Reservation Dogs, tutto quello che devi sapere sulla comedy nativa di Taika Waititi

Autore: Alessandro Zoppo ,

Da Frontier e #Pronti a tutto a Trickster, la televisione americana va sempre di più verso una nuova era di storie inclusive narrate dal punto di vista dei nativi. Reservation Dogs aggiunge un altro tassello prezioso per fornire uno specchio a coloro che in passato si sono sentiti emarginati e mai rappresentati.

"Indigenous stories by indigenous film makers": così Taika Waititi ha presentato sui social Reservation Dogs, la crime comedy che FX Productions gli ha commissionato e che l'attore e regista neozelandese ha scritto e prodotto con Sterlin Harjo.

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Il titolo cita #Le Iene di Quentin Tarantino (in originale Reservoir Dogs) ma fa riferimento ai "rez dog", i primi cani giunti dalla Siberia in terra americana, che oggi vivono principalmente come randagi nelle riserve del Canada e degli Stati Uniti sud-occidentali.

FX Productions
Il poster ufficiale di Reservation Dogs
Il poster di Reservation Dogs

La trama

Reservation Dogs è uno show sui nativi, fatto dai nativi. Alla base della storia c'è la volontà degli autori di eliminare l'idea dei nativi come "zombie d'America", persone senza volto e senz'anima, e raccontare con la chiave del realismo comico la vita quotidiana in un riserva dei nostri giorni, in questo caso nelle zone rurali dell'Oklahoma, affrancandosi dal cliché dell'indiano visto come selvaggio, barbaro sanguinario o ubriacone.

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I protagonisti sono Bear (D'Pharaoh Woon-A-Tai), Elora (Devery Jacobs), Cheese (Lane Factor) e Willie Jack (Paulina Alexis), una banda di giovanissimi taccheggiatori della piccola (e immaginaria) cittadina di Okern (nella realtà Okmulgee). I "Dogs" commettono reati assurdi, come rubare un camion di patatine (le "pregiate" Flaming Flamers), perché sognano di mettere da parte dei soldi, lasciare il loro paesino di provincia e trasferirsi in California.

FX Productions
I quattro giovani protagonisti della serie TV Reservation Dogs
I Reservation Dogs in azione

Sulle loro tracce c'è l'agente Big (Zahn McClarnon), ma soprattutto una gang rivale di teenager pronta a massacrarli a colpi di paintballs. Bear, il leader dei "Dogs", è spesso vittima di una visione sin da quando, un anno prima, il loro amico Daniel è morto in maniera improvvisa e ancora inspiegabile: un bizzarro guerriero a cavallo gli appare nella nebbia per parlargli di onore e coraggio ai tempi della battaglia di Little Bighorn.

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Vale la pena commettere crimini per realizzare ciò per cui si sta veramente combattendo? Quando Bear viene a sapere che il fattorino che guidava il camion che hanno rubato ha perso il lavoro, il suo senso di colpa aumenta a dismisura e il capo della banda decide di provare a sistemare le cose.

Il cast

La particolarità di Reservation Dogs è che l'intera writer's room, gli attori, i reparti artistici e tecnici di registi e scenografi sono tutti nativi. A partire dai quattro giovani protagonisti: D'Pharaoh Woon-A-Tai è Ojibway, Lane Factor è Caddo e Seminole, Paulina Alexis è Nakota e Sioux, Devery Jacobs è Mohawk.

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Nel resto del cast, spiccano l'hunkpapa Zahn McClarnon (già apprezzato in #Longmire, Fargo, #Westworld e nel recente horror #La notte del giudizio per sempre), i rapper Lil' Mike e Funny Bone e la guest star Wes Studi, il divo cherokee di #Geronimo, #L'ultimo dei Mohicani e #Avatar, fresco di Premio Oscar alla carriera.

  • D'Pharaoh Woon-A-Tai: Bear Smallhill
  • Devery Jacobs: Elora Danan Postoak
  • Lane Factor: Cheese
  • Paulina Alexis: Willie Jack
  • Zahn McClarnon: Big
  • Dallas Goldtooth: lo spirito guerriero
  • Kirk Fox: Kenny Boy
  • Matty Cardarople: Ansel
  • Sarah Podemski: Rita
  • Lil' Mike: Mose
  • Funny Bone: Mekko
  • Elva Guerra: Jackie
  • Jack Maricle: White Steve
  • Jude Barnett: Bone Thug Dog
  • Xavier Bigpond: Weeze
  • Keland Lee Bearpaw: Danny Bighead
  • Macon Blair: Rob
  • Laura Spencer: Ms. Rothrock
  • Bobby Lee: il dottor Kang

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I creatori

Dietro Reservation Dogs ci sono Taika Waititi e Sterlin Harjo. Del primo si sa più o meno tutto: l'exploit con Boy e il mockumentary #Vita da vampiro - What We Do in the Shadows, il lavoro con Marvel Studios per #Thor: Ragnarok e il sequel #Thor: Love and Thunder, l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale vinto con #Jojo Rabbit.

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Sterlin Harjo è invece un filmmaker indipendente nativo di Holdenville, in Oklahoma, con sangue Seminole e Muscogee. Ha cominciato con il gruppo comico dei 1491s e ha diretto tre film (Four Sheets to the Wind, Barking Water e Mekko) e il documentario This May Be the Last Time, basato sulla storia di suo nonno, scomparso nel 1962 nella città di Sasakwa, nella contea di Seminole.

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Waititi e Harjo si sono conosciuti nel 2004 grazie a Bird Runningwater, il direttore del Native American and Indigenous Program del Sundance Institute. Sin dai loro primi incontri, i due non hanno quasi mai parlato dell'olocausto dei nativi e del genocidio di tutte le etnie indie che popolavano il continente americano prima dell'arrivo degli occidentali. Le loro conversazioni sono sempre a base di storielle divertenti del passato e classici del rock.

Waititi è sotto contratto con FX per la serie di #What We Do in the Shadows e propone al network uno show tutto nativo. Il pitch nasce quando lui e Harjo si vedono una notte, bevono dell'ottima tequila e partoriscono l'idea di Reservation Dogs: una dark comedy a base di "native humor", molto simile nell'approccio all'umorismo ebraico.

FX accetta la sfida e affida ad Harjo il ruolo di showrunner. Il regista contatta subito la collega Sierra Teller Ornelas, la showrunner di Rutherford Falls, e mette insieme la squadra, composta dagli sceneggiatori Migizi Pensoneau e Tazbah Chavez e dal regista Blackhorse Lowe. Pure la colonna sonora è "100% Native American", con brani di artisti come Halluci Nation e Samantha Crain.

Taika Waititi spiega in un'intervista al New York Times che "siamo stanchi di essere visti come quelli che vanno in giro per le foreste a parlare con i fantasmi, a mettere le mani sugli alberi e a parlare con il vento come se avessimo tutte le risposte grazie al nostro rapporto con la natura. E sempre con la musica di un flauto in sottofondo".

Non conosco nessun fantasma e non parlo con gli alberi. Sono cresciuto leggendo e amando i fumetti ed interessandomi alle ragazze proprio come tutti gli altri bambini. […] In questo periodo si parla molto di diversità e inclusione, ma i nativi americani sono sempre in fondo alla lista, quindi avere una serie fatta da e interpretata da nativi americani è vitale. I nativi si sentono invisibili, come se non contassero quanto le altre minoranze. Se avessi visto uno show come questo quando ero bambino, avrebbe fatto la differenza.

Nell'intervista Harjo aggiunge che la "missione" di Reservation Dogs è evitare accuratamente di ridurre la vita nelle First Nations a una semplice narrazione del trauma. I nativi lottano ogni giorno per sopravvivere, ma sono capaci di ridere, scherzare e condividere storie.

Ci prendiamo gioco delle aspettative del pubblico non nativo, mentre allo stesso tempo riconosciamo gli aspetti essenziali di quella parte di cultura indigena. Prendiamo in giro il pubblico usando la storia del cinema. I nativi americani crescono con la cultura pop: è così che impariamo cosa fa il resto del mondo.

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L'uscita

La prima stagione di Reservation Dogs è composta da 8 episodi. La serie ha esordito negli Stati Uniti il 9 agosto 2021 su FX e su Hulu. La cadenza è settimanale: gli episodi successivi sono rilasciati il 16, 23 e 30 agosto e il 6, 13 e 20 settembre. Reservation Dogs arriverà in Italia su Disney+ nel catalogo "adulto" di Star, ma al momento non ci sono conferme ufficiali sul periodo esatto di uscita.

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