Grand Army non avrà una stagione 2: Netflix ha cancellato la serie

Autore: Silvia Artana ,

È arrivata su Netflix con grandi premesse (e promesse) e invece la corsa di #Grand Army è finita dopo una sola stagione. Il servizio di streaming ha deciso di cancellare il teen drama di Katie Cappiello, vagamente ispirato a una sua pièce teatrale del 2013, Slut: The Play. Di conseguenza, i 9 episodi usciti a ottobre 2020 resteranno gli unici.

Come osservano Variety e The Wrap, la serie ha ottenuto giudizi generalmente positivi e su Rotten Tomatoes ha l'approvazione del 70% della critica specializzata e dell'80% del pubblico. Ma è chiaro che qualcosa non ha funzionato.

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The Wrap ipotizza che il problema di Grand Army siano stati i pochi spettatori, ma dati ufficiali non ce ne sono. Al contrario, Netflix ha già dimostrato che buoni (ottimi) risultati in termini di visualizzazioni non sono una garanzia di rinnovo. Il caso più recente è quello de Gli irregolari di Baker Street, che è stata cancellata nonostante nella settimana del debutto avesse conquistato il primo posto a livello globale per minuti di streaming (davanti a The Falcon and the Winter Soldier di Disney+).

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D'altra parte, l'assenza di numeri impedisce di scartare l'ipotesi. Tuttavia, è probabile che a determinare il mancato rinnovo di Grand Army sia stato un insieme di fattori. Variety cita la recensione pubblicata in occasione dell'uscita della serie di Katie Cappello e suggerisce che a fermare la sua corsa possa essere stata (anche) la mancanza di originalità. Grand Army segue le vicende di 5 studenti della più grande scuola pubblica di Brooklyn e racconta le sfide e i problemi dell'adolescenza nella società contemporanea, ma non riesce ad andare oltre al già visto:

Grand Army non offre esattamente niente di nuovo al genere teen a questo punto. Non nel modo in cui rappresenta la violenza sessuale, non nel modo in cui rappresenta lo slut-shaming e il cyberbullismo, non nel modo in cui rappresenta uno studente 'apparentemente normale' capace di cose orribili, non nel modo in cui rappresenta una storia segreta di adolescenti gay e soprattutto non nel modo in cui rappresenta le battaglie (battaglie su battaglie) degli studenti afroamericani.

L'ipotesi di Variety sembra condivisa anche da Entertainment Weekly, che riporta a sua volta uno stralcio delle recensione pubblicata in occasione dell'uscita della serie:

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Il gruppo di Brooklyn è preso a pugni dalla vita in una quantità di modi terribili, troppi dei quali prevedibili.

Per dovere di cronaca, il giudizio dei due magazine era generalmente buono e Variety lodava in modo particolare il "cast talentuoso" e capace di portare avanti la storia "in un modo per cui vale la pena guardare l'intera stagione". Ma evidentemente la bravura dei giovani attori - Odessa A'zion, Amalia Yoo, Maliq Johnson, Amir Bageria e Odley Jean - non è bastata.

Grand Army va ad aggiungersi al (lungo) elenco di serie cancellate da Netflix in maniera più o meno inaspettata e ai fan non resta che farsene una ragione.

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