La cuoca di Castamar: 10 cose da sapere sulla serie, tratta dall'omonimo libro

Autore: Alessandro Zoppo ,

Dal 9 luglio 2021 è disponibile su Netflix la serie La cuoca di Castamar, dramma spagnolo "de época" che porta sugli schermi l'omonimo romanzo di Fernando J. Múñez, pubblicato nel 2019 ma ancora inedito in Italia.

Romanticismo e mistero sono gli ingredienti che caratterizzano #La cuoca di Castamar. La serie conduce il pubblico nella Madrid del 1720, dove la giovane Clara Belmonte, una ragazza diventata agorafobica in seguito alla traumatica morte del padre e che per superare il lutto ha fatto della cucina la sua passione e professione, comincia a lavorare nel palazzo del duca di Castamar, Don Diego.

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L'uomo è vedovo e la madre, doña Mercedes, vuole che il figlio si risposi con la nobildonna Amelia Castro per dare una discendenza al Ducato. Il colpo di fulmine, però, è dietro l'angolo: Diego e Clara si innamorano ma l'amore romantico non va d'accordo con il matrimonio tra chi appartiene a classi sociali così diverse e lontane tra loro.

Passato in Spagna sulla piattaforma Atresplayer Premium e in chiaro su Antena 3 prima di debuttare su Netflix in tutto il mondo, La cuoca di Castamar è il period drama perfetto per trascorrere le calde giornate estive tra sentimenti travolgenti e segreti sconvolgenti, intrighi familiari tra nobiltà e servitù, nastrini e merletti. Ecco, allora, 10 curiosità da scoprire prima di mettersi alla visione.

La cuoca di Castamar La cuoca di Castamar Nella Madrid del 1720, una cuoca di talento attira l'attenzione di un duca vedovo che sta rientrando nella società aristocratica. Apri scheda

Il libro di Fernando J. Múñez

Classe 1972, Fernando J. Múñez ha scritto il suo primo romanzo all'età di quattordici anni e le prime sceneggiature per il cinema all'età di diciotto. Oltre che autore, è anche regista: ha diretto diversi cortometraggi e il thriller del 2012 Las nornas.

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La cocinera de Castamar è il suo libro d'esordio, pubblicato da Editorial Planeta e diventato un immediato best-seller in Spagna. Nel 2021 è uscito il suo secondo romanzo, il thriller medievale Los diez escalones (I dieci passi).

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L'edizione spagnola del romanzo di Fernando J. Múñez

In un'intervista a Gonzo Magazine, Múñez cita quattro titoli come principale fonte d'ispirazione per La cuoca di Castamar: Orgoglio e pregiudizio, Le relazioni pericolose, Dowton Abbey e la storica serie britannica degli anni Settanta #Su e giù per le scale.

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Alla fitta rete di personaggi, amori, invidie, segreti e bugie che popolano l'hacienda di Castamar dentro e fuori le camere da letto, lo scrittore ha aggiunto dettagli importanti sul cibo dell'epoca, utili a raccontare anche della società di allora.

C'era una differenza sostanziale, al di là dei piatti serviti e di porcellane e set di argenteria, tra la cucina dei nobili e quella dei servi. Il tavolo dei nobili era in un tipico salone del XVIII secolo, con uscieri, camerieri, sommelier e maggiordomo. La tavola della servitù si teneva in un tinello, una sala da pranzo specifica, dove i sollastres (i camerieri) servivano il pasto ai colleghi. C'è ancora una locuzione avverbiale in spagnolo che è 'dar tinelo': significa dare da mangiare ai servi. Un banchetto illustre poteva avere fino a cinque servizi, ognuno con piatti diversi, con abbondanza di pollame, carne di piccione e cappone, lombi di vitello, selvaggina e pesce, principalmente di fiume o di stagno, ma anche pesce salato portato dalla costa. Pane cotto del giorno fatto con farina di grano e neve portata dalle montagne in estate. Per il dessert, venivano servite insalate reali, cagliate, bignè e crostatine. I vini erano i rossi di Alicante, Valdepeñas o Malaga o il molto più costoso vino bianco. C'erano anche bevande speciali per stuzzicare l'appetito, come l'aurora o l'imperiale. Dall'altra parte, l'alimentazione della servitù era basata su legumi e verdure, poca carne e poco pesce. Il vino era di scarsa qualità, ammesso che venisse servito, e il pane era probabilmente di segale o di altri cereali.

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Chi è Michelle Jenner, ovvero Clara Belmonte

La protagonista Clara Belmonte è interpretata da Michelle Jenner, attrice spagnola nata nel 1986 e figlia d'arte: i genitori sono la ballerina Martine Husson e l'attore e doppiatore Miguel Ángel Jenner. Anche la Jenner è famosa in Spagna per la sua voce: è la doppiatrice ufficiale di Emma Watson (è la Hermione Granger spagnola nella saga di Harry Potter) e ha doppiato Giosuè, il figlio di Guido e Dora, ne #La vita è bella di Roberto Benigni.

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In televisione ha raggiunto il successo soprattutto grazie al poliziesco comedy Los hombres de Paco e al personaggio di Isabella di Castiglia nelle tre stagioni di Isabel, la serie dedicata a una delle regine più famose di Spagna e al suo difficile arrivo alla Corona.

La cuoca di Castamar è "una storia d'amore, ma di tanti amori", ha spiegato l'attrice in un'intervista al sito Fuera de series.

L'amore per la cucina, l'amore per gli altri personaggi, l'amore per la giustizia, l'amore per la sopravvivenza, per l'andare avanti, per trovare un raggio di luce in un mondo di tenebre.

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Il cast al completo

Nel resto del cast, spiccano Roberto Enríquez (Fabio Martínez di #Vis a vis e l'emiro e ultimo re di Granada Abu-I-Hassan Alí, detto Mulay Hacen, in Isabel) nei panni di Diego di Castamar, Fiorella Faltoyano in quelli di Doña Mercedes e Hugo Silva (pure lui reduce da Los hombres de Paco) in quelli del cattivissimo Enrique di Arcona, il marchese che nasconde un piano diabolico per vendicarsi di Diego.

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Il parterre d'attori è pieno di tanti altri volti noti della televisione spagnola, da María Hervás a Paula Usero. Quest'ultima, amata dal pubblico delle telenovele Per sempre e Luimelia, ha raccontato a Fuera de series che La cuoca di Castamar "è una bellissima storia sulla ricerca dell'identità delle persone, sulla ricerca della libertà: della libertà di espressione, di scegliere l'amore, di scegliere la propria vita".

Ecco il cast principale ed i rispettivi personaggi.

  • Michelle Jenner: Clara Belmonte
  • Roberto Enríquez: Diego di Castamar
  • Hugo Silva: Enrique di Arcona, marchese di Soto
  • Maxi Iglesias: Francisco Marlango
  • María Hervás: Amelia Castro
  • Agnés Llobet: Beatriz Ulloa
  • Paula Usero: Elisa Costa
  • Jean Cruz: Gabriel di Castamar
  • Óscar Rabadán: Melquiades Elquiza
  • Fiorella Faltoyano: Doña Mercedes
  • Nancho Novo: Hernaldo de la Marca
  • Silvia Abascal: la regina Isabel de Farnesio
  • Mónica López: Úrsula Berenguer
  • Marina Gatell: Doña Sol Montijos, marchesa di Villamar

Atresmedia / Netflix
Il cast della serie La cuoca di Castamar
Il cast principale de La cuoca di Castamar

L'accento di Amelia Castro

Uno dei personaggi più attraenti e complessi della serie è Amelia Castro, la nobildonna andalusa che Doña Mercedes vuole dare in sposa al figlio Diego.

L'attrice María Hervás, nata e cresciuta a Madrid, è stata chiamata ad una sfida difficile: ha rivelato alla rivista El Español che "nei period drama gli accenti di solito non sono accettati, ma Amelia è di Cadice e ho capito che parlare con quell'accento sarebbe stato importante per il personaggio".

Allora ho inviato un messaggio vocale a uno dei registi con la mia proposta. Pensavo che dicesse di no, perché era molto rischioso e avevamo già girato due scene, invece sono stati d'accordo. Non so cosa penserà la gente di Cadice, spero che piaccia la mia interpretazione perché sono molto orgogliosa di quello che abbiamo fatto.

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La creatrice

Dietro La cuoca di Castamar c'è la creatrice Tatiana Rodríguez, che ha lavorato all'adattamento con gli sceneggiatori Ramón Tarrés, Camino López, Arantxa Cuesta e Víctor Pedreira.

Rodríguez si è già occupata di intensi ritratti al femminile con #La otra mirada (L'altro sguardo), la serie di RTVE ambientata in una scuola di comportamento per ragazze nella Siviglia degli anni Venti.

La sceneggiatrice galiziana ha fatto inoltre parte delle writers' room di La barriera, la serie distopica spagnola disponibile su Netflix, e di Mentiras, la versione iberica di #Liar - L'amore bugiardo, con Ángela Cremonte e Javier Rey nei ruoli di Joanne Froggatt e Ioan Gruffudd nell'originale.

Rodríguez ha rivelato al sito Fuera de series che adattare un romanzo così descrittivo come quello di Múñez è stata una sfida divertente e stimolante.

La storia ha elementi tra Le relazioni pericolose e Come l'acqua per il cioccolato, o almeno l'ho vissuta così, e abbiamo cercato di avvicinarci all'adattamento in questo modo. Nel libro c'è molto del percorso interiore dei personaggi: molto del loro passato non era raccontato, solo accennato. Ciò ci ha costretti a fare uno sforzo enorme per portare nella serie il maggior numero di conflitti e di storie da raccontare.

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I registi

La prima stagione della serie è composta da 12 episodi diretti da due registi: Iñaki Peñafiel e Norberto López Amado. Peñafiel è un esperto regista televisivo, premiato in patria per il suo lavoro su Il tempo del coraggio e dell'amore (dal romanzo di María Dueñas) e La sonata del silencio, l'adattamento di RTVE dal romanzo di Paloma Sánchez-Garnica.

Anche López Amado vanta una lunga carriera in televisione e con Peñafiel ha diretto diversi episodi de Il tempo del coraggio e dell'amore. All'attivo ha pure alcune puntate di #Le verità nascoste, il documentario Quanto pesa il suo edificio, Mr. Foster? (sul famoso architetto britannico Norman Foster) e il film #Il quaderno di Sara, produzione originale Netflix con Belén Rueda.

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Dov'è stata girata la serie

Prodotta da Buendía Estudios, La cuoca di Castamar ha per location principali palazzi reali e monasteri di Madrid, Segovia e Cuenca.

La facciata dell'hacienda è Palazzo dell'Infante Don Luis a Boadilla del Monte, uno dei più suggestivi edifici storici di Madrid definito la "pequeña Versalles".

Le riprese aeree sono invece del Palacio Real di Riofrío a Segovia, una delle attuali residenze della famiglia reale.

Altri set sono quelli della Granjilla de La Fresneda, oasi cinquecentesca nell'Escorial, ai piedi della Sierra di Guadarrama, e della Casa-fuerte de El Campillo.

Il patio della cucina è stato ricostruito nella Cartuja de Talamanca, mentre il convento dove Clara si è rifugiata dopo la morte del padre è nei monasteri di Uclés, a Cuenca, e di Lupiana a Guadalajara.

Infine, le sale interne della residenza di re Felipe V si trovano a Palacio de Fernán Núñez a Madrid e gli esterni sono quelli della Quinta del Duque del Arco.

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Il successo in America Latina

Il dramma in costume è diventato la sorpresa di Netflix da quando ha debuttato online: ha raggiunto finora il maggior numero di spettatori quest'anno a livello mondiale per una produzione in lingua spagnola.

Un'altra curiosità è che in America Latina è stato visto più che nel suo paese di origine, in particolare in Argentina, dove è da settimane in vetta alla Top 10 della piattaforma.

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Le recensioni

In media la critica spagnola ha accolto positivamente La cocinera de Castamar, segnalando in particolare l'accuratezza della descrizione dei salotti chic, delle pietanze e degli sfarzosi abiti d'epoca, una messa in scena moderna e una narrazione sempre pronta a sorprendere lo spettatore, anche nell'esito della love story principale.

Molti recensori sottolineano che la serie è una sorta di "Dowton Abbey meets Sanditon", ma con la particolarità di sottoporre continuamente i protagonisti a intrighi e complotti, promiscuità e ricatti. Ciò consente al pubblico di non annoiarsi facilmente e al team di autori di lavorare ad uno sviluppo pieno di sorprese.

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Ci sarà una seconda stagione?

Quando è stata trasmessa su Antena 3, La cuoca di Castamar ha ottenuto una media di audience di 1,5 milioni di telespettatori e dell'11% di share. Questi numeri (a quali vanno aggiunti quelli di Atresplayer e Netflix, che la rendono una delle serie più viste dell'anno in Spagna) e il finale aprono inevitabilmente ad una seconda stagione.

Show hidden content Rodríguez ha ammesso a Fuera de series che lei e gli sceneggiatori si sono "ribellati" alla chiusura del libro e hanno cambiato il destino di Clara: se nel romanzo "finisce per sposarsi e rinunciare alla cucina", nella serie hanno preferito "non tradire il personaggio" e continuare a descriverla come "una donna che preferisce la formazione e la carriera di cuoca al matrimonio".Una seconda stagione potrebbe esplorare proprio gli anni successivi di Clara: "deve avere un progetto, continuare a fare qualcosa di moderno per le donne dell'epoca, a cucinare e guadagnarsi da vivere perché non c'è più il Duca. E quello che sostiene il progetto di Clara pensiamo che debba essere Diego". Senza escludere "un nuovo ostacolo, perché sicuramente qualcuno ha bisogno di Diego e lui deve scegliere ancora". Resta soltanto un problema: al momento il libro non ha un seguito. Ma visto il successo, mai dire mai.
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