Operazione Varsity Blues: le attrici coinvolte e lo scandalo che hanno ispirato Netflix

Autore: Alessandro Zoppo ,

Dagli ideatori di Fyre: la più grande festa mai avvenuta, il documentario sulla vera storia del festival musicale più fallimentare di sempre, arriva Operazione Varsity Blues: scandalo al college, il docu-film investigativo che ripercorre l'incredibile vicenda di corruzione e mazzette partita dalla Georgetown University.

L'Operazione Varsity Blues è materia scottante e delicata che all'epoca dei fatti ha riempito le pagine di giornali e siti web. Il motivo? La truffa per far accedere i figli di personalità ricche, bianche e famose del mondo dello spettacolo e della finanza alle migliori università degli Stati Uniti.

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L'appuntamento è quindi succoso per coloro che amano le ricostruzioni di fatti clamorosi realmente accaduti: ecco tutto quello che c'è da sapere sul doc che Netflix pubblica il 17 marzo all'interno del catalogo dei contenuti in streaming.

Netflix
Il poster del docu-film Netflix Operazione Varsity Blues: scandalo al college
Operazione Varsity Blues: scandalo al college arriva su Netflix

La storia vera

#Operazione Varsity Blues: scandalo al college è stato realizzato con un mix di immagini d'archivio, interviste e ricostruzioni di finzione, basate sulle vere conversazioni telefoniche registrate dagli inquirenti durante le indagini dell'FBI.

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Gli atenei coinvolti nell'Operation Varsity Blues sono numerosi, tra i quali alcuni davvero prestigiosi:

  • Georgetown University di Washington
  • Georgia Tech (Georgia Institute of Technology) di Atlanta
  • USC (University of Southern California) di Los Angeles
  • UCLA di Los Angeles
  • University of San Diego
  • UT (University of Texas) di Austin
  • Wake Forest University di Winston-Salem, North Carolina
  • Yale University

Tutto comincia quando Morrie Tobin, un imprenditore di Los Angeles sotto inchiesta per un altro reato, offre una soffiata al Bureau in cambio di clemenza nel suo caso: Tobin spiffera agli agenti che Rudy Meredith, l'allenatore della squadra di calcio femminile di Yale, gli ha chiesto 450mila dollari per aiutare la figlia ad ottenere l'ammissione alla scuola. Incastrato da Tobin durante un incontro registrato in un hotel di Boston, Meredith accetta di collaborare alle indagini.

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La mente dietro l'intera operazione, l'uomo che finisce immediatamente al centro dello scandalo ha così un nome e un cognome: Rick Singer. Singer è un consulente e counselor originario dell'Illinois ma residente a Newport Beach, fissato con la ricchezza e il successo, che ha creato l'Edge College & Career Network e la Key Worldwide Foundation, una società che formalmente si occupa di preparare gli studenti agli esami di ammissione.

Dietro quest'organizzazione, in realtà, si nasconde una no-profit che elude le tasse grazie alla legislazione sul terzo settore e incassa mazzette (le "donazioni" ricevute tra il 2011 e il 2019 sono pari a 25 milioni di dollari) da genitori pronti a tutto per vedere i propri figli frequentare le università più rinomate d'America.

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Singer stila un vero e proprio tariffario: si viaggia, a seconda dei casi, dai 10mila (o anche meno) ai 6 milioni di dollari, a seconda delle difficoltà di corruzione richieste dai test, dal numero di persone coinvolte e dal lavoro necessario per falsificare i documenti.

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Le "side doors", ovvero le "entrate di favore", mostrano situazioni di "privilegio spudorato" evidenti, come quelle di un giocatore di basket alto 1 metro e 65 e di una cheerleader spacciata per campionessa di lacrosse. L'operazione dell'FBI – il nome Varsity Blues fa riferimento alle divise studentesche e all'Operazione Varsity del 1945, l'ultima tappa dell'offensiva del Reno, quando 14mila paracadutisti alleati furono lanciati dietro alle linee naziste – scoperchia una fitta rete di corrotti e corruttori che pagano enormi tangenti per far accettare i figli negli atenei.

Il sistema prevede un "supervisore" che fa i test d'ammissione (i famigerati SAT e ACT) al posto dello studente o che ne corregge le risposte sbagliate. Come noto, gli atenei statunitensi offrono borse di studio per le attività sportive: ecco allora fiorire volti di ragazzi incollati con Photoshop sui corpi di veri atleti per spacciarli come giovani promesse dello sport. Le revisioni dei curricula hanno ovviamente un costo perché le persone coinvolte sono una sessantina: un gruppo di psicologi riceve tra i 4 e i 5mila dollari ad alunno per falsificare certificati di disturbo dell'apprendimento ed ottenere più tempo durante gli esami.

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Senza quintali di protesi e operazioni camouflage, è Matthew Modine a interpretare Rick Singer nelle "dramatization" di Operazione Varsity Blues. Le accuse nei confronti di Singer, che al processo si dichiara colpevole, sono pesantissime: frode postale e telematica, racket, riciclaggio di denaro sporco e ostruzione della giustizia.

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Con lui finiscono in tribunale altre sei persone:

  • Mark Riddell: ex direttore della IMG Academy assunto da Singer per falsificare i test di ammissione e "interpretare" i figli dei clienti
  • Steven Masera: funzionario della Key Worldwide Foundation, condannato per racket
  • Mikaela Sanford: impiegata delle società di Singer, condannata per associazione a delinquere
  • Igor Dvorskiy: preside di una scuola privata di Los Angeles e amministratore dei sistemi di test e verifica, condannato per associazione a delinquere
  • Martin Fox: presidente della Houston Tennis Academy, condannato per racket
  • Niki Williams: insegnante e amministratrice dei sistemi di test ACT per i college, condannata per frode postale e telematica

Il polverone sollevato dall'FBI è ancora più clamoroso per via di alcuni nomi decisamente famosi dei genitori coinvolti.

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Le attrici coinvolte

Felicity Huffman, la casalinga disperata Lynette Scavo di #Desperate Housewives, e Lori Loughlin, conosciuta per la sitcom #Gli amici di papà e per #90210, sono le due attrici finite nel mezzo del più grande scandalo di corruzione che ha sconvolto il mondo universitario americano.

Huffman, sposata con William H. Macy dal 1997, ha pagato 15mila dollari per avere un "coach" presente al test della figlia Sophia. Arrestata nel marzo del 2019, si è assunta la piena responsabilità di quel che ha fatto ma se l'è cavata con 14 giorni di prigione (scontati in un carcere "soft"), 30mila dollari di multa, un anno di libertà vigilata e 250 ore di servizi sociali.

Peggio è andata a Loughlin e al marito Mossimo Giannulli. La coppia ha sborsato addirittura 500mila dollari per far entrare le figlie Olivia Jade ed Isabella, che di imbarcazioni e remi non sapevano un bel niente, nella squadra di canottaggio della USC. L'attrice è stata condannata a due mesi di carcere, due anni di libertà vigilata, un'ammenda di 150mila dollari e 100 ore di servizi sociali; Giannulli a cinque mesi di galera, due anni di libertà vigilata, una multa di 250mila dollari e 250 ore di servizi sociali.

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Nella rete immensa di genitori ricchi e disposti ad allungare qualsiasi cifra per far ammettere i figli nei college d'élite, Huffman e Loughlin non sono sole.

Sono finiti a processo nello scandalo Singer l'imprenditore egiziano-statunitense Gamal Aziz, i manager Douglas Hodge e Bill McGlashan, la businesswoman e scrittrice Jane Buckingham, il broker, filantropo ed ex giocatore di football David Sidoo.

Senza dimenticare i dirigenti scolastici e gli allenatori universitari saliti alla sbarra e finiti in cella.

o Operazione Varsity Blues - Scandalo al college Operazione Varsity Blues - Scandalo al college Questo documentario basato su ricostruzioni indaga sull'autore di una truffa per far accedere i figli dei ricchi e famosi alle migliori università degli Stati Uniti. Apri scheda

I registi

Dietro l'inside story di Operazione Varsity Blues: scandalo al college ci sono i registi e produttori Chris Smith e Jon Karmen.

Ai due si devono il doc #Fyre: la più grande festa mai avvenuta e la produzione esecutiva della serie Netflix #Tiger King.

Non è la prima volta che l'inchiesta su uno dei casi più eclatanti che mai abbiano coinvolto l'istruzione made in Usa arriva sugli schermi o in altre opere di finzione.

La scrittrice Julie Buxbaum, avvocato penalista specializzata in romanzi per giovani adulti giunta al successo con Vorrei che fosse amore e Dopo di te, si è ispirata all'Operation Varsity Blues per il suo Admissions.

Prodotto Consigliato

Il romanzo di Julie Buxbaum ispirato allo scandalo

Dopo il musical Ranked, messo in scena da Holmes & Gomes alla Granite Bay High School, Lifime ha dedicato allo scandalo il film TV The College Admissions Scandal.

Diretto da Adam Salky, il TV movie è sceneggiato da Stephen Tolkin e interpretato da Penelope Ann Miller, Mia Kirshner e Michael Shanks nel ruolo di Rick Singer.

"Questi genitori sono un insieme di ricchezza e privilegi", ha dichiarato Andrew Lelling, il procuratore generale di Boston.

Come si ascolta in Operazione Varsity Blues: "avevano tutti i vantaggi, eppure hanno barato".

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