Che Hollywood abbia sempre in qualche modo corteggiato il mondo dei videogiochi, è cosa nota.
Più volte gli appassionati hanno assistito a trasposizioni sul grande schermo - più o meno riuscite - delle loro amate avventure in pixel e poligoni, mentre da qualche tempo anche le serie TV hanno trovato ispirazione in alcuni titoli che hanno fatto la storia di PC e console.
Non era però mai accaduto che un videogame riuscisse a ritagliarsi un posto d'onore durante la notte degli Oscar, quella più importante per cinefili e addetti ai lavori. Almeno fino ad ora, considerando che proprio nell'edizione del 2021 una statuetta è andata finalmente a varcare le porte di una software house.
Lo sparatutto Medal of Honor vince agli Oscar 2021
Dopo l'eccitazione per il debutto sul mercato delle piattaforme di nuova generazione - vale a dire le potentissime PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S -, i videogiocatori possono ora emozionarsi ancora.
Tra i vincitori della corsa agli Oscar 2021 c'è infatti anche un pizzico di industria videoludica: un traguardo assolutamente inedito, che ha visto protagonista lo sparatutto Medal of Honor: Above and Beyond, realizzato dai ragazzi di Respawn Entertainment nel 2020.
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La software house autrice tra gli altri di Star Wars Jedi: Fallen Order, del Battle Royale Apex Legends e della saga sparacchina di Titanfall, ha quindi conquistato una statuetta per il suo impegno nello shooter in realtà virtuale, compatibile con i dispositivi della famiglia Oculus. Shooter che è entrato nelle grazie dell'Academy per la presenza di diverse testimonianze di tipo documentaristico tra una sessione di gameplay e l'altra.
In particolare, Medal of Honor: Above and Beyond include una serie di brevi documentari che ricostruiscono i tragici fatti della Seconda Guerra Mondiale; e uno tra questi, intitolato Colette, si è aggiudicato la vittoria agli Oscar 2021 nella categoria Corti Documentari.
Colette è una produzione di circa 25 minuti diretta da Anthony Giacchino e Alice Doyard, che vede protagonista Colette Marin-Catherine. Ormai novantenne, la donna ha militato in gioventù nella Resistenza francese, opponendosi con forza e coraggio al regime nazista. Al termine della Grande Guerra, si è sempre rifiutata di tornare in Germania, per via dei troppi e dolorosi ricordi legati a quell'epoca oscura.
Solo dopo oltre 70 anni, Colette è riuscita a trovare la forza per affrontare il passato, anche grazie all'amicizia con Lucie, studentessa di storia all'università che ha deciso di accompagnarla nel viaggio al campo di concentramento di Mittelbau-Dora, luogo dove venne assassinato il fratello della militante.
Per i curiosi, è possibile guardare Colette gratuitamente e in lingua originale sulle pagine del quotidiano britannico The Guardian a questo indirizzo.
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