Dov'è stato girato Nove lune e mezza? Ambientazioni e location del film

Autore: Alessandro Zoppo ,

Una commedia romantica "sulle donne e per le donne": Michela Andreozzi definisce così Nove lune e mezza, il suo esordio alla regia di un lungometraggio. L'attrice ex Gretel & Gretel (il duo comico che l'ha lanciata con Francesca Zanni) mette in scena le vicissitudini di due sorelle, Livia e Tina (Claudia Gerini e la regista), entrambe sulla quarantina, tanto unite quanto diverse. La violoncellista rock convivente con l'osteopata Fabio (Giorgio Pasotti) e la vigilessa laureata e disillusa, innamorata del collega Gianni (Lillo).

Nonostante siano agli antipodi, sono così legate che Livia, pur di far realizzare il sogno di maternità (impossibile) di Tina, acconsente a portare in grembo il figlio di sua sorella, consigliata da un amico ginecologo gay (Stefano Fresi). Lo scambio uterino sarà nascosto alla famiglia e dissimulato nei successivi nove mesi, dando vita ad una sarabanda di equivoci, incomprensioni, incontri paradossali e situazioni tragicomiche.

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Roma è al centro di #Nove lune e mezza. D'altronde la Andreozzi è nata e cresciuta nella capitale, "nella zona dei Prati, la zona della Rai e dei licei storici, abitata da avvocati e sceneggiatori, nutrita a pane ed Ettore Scola, Monicelli e Gigi Magni". Ambientazioni e location della sua opera prima non potevano che essere quelle del rione sul lato destro del Tevere, ma non solo.

Nove lune e mezza Nove lune e mezza Due donne di oggi, due sorelle, due modi diametralmente opposti di stare al mondo: Livia e Tina entrambe sulla quarantina, tanto unite quanto diverse. Livia è una violoncellista bella e ... Apri scheda

Il Gazometro

Sin dalle prime inquadrature di Livia e Fabio nel film, spicca la presenza del Gazometro, l'impianto del gas più grande d'Europa che si trova tra Ostiense e Marconi. Realizzata negli anni '30 dalla genovese Ansaldo e dalla tedesca Klonne Dortmund, la struttura è ormai parte integrante del tessuto urbano romano.

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Oggi è un'area metropolitana post-industriale, ma Ostiense è stato inserito dal Guardian nella classifica dei dieci quartieri più "cool" d'Europa. "Si è scrollato di dosso il suo passato industriale per diventare un bastione di nuovi ristoranti, street art e bar", scrivono gli editor del prestigioso quotidiano inglese.

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Borgo Pio

L'appartamento di Livia e Fabio è a Borgo Pio, l'antica strada che collega via di Porta Castello e via di Porta Angelica. L'edificio ricoperto d'edera è a Piazza del Catalone e si affaccia sulla fontana dell'Acqua Marcia, fatta costruire attorno al 1870 da papa Pio IX.

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Da lì all'incrocio con Via di Porta Castello si nota la sede dell'Università Lumsa. In una delle piazzette del quartiere Livia incrocia il cantautore romano Piji e la sua band swing.

Rione Prati

Il cuore di Nove lune e mezza è Prati, il quartiere rinato dopo l'Unità d'Italia e pieno di villini liberty, chiese e fontane. Da Piazza Risorgimento, accesso al rione dalla zona di Borgo e del Vaticano, si ammira il "Cupolone" di San Pietro nella sua magnificenza, esaltato dalle riprese dall'alto del film, in particolare sulle note di Buona domenica di Antonello Venditti.

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Il supermercato dove Tina fa la spesa è in via Gregorio VII, mentre la panchina su cui la vigilessa trova la bambina "abbandonata" è a Piazza Adriana: è il Parco della Mole Adriana, i Giardini di Castel Sant'Angelo realizzati negli anni '30 da Attilio Spaccarelli.

Quando Livia riporta la piccola ai genitori disperati, si ammira Ponte Sant'Angelo in tutto il suo splendore e i dieci angeli scolpiti da Gian Lorenzo Bernini.

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Quando Gianni si immagina in moto per consegnare gli spermatozoi in tempo, attraversa il Lungotevere; le riprese drone che portano "dentro" casa dei genitori di Livia e Tina passano invece su Santa Maria alle Fornaci, dove spicca la chiesa risalente al XV secolo e riedificata alla fine del Seicento.

La passeggiata delle due sorelle, con le stagioni che passano e il pancione di Livia che cresce, ha per sfondo i giardini di Piazza Cavour, una delle piazze più belle di Roma.

È un pezzo di verde al di fuori dei normali itinerari turistici, dove si ammirano il "Palazzaccio" (il Palazzo di Giustizia, sede della Corte suprema di Cassazione) e le palme che hanno convinto molti residenti a chiamare la zona "piazza Algeri".

Claudia Gerini e Michela Andreozzi in una scena del film Nove lune e mezza
Livia e Tina ai giardini di Piazza Cavour

Il Gazometro ritorna sullo sfondo dei ruderi urbani nella sequenza onirica di Livia intrappolata con Tina che danza sulle note di Rumore.

La canzone di Raffaella Carrà è stata riarrangiata in chiave rock e quartetto d'archi dall'autore delle musiche Niccolò Agliardi, che ha registrato il brano in studio insieme alla Andreozzi e Vanessa Cremaschi.

Claudia Gerini e Michela Andreozzi in una scena del film Nove lune e mezza
Il Gazometro domina la coreografia di Livia e Tina

La trasferta a Ceri

Il piano di Fabio si concretizza quando il "gruppo scout" va finalmente a partorire, inseguito sull'Aurelia dai genitori Maria (Nunzia Schiano) e Antonio (Nello Mascia) e dal "neocatecumenale" Vanni (Alessandro Tiberi).

La meta è Ceri, suggestivo borgo medievale del comune di Cerveteri, a nord di Roma.

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All'ospedale la famiglia allargata incontra la partoriente solitaria e gender fluid Arisa: è sua la canzone Ho cambiato i piani, un brano su due donne che cambiano le proprie vite.

Il video del brano è stato girato a Borgo Ripa, cocktail bar al numero 3 di Lungotevere Ripa.

Non poteva esserci conclusione migliore dopo il colpo di scena che chiude il film: per Livia e Tina e per la neonata Luna. Perché tutto "succede per colpa di un raggio di luna".

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