Chernobyl 1986: di cosa parla il film russo di Netflix

Autore: Alessandro Zoppo ,

In Russia le polemiche hanno travolto #Chernobyl, la miniserie HBO in cinque episodi che ha conquistato il pubblico e le critica internazionale vincendo dieci Emmy e due Golden Globe.

Molti analisti hanno accusato lo show di Craig Mazin di una scarsa accuratezza storica nella ricostruzione del disastro nucleare più terribile della storia d'Europa e di voler macchiare con un'operazione di propaganda la memoria dell'Unione Sovietica.

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La reazione russa non si è limitata alle critiche ma è passata ai fatti. Dal 21 luglio 2021 sarà disponibile in tutto il mondo su Netflix il film Chernobyl 1986, dramma catastrofico di Danila Kozlovsky con cui il Cremlino fornisce la propria versione della tragedia.

La trama

Prodotto da Central Partnership (la società di produzione e distribuzione moscovita acquisita nel 2014 da Gazprom) e distribuito in patria il 15 aprile scorso, Chernobyl 1986 è il primo film russo a raccontare la calamità nucleare e le molte storie dei personaggi che hanno dovuto affrontare quella catastrofe.

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Al centro della storia c'è Alexey Karpushin, un pompiere che ha da poco lasciato il lavoro perché ha ritrovato l'amore con l'ex fidanzata, Olga Savostina. È il 26 aprile del 1986 e la nuova vita che il vigile del fuoco sta per cominciare dopo aver lasciato Pripyat per trasferirsi a Kiev viene bloccata sul nascere. L'esplosione del reattore 4 della centrale ucraina fa ripiombare Alexey nel pericolo.

Il pompiere si rimette in viaggio verso Pripyat con l'ingegnere Valery e il sommozzatore militare Boris: l'obiettivo della loro missione è drenare l'acqua da un serbatoio sotto il reattore in fiamme. È una lotta disperata contro il tempo: l'acqua nei corridoi ormai allagati che devono attraversare diventa sempre più bollente, mentre la fusione del nocciolo dell'RBMK-1000 è imminente.

I tre scendono nelle profondità della centrale pronti ad affrontare le increspature radioattive e l'oscurità, a salvare i loro colleghi e a sacrificare le loro esistenze per evitare un'altra esplosione e un disastro ancora più grande.

Central Partnership / Netflix
Danila Kozlovsky in una scena del film Chernobyl 1986
Danila Kozlovsky è l'eroe Alexey Karpushin

Il cast

Alexey Karpushin, il protagonista assoluto di Chernobyl 1986, è interpretato da Danila Kozlovsky, impegnato anche come regista e al suo secondo film dopo l'esordio Trener del 2018. L'attore moscovita, classe 1985, è un volto noto al pubblico televisivo: è stato Oleg di Novgorod, il principe che guida i guerrieri della Rus' di Kiev nella sesta stagione di #Vikings. Karpushin è apparso pure in Dukhless, #Vampire Academy e nel folle #Hardcore!, l'adrenalinico action di Ilya Naishuller girato interamente in soggettiva come in un videogame.

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Nel parterre di attori di Chernobyl 1986, spiccano Oksana Akinshina (apprezzata in Sisters di Sergei Bodrov, #Lilja 4-ever di Lukas Moodysson, #The Bourne Supremacy di Paul Greengrass e #Sputnik di Egor Abramenko) e Filipp Avdeev, il Leonid di Summer di Kirill Serebrennikov.

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Ecco il cast principale del film con i rispettivi personaggi.

  • Danila Kozlovsky: Alexey Karpushin
  • Oksana Akinshina: Olga Savostina
  • Filipp Avdeev: Valera
  • Nikolay Kozak: Boris
  • Ravshana Kurkova: Dina
  • Maksim Blinov: Nikita
  • Igor Chernevich: Tropin
  • Artur Beschastnyy: Stysin
  • Samvel Tadevosian: Tigran
  • Nikolay Samsonov: Kolya
  • Dmitrii Matveev: Yuri

Una scena del film russo Chernobyl 1986
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Il team creativo

Girato a Kurchatov (la cittadina nell'oblast' di Kursk fondata nel 1968 in seguito alla costruzione della locale centrale nucleare, ancora in attività) e costato 690 milioni di rubli (quasi 8 milioni di euro), Chernobyl 1986 è prodotto da Aleksandr Rodnjanskij e Sergej Melkumov. I due sono tra i più importanti produttori russi: a loro si devono film come Stalingrad di Fedor Bondarchuk, Elena, #Leviathan e #Loveless di Andrej Zvjagincev, #La ragazza d'autunno di Kantemir Balagov. Alla produzione hanno collaborato Vadim Vereshchagin e Rafael Minasbekyan.

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Ovviamente non esiste e non c'è mai stato un vero Alexey Karpushin: il personaggio si ispira a grandi linee al pompiere sopravvissuto Nikolai Chebushev, oggi 71enne. Il film non è un'attenta e meticolosa ricostruzione storica né vuole spettacolarizzare la tragedia. Chernobyl 1986 è piuttosto un blockbuster catastrofico di stampo hollywoodiano che preferisce spingere sul pedale dell'azione, esaltata dalle luci della giovane direttrice della fotografia Ksenia Sereda.

La sceneggiatura di Aleksey Kazakov ed Elena Ivanova – il primo autore della commedia Gorko! e dell'horror thriller Side Effect, la seconda creatrice della serie sci-fi Strawberry Moon – mette da parte il dibattito sull'inadeguata risposta all'emergenza data dalle autorità sovietiche e i silenzi per insabbiare le responsabilità dei vertici politici.

Il copione punta a enfatizzare l'eroismo individuale e il lavoro dei cosiddetti "liquidatori", gli uomini (600mila persone tra militari e civili) che operarono in condizioni estreme, senza protezioni adeguate e con altissimi livelli di radiazioni, per spegnere il rogo e ripulire il tetto del reattore dai pezzi di grafite e dai detriti. La maggior parte di loro è morta nel corso del tempo a causa di tumori, leucemie e malattie cardiache.

Central Partnership
Il poster russo del film Chernobyl 1986
Il poster originale del film

L'accoglienza in Russia

Il responso della critica in Russia è stato mediamente sufficiente: le recensioni hanno coperto uno spettro abbastanza ampio, andando da severe stroncature a pareri molto positivi. Un esempio del primo caso è quello di Vera Alenushkina: la giornalista di Time Out apprezza lo sforzo ambizioso di Kozlovsky davanti e dietro la macchina da presa, ma sottolinea la "stupidità e falsità melodrammatica" della messa in scena e rimprovera gli sceneggiatori di non aver voluto nemmeno lontanamente accennare alle cause della tragedia.

Chris Brown, il corrispondente estero da Mosca per CBC News, ha intervistato il vero Chebushev, il quale ha confessato di non essersi mai considerato un eroe: i "liquidatori" all'epoca non si consideravano tali semplicemente perché non avevano idea di quello che gli avevano chiesto di fare. Nikolai Tarakanov, ex generale in prima linea subito dopo il disastro, bolla invece il film come un'occasione mancata e Natalia Krulova, tecnica commerciale di Kurchatov, ritiene che il copione sia troppo timoroso di mettere in cattiva luce le autorità.

Rodnjanskij è invece sicuro che Chernobyl 1986 "funziona molto bene insieme alla serie HBO" poiché "questi sono i diversi aspetti di quello che è successo: la nostra storia racconta come le persone normali, ostaggi dell'inefficace macchina sovietica, si trovino nella posizione di fermare il disastro". "Questo è il nostro tentativo – ha aggiunto il produttore – di dire grazie a quei cittadini". Quale sarà la reazione del pubblico internazionale lo scopriremo il 21 luglio, quando Netflix pubblica il film all'interno del proprio catalogo di contenuti in streaming.

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