La guerra di domani: il finale del film con Chris Pratt e la sua spiegazione

Autore: Alessandro Zoppo ,

La Cina è troppo forte e potente e soprattutto non ci si fila? Sono finite le dittature in Medio Oriente nelle quali importare democrazia in "cambio" di petrolio? Nessun problema: inventiamoci una guerra contro noi stessi nel futuro. Può essere sintetizzato così La guerra di domani, il blockbuster di fantascienza post-pandemico diretto da Chris McKay (il regista di #Robot Chicken e #Lego Batman – Il film) con Chris Pratt a capo di un ricco cast.

Prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, David S. Goyer, Jules Daly e Adam Kolbrenner con un budget mostruoso di 200 milioni di dollari, La guerra di domani porta la firma di Zach Dean, lo sceneggiatore del neo-noir #Legami di sangue - Deadfall di Stefan Ruzowitzky (con Eric Bana, Olivia Wilde, Charlie Hunnam, Sissy Spacek e Kris Kristofferson) e del thriller fantascientifico #Le ultime 24 ore di Brian Smrz con Ethan Hawke.

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La premessa dietro The Tomorrow War – distribuito direttamente in streaming da Amazon Prime Video – è a dir poco inquietante. Durante la finale dei Mondiali di calcio in Qatar, il 18 dicembre 2022, un gruppo di militari specializzati irrompe sul terreno di gioco da una sorta di stargate. I soldati del futuro chiedono aiuto ai loro padri e nonni, le generazioni presenti in ascolto: arrivano dall'anno 2051, dove sono rimaste meno di 500mila persone sul pianeta perché si è scatenata una feroce guerra contro branchi di alieni spietati che stanno annientando l'umanità.

Incredulo davanti al televisore c'è Dan Forester (Chris Pratt), un insegnante di biologia alle superiori e aspirante scienziato, fresco di una cocente delusione perché il lavoro di ricerca dei suoi sogni è stato assegnato ad un altro.

Dan ha fatto la guerra in Iraq, è felicemente sposato con la terapista Emmy (Betty Gilpin) ed è papà affettuoso della piccola Muri (Ryan Kiera Armstrong). Purtroppo ha un rapporto conflittuale con il padre James (J. K. Simmons), veterano del Vietnam e visionario cospirazionista anti-governativo rimproverato per aver a suo tempo abbandonato moglie e figlio.

L'annuncio dei viaggiatori nel tempo di un futuro minacciato lascia il mondo sotto shock. L'unico tentativo per sopravvivere è che i civili del presente vengano trasportati nel 2051 e si uniscano alla battaglia per la vita. Dan viene arruolato per la guerra di domani perché ha superato i 40 anni ed è già morto in un incidente d'auto nel 2030: dovrà prestare servizio per 7 giorni nell'esercito transnazionale che tenterà disperatamente di riscrivere il destino degli uomini.

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Frank Masi/Amazon Studios/Paramount Pictures
Chris Pratt, Edwin Hodge e Sam Richardson in una scena del film La guerra di domani
Dan e i suoi in missione nel futuro

Il finale

I giovani scienziati dell'esercito non si impegnano troppo per spiegare allo spettatore come funziona il "jump link": dichiarano semplicemente che il tempo scorre sempre in avanti, come un fiume, e hanno costruito due zattere, una trent'anni prima dell'altra, che permettono al viaggiatore di saltare soltanto in questi punti.

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L'innovativa tecnologia del cronotrasporto scaraventa Dan, il suo compagno d'addestramento e specialista in scienze atmosferiche dell'"Amazon delle biotecnologie" Charlie (Sam Richardson), il sopravvissuto e malato terminale Dorian (Edwin Hodge) e le loro squadre nella devastata Miami di domani.

Gli alieni che stanno decimando l'umanità sono stati ribattezzati idre bianche (in originale White Spikes, il designer è Ken Barthelmey): sono comparse all'improvviso nel nord della Russia, vengono attirate dal sangue e come un virus si nutrono degli umani.

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Qualcosa è andato storto nel salto spazio-temporale: Dan si ritrova alla testa del gruppo in modalità combattimento, ricerca e soccorso per portare in salvo un team che sta studiando un importante siero. Guidato dalla voce di un militare dell'esercito a capo della resistenza, gli viene affidata la missione di portare al quartier generale delle fiale che saranno decisive per vincere il conflitto.

Salvato appena in tempo, Dan scopre che il colonnello, brillante ed instancabile immunologa, è la figlia Muri ormai adulta (Yvonne Strahovski). Muri è giunta ad una tremenda conclusione attraverso i suoi studi: la nostra specie sta per sparire dalla faccia della Terra. L'ultima speranza è lo sviluppo di una tossina che già uccide gli esemplari maschi di idra e che potrebbe fare lo stesso con le femmine.

Nel tempo "preso in prestito" che le rimane, Muri confida al padre che lui e la madre si sono separati quando lei aveva 12 anni, hanno divorziato quando era arrivata a 14 e quando aveva 16 anni Dan è morto nel fatidico incidente d'auto. Non solo: Muri chiede al genitore di portare la tossina indietro al 2023, farla produrre in massa e fare in modo che la guerra non cominci mai.

Gli esperimenti vanno avanti senza sosta ma quando la scoperta si rivela riuscita e sensazionale, il grido dell'idra cavia richiama una mandria di esemplari agguerriti che assalta il campo base. Muri si sacrifica per permettere a Dan di effettuare il salto che preservi tutti (o almeno la sua linea spazio-temporale) dalle guerre aliene future.

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Frank Masi/Amazon Studios/Paramount Pictures
Yvonne Strahovski in una scena del film La guerra di domani
Muri è cresciuta e guida la resistenza contro gli alieni

La spiegazione

Tornato nel presente, Dan scopre che il cronotrasporto è fuori uso e quindi la tossina non può essere utilizzata nel futuro: la guerra è persa, l'umanità è spacciata. In compenso ritrova la moglie e la figlia bambina: è proprio parlando con Emmy e Muri che non perde la speranza. Grazie all'analisi dell'artiglio di idra conservato da Dorian e delle particolari particelle di cenere presenti su di esso, e alle conoscenze di Martin (Seth Schenall), uno studente di Dan ossessionato dai vulcani, si scopre che l'idra bianca non è apparsa nel 2048 in Russia del nord ma molto prima: durante l'eruzione del millennio, quella del 946 avvenuta a Tianchi (Paektu), al confine tra la Cina e la Corea del Nord.

Le idre sono sempre state qui: hanno aspettato il riscaldamento globale e il disgelo per riemergere in superficie. Se l'esercito del 2023 andrà in Russia in tempo, potrà scovare le idre ed evitare la disfatta. Il dipartimento di stato nega però il supporto a questa pericolosa e dispendiosa attività: l'unico pilota che può aiutare Dan e attraversare inosservato lo spazio aereo russo con il suo C130 è il padre James. La truppa si mette in viaggio e trova l'astronave aliena sotto l'Accademia delle Scienze dei Ghiacciai di Komsomolets, l'isola più a nord e terza più grande dell'arcipelago russo di Severnaja Zemlja nonché il più grande strato di ghiaccio della Russia.

Amazon Studios/Paramount Pictures
Chris Pratt in una scena del film La guerra di domani
Dan e il gruppo tra i ghiacci della Russia del nord

Il gruppetto ristretto di eroi capisce che forse i veri nemici non sono le idre bianche: la navicella che li trasportava si è schiantata e allo stato attuale questi esseri sono semplici microorganismi biologici. In realtà rappresentavano un carico. Qualcuno li ha usati come armi di distruzione di massa per "ripulire" la Terra. Ci sono altre minacce aliene, coloni intergalattici dall'aspetto più umanoide? Come si sono abbattuti mille anni fa? La Terra era il loro concreto obiettivo o sono finiti qui per caso? E ce ne sono ancora in circolazione?

Il compito di Dan e soci deve comunque finire. I soldati iniettano la tossina nelle sacche dei feti di idra: ne eliminano alcune ma ne svegliano altre dormienti. Dorian si immola facendo saltare l'astronave con una potente detonazione. Sono tutti morti: restano in vita soltanto Dan, James e Charlie. Ma anche una grande idra femmina è scappata: è enorme e incinta. Dan deve trovarla ed eliminarla prima che deponga le uova.

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L'idra bianca in una scena del film La guerra di domani
L'idra regina sopravvissuta

Dan non può accettare il destino che gli aveva descritto Muri: non vuole abbandonare la sua famiglia senza aver portato a termine il lavoro. Padre e figlio uniscono allora le forze, fanno fuori l'idra "regina" dopo una dura battaglia nella neve e possono tornare a casa da vincitori. Nessuna pubblica celebrazione per loro: Dan preferisce voltare pagina, concedere al genitore la tanto agognata seconda possibilità e fargli finalmente conoscere la figlia. Quel futuro infernale, in cui Muri è morta, non ci sarà mai. "Il mio futuro migliore, a quanto pare, è sempre stato qui davanti a me", dice Dan abbracciando la moglie.

Quel che La guerra di domani non dice – oltre a evitare accuratamente di rispondere al problema del cosiddetto paradosso del nonno: che accade a una persona che viaggia indietro nel tempo e uccide un proprio antenato? – è cosa diventerà Muri da grande dopo che la guerra futura è stata spazzata via dall'eroismo del padre. Ma Dan morirà ancora tra sette anni? E chi sono realmente e cosa vogliono le idre bianche? Qualche idea in merito Chris McKay ce l'ha: parlando al sito ComicBook, il regista ha aperto alla possibilità di un sequel e di eventuali spin-off. Un film che approfondisca la storia delle creature "con lo studio etnografico delle varie aree da cui provengono e un approfondimento dei loro obiettivi".

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