredienti per poter realizzare il costume che è necessario [assemblare].

Il backstage si è composto come un sottomondo di Bridgerton, un microcosmo fatto di gioielli e broccati, e di tanti professionisti all’opera, come ha spiegato Ellen a Vogue.

Era come la città degli elfi di Bridgerton.

Daphne, in particolare, interpretata da Phoebe Dynevor, aveva solo 104 costumi tutti per sé.

Un numero molto elevato, anche per un attore protagonista.

E poi c’era la questione dei balli: ben dieci in otto episodi, un rapporto record. E ogni evento importante della Reggenza richiedeva frac, cravatte, lustrini, fiocchi, nastri, maniche a sbuffo, pizzi, ricami.

Netflix
Un ballo in Bridgerton
Uno dei balli di Bridgerton

La costumista ne ha parlato con Harper’s Bazaar.

[Le ragazze] indossavano un vestito diverso a ogni ballo, oltre alla quantità di mise che avrebbero sfoggiato dalla mattina alla sera. Quindi sapevamo più o meno che questo sarebbe stato un grande, grande sforzo. […] Tutto era fondamentalmente su misura, e c’erano così tanti ricami a mano, perline… voglio dire, è stato uno show piuttosto scintillante!

Per procurarsi i costumi, Ellen ha interpellato diverse case: Angel Costume Company in Inghilterra, Peris Costume Company in Spagna, Tirelli Costumi in Italia e alcuni produttori di New York.

Senza dimenticare anche i punti luce. Come si potrebbe sorvolare sulla ricca gioielleria?

La costumista per abbinarli e sceglierli si è avvalsa dell’aiuto di Lorenzo Mancianti, artigiano e designer.

Orecchini, diademi, collier, bracciali: i gioielli di Bridgerton brillano di luce propria e sono stati procurati grazie all’aiuto dell'Archivio Swarovski, mentre i diademi provengono da laboratori italiani e britannici.

I significati dei costumi e gioielli

I colori, le forme, i design dei costumi riflettono le personalità dei protagonisti, che si muovono sulla complessa scacchiera della stagione delle proposte di matrimonio.

La scena sociale è intricata e frenetica e occorreva un segnale per caratterizzare al volo ogni dinamica, ogni personaggio.

Un bello specchio del lavoro accurato del reparto costumi è rappresentato proprio dai Featherington. Ellen Mirojnick ha spiegato ad Harper’s Bazaar che una ricostruzione storica minuziosa dei costumi non sarebbe stata appropriata, avrebbe dato “un risultato sbiadito” e diverso da quello che dominava gli intenti di Shonda.

Parlando con Insider, sempre la Mirojnick ha rivelato i significati nascosti dietro i gioielli. Proprio come i costumi, anche collier e fermagli rivelano moltissimo dei protagonisti.

Un esempio? Molto particolare e rappresentativa anche la collana che indossa Marina, la cugina dei Featherington. Non sfoggia gioielli se non un pendente al centro del quale si intravede un occhio.

Le donne portavano una collana-occhio quando non erano con il loro amore. Non erano vicine a loro e quindi volevano tenerli vicini al proprio cuore.

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Un primo piano di Marina di Bridgerton
Marina e il suo pendente

Le donne Featherington indossano sempre stoffe colorate e stampe floreeali. Una licenza pop e quasi anacronistica che evoca più lo sfarzo dei primi anni ’20 che la Reggenza, ma che aiutano a dare un impatto, un corpo diverso ai personaggi.

La costumista ha svelato a Insider di aver attinto a ispirazioni “versacesche”: un collegamento forse non immediato per lo spettatore, ma che va a riferirsi a un certo angolo di immaginario dal sapore contemporaneo.

Io volevo arricchire la Regency Era con pizzico di sensibilità moderna, rendere quell’epoca ispirante, intrigante grazie a una patina di fantasia.

Il rosa, il giallo, l’arancione servono a mostrare quanto siano sopra le righe, quanto si affannino a coprire la scarsa avvenenza o classe con colori e orpelli. I loro costumi sono assolutamente più stravaganti di quanto avrebbero osato all’inizio dell’800.

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Una scena di Bridgerton con i costumi delle Featherington
I costumi colorati delle Featherington

Penelope, la figlia minore dei Featherington, indossa spesso gioielli a forma di fiori e farfalle. Sono un simbolo per rappresentare la sua giovane età (ha 17 anni) e la sua giocosità. 

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Una scena di Bridgerton con Penelope
Il look fresco di Penelope

Show hidden content In realtà, scopriremo, è molto meno innocente di quanto possa sembrare.

Abbiamo usato gioielli smaltati, e tutti i gioielli smaltati sono fiori o farfalle. Ne abbiamo creati anche dei piccoli pezzi per i capelli.

Penelope è anche un personaggio importante e troppa attenzione ai suoi gioielli avrebbe distolto dalle sue espressioni.

La vera opulenza però doveva essere rappresentata dalla regina, che invece aveva accesso al più grande guardaroba di gioielli, senza limiti. Portava diamanti, perle, rubini, zaffiri e platino, anche tutti insieme. Fedele alla lezione di Coco Chanel, “Less is more”, Ellen Mirojnick ha fatto indossare tutti i monili all’attrice Golda Rosheuvel per poi togliere quelli che stonavano, fino ad avere l’immagine che aveva in testa.

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Un primo piano della regina in Bridgerton
La regina e il suo lusso

La regina era il simbolo dello sfarzo ma allo stesso tempo, parallelamente, si può dire che niente sia più eloquente di un’assenza. Non è difficile notare che Eloise si vesta in modo molto semplice e che indossi raramente gioielli.

Come mai?

Una scelta facile da decodificare: il suo look riflette la sua voglia di emancipazione e di distacco dalla crudeltà della “compravendita” delle debuttanti, la cui intera vita si basa sul tipo di matrimonio che riescono a ottenere (e di questo argomento ne parlava anche Jane Austen).

Eloise è un’illuminata e per questo vorrebbe che tutti distogliessero la propria attenzione dai suoi vestiti e la concentrassero invece sulle acute facoltà mentali.

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Eloisa in una scena di Bridgerton
Eloisa se può evita i gioielli (ma non i fermagli a forma di ape)

Un'altra “selfmade woman”, forte e decisa, che indossa gioielli preziosi e di grandi dimensioni, è Lady Danbury.

Si è costruita una vita da sola e per questo [la sua gioielleria include pezzi] molto d’impatto.

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Primo piano di  Lady Danbury in Bridgerton
La gioielleria importante di Lady Danbury

Daphne inizialmente indossa collane sottili, quasi discrete, che rappresentano la sua figura timida di debuttante, poco abituata alla vita di società. Ne parla la la costumista, sempre con Insider.

La dimensione dei pezzi non doveva mai sopraffarla, è così delicata e di ossatura così fine. Semplicemente incastonava la più piccola e delicata delle pietre nella sua collana, se voleva indossare qualcosa.

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Una scena con un primo piano di Daphne in Bridgerton
Daphne e i suoi gioielli minimalisti

Non si può dire la stessa cosa della vistosa collana che le regala il suo pretendente Frederick, principe di Prussia. Il collier è lussuoso e pieno di diamanti, che preannuncia la proposta di matrimonio.

Il gioiello rappresenta l’opulenza a cui Daphne avrebbe potuto andare incontro, se non fosse stata così determinata a sposarsi per amore.

Legato a questo, c’è il fatto che dopo il matrimonio con il duca di Hastings la semplicità rimane ancora la sua chiave. Rende ancora più sofisticato il suo guardaroba, ma mantenendo la bellezza dell’essenziale come chiave.

Di contro, le donne Featherington esibiscono invece gioielli grossi e costosi, a rappresentare il loro stile spregiudicato. In pratica stavano in casa come se fossero a un ballo, spiega la costumista.

Quelle signore si vestivano in ogni singolo momento della giornata, e si vestivano in quel modo perché non sapevano chi sarebbe venuto a bussare. […] Ma i loro gioielli non riflettono dove si collocano loro nella società, riflettono la società [stessa]. 

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Una scena di un ballo di Bridgerton con i gioielli delle Featherington
I gioielli vistosi delle Featherington

Le api in Bridgerton

Dal romanzo alla serie, Bridgerton ha molto a cuore la simbologia. 

Le api sono il simbolo ricorrente legato alla famiglia principale. Basti pensare al finale di stagione, che inquadra proprio un bombo.

Anthony, in particolare, sembra legato a filo doppio a questi insetti. Anche i suoi fratelli spesso indossano giacche o look con api ricamate.

Le api appaiono sul panciotto di Benedict, sulle decorazioni per capelli di Daphne ed Eloise.

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Il panciotto di Anthony con le api in Bridgerton
Le api sul panciotto

I significati possono essere più di uno. Oltre al rimando narrativo della morte del padre dei Bridgerton, avvenuta per la reazione allergica alla puntura di un’ape, l’insetto fa pensare a un alveare di stampo matriarcale (l’ape ha ucciso il patriarca e spalanca le porte a una nuova era, dominata dalle macchinazioni e dai piani femminili?).

Da un altro punto di vista, le api potrebbero anche essere una presenza simbolica del padre, che assiste la sua famiglia dall’aldilà.

Qualcuno nell’insetto ha visto un riferimento a Queen B (Blair) di Gossip Girl, a cui spesso la serie Netflix è paragonata. O addirittura a Beyoncé.

The CW
Blair Waldorf in primo piano
Le api sono anche un riferimento all'ape regina Blair?

Probabilmente le api saranno destinate a tenerci compagnia anche per le prossime stagioni, insieme agli sfarzosi costumi dei nobili della Reggenza.

Di certo i costumi di Bridgerton sono una gioia per gli occhi e una parte molto attiva nel successo della serie.

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