Vincenzo, il K-drama Netflix su un avvocato mafioso italo-coreano

Autore: Alessandro Zoppo ,

Il K-drama parla italiano. Seguitissime in patria e ora anche da noi, le serie coreane strizzano sempre più l'occhio all'Europa e il Belpaese non poteva passare inosservato. Vincenzo ha ottenuto dati d'ascolto stratosferici in Corea e si aggiunge alla ricca libreria di Netflix promettendo di trascinare gli abbonati alla piattaforma nel vortice del bingewatching.

Vincenzo (in originale Binsenjo) è un'atipica gangster story: i toni sono quelli del "mafia movie", ma in ogni episodio la serie si tinge di nuance dark comedy e romance, come ogni K-drama che si rispetti. Ma dentro c'è molto altro: ecco tutto quello che c'è da sapere (evitando accuratamente ogni spoiler) sulla storia del "consigliere" italo-coreano Vincenzo Cassano.

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Vincenzo Vincenzo Durante un viaggio nel suo paese d'origine, un avvocato di mafia italocoreano ripaga un'organizzazione criminale con la stessa moneta. La giustizia non fa sconti. Apri scheda

La trama

Park Joo-hyung è un bambino coreano che all'età di 8 anni arriva in Italia e viene adottato da Don Fabio, potente boss mafioso della famiglia Cassano. Ribattezzato Vincenzo Cassano, Joo-hyung cresce e diventa un rispettato avvocato della mafia e fidato braccio destro del padrino. Quando Don Fabio è ucciso in un agguato e Paolo, il figlio biologico che vuole prendere il posto del padre ai vertici della cosca, tenta di ammazzare Vincenzo, l'avvocato fugge in Corea e rientra a Seoul, la sua città d'origine.

Nella metropoli coreana Vincenzo ha due obiettivi: recuperare una tonnellata e mezza d'oro nascosta all'interno di un vecchio edificio, il Geumga-dong Apartment Complex, per assicurarsi una pensione tranquilla lontano dal mondo del crimine; farsi giustizia e ripagare l'organizzazione criminale con la stessa moneta.

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C'è un solo problema: il magnate cinese che l'ha aiutato a tenere l'oro in un caveau all'interno del complesso è morto ed il Geumga Plaza è stato rilevato (illegalmente) da un'opaca società immobiliare del Gruppo Babel. Vincenzo dovrà usare tutte le sue capacità per rimettere le mani sul bottino e per farlo ingaggia l'avvocato Hong Cha-young, associata della Woosang Law Firm che nutre gli stessi sentimenti di vendetta nei confronti del Babel Group.

Il cast

Song Joong-Ki è l'affascinante avvocato protagonista della serie, e in numerose scene sfoggia persino un ottimo italiano imparato apposta per l'occasione, come rivela il sito GMA. Classe 1985, l'attore è il "flower boy" del mondo dello spettacolo coreano, acclamato da spettatori e critica soprattutto per le serie Descendants of the Sun e Seonggyun-gwan scandal.

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Al cinema Song è apparso nei film A Werewolf Boy e #Space Sweepers, diretti entrambi da Sung-hee Jo. Amatissimo dal pubblico femminile grazie alla sua faccia da bravo ragazzo, vanta quasi quattro milioni di follower su Instagram. I vestiti elegantissimi e gli orologi super costosi che indossa sono diventati un fenomeno di costume in Corea, come si può leggere sulla rivista Tatler.

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Accanto a Vincenzo c'è un'altra legale davvero sui generis, la Hong Cha-young di Jeon Yeo-bin. L'attrice, classe 1989, è stata già apprezzata nel thriller After My Death di Kim Ui-seok e nel noir #Night in Paradise di Park Hoon-jung, passato Fuori Concorso a Venezia 77 e disponibile su Netflix dal 9 aprile scorso.

Nemmeno a dirlo, pure il suo personaggio adora il lusso e indossa preziosi gioielli griffati Tiffany, Swarovski, Hyères Lor e Fred Paris.

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In un crime drama mafioso non potevano mancare due attori italiani: Salvatore Alfano nel ruolo di Paolo Cassano (il fratello adottivo di Vincenzo e nuovo boss della famiglia) e Luca Vaquer in quello di Luca, il fedele autista e assistente personale di Vincenzo.

Nel resto del cast figurano Yoo Jae-myung (è Hong Yoo-chan, il padre di Hong Cha-young), Kim Yoon-hye (Seo Mi-ri, la proprietaria della scuola di piano di Geumga Plaza che si prende una cotta per Vincenzo), Ok Taecyeon, Yang Kyung-won e in alcuni cameo altri divi locali come Jin Seon-kyu, Yoo Yeon e Kim Sung-cheol.

Ecco il cast principale della serie con i rispettivi personaggi:

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  • Song Joong-ki: Vincenzo Cassano / Park Joo-hyung
  • Jeon Yeo-been: Hong Cha-young
  • Ok Taec-yeon: Jang Jun-woo / Jang Han-seok
  • Kim Yeo-jin: Choi Myung-hee
  • Kwak Dong-yeon: Jang Han-seo

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I creatori

Dietro Vincenzo ci sono due firme autorevoli del piccolo schermo che si sono incontrate nel maggio del 2020 per mettere a punto questo progetto.

Lo sceneggiatore è Park Jae-Bum, specialista del medical al quale si devono varianti del sottogenere come Good Doctor (su cui si basa il remake statunitense con Freddie Highmore), il poliziesco God's Quiz e il romantico Beulreodeu su un chirurgo-vampiro. Park è pure l'autore di Kim Gwajang e di Yeolhyeolsaje (The Fiery Priest), curiosa comedy poliziesca su un prete che unisce le forze con un detective e una pm per risolvere un caso di omicidio.

La regia di Vincenzo è invece di Kim Hee-won, la regista dietro la macchina da presa per la mini-serie in costume The Crowned Clown (Wang-i doin nam-ja) e il K-drama #Crash Landing on You, la serie con Hyun Bin e Son Ye-jin (nel catalogo Netflix) che ha contribuito a "rianimare" il desiderio di riunificazione tra le due Coree. Grazie alla regia di Vincenzo, Kim ha ricevuto una candidatura ai Baeksang Arts Award, gli Oscar coreani.

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La colonna sonora

Le musiche occupano un posto centrale nella narrazione di Vincenzo. Tra i brani presenti nella colonna sonora c'è tanta opera, come Ombra mai fu del Serse di Hӓndel, cantata da Choi Sung-hoon.

La versione del Lacrimosa dal Requiem di Mozart che si ascolta nella serie è invece interpretata dai La Poem.

Una canzone originale, in bilico tra K e trip-hop, è Adrenaline, scritta da Woo Ji-hoon e Park Se-joon con testo di Park Se-joon e Park Ye-seo.

Il pezzo è cantato da Solar (nome d'arte di Kim Yong-sun), la leader del gruppo al femminile Mamamoo.

Prodotta da Logos Film e Studio Dragon, la prima stagione di Vicenzo è composta da 20 episodi, tutto piuttosto lunghi perché ognuno supera gli 80 minuti di durata.

Trasmessa in Corea da tvN ogni sabato e domenica, la serie debutta in Italia su Netflix il 9 maggio: l'appuntamento per i fan dei K-drama è imperdibile e dimostra per l'ennesima volta (se ce ne fosse ancora bisogno) che a Seul con la televisione e la serialità ci sanno davvero fare.

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