The Witcher: Nightmare of the Wolf, spiegazione del finale

Autore: Giulia Greco ,

Disponibile si Netflix dal 23 agosto, The Witcher: Nightmare of the Wolf è il film animato che espande ulteriormente l'universo della saga di Geralt di Rivia, creato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski.

Il film d'animazione ha per protagonista Vesemir, maestro di Geralt, ed è ambientato circa 200 anni prima rispetto agli eventi della serie con Henry Cavill.

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In The Witcher: Nightmare of the Wolf, assistiamo alla distruzione di Kaer Morhen, la fortezza in cui i witcher vengono addestrati dopo aver subito una dolorosa mutazione genetica.

Il film mette permette agli spettatori di dare un fugace sguardo all'esperimento noto come Prova delle Erbe, uno step necessario, ma potenzialmente letale, alla trasformazione dei giovani witcher in creature sovrannaturali.

Quando la verità riguardo i Witcher viene a galla, Tetra guida il popolo di Kaedwen in un attacco contro gli strighi. L'antico bastione viene saccheggiato, la fortezza ridotta in rovina e gli alchimisti che custodiscono i segreti della Prova delle Erbe sono brutalmente uccisi. Così, quella appena creata finisce con l'essere l'ultima generazione di witcher.

The Witcher: Nightmare of the Wolf The Witcher: Nightmare of the Wolf Il mondo di "The Witcher" si espande in questo film anime in 2D dove una nuova e potente minaccia incombe sul Continente. Apri scheda

È questo che a grandi linee vediamo nel film prequel di The Witcher, che racconta una storia mai approfondita prima neppure da Sapkowski in persona, ma che sarà fondamentale per lo sviluppo della serie TV di Netflix.

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Nella seconda stagione di The Witcher, infatti, Geralt condurrà Ciri alle rovine di Kaer Morhen, dove verrà addestrata proprio da Vesemir, già mentore dello stesso Geralt.

La mutazione di Kitsu

Netflix
L'elfa Kitsu The Witcher: Nightmare of the Wolf
Kitsu, l'elfa mutata

La storia di Nightmare of the Wolf inizia quando un gruppo di witcher e stregoni si rende conto che i mostri stanno scomparendo. Senza mostri da combattere, però, i witcher perderebbero il loro scopo nell'economia del mondo. Così, decidono di creare delle bestie mutanti, in modo da avere sempre un obiettivo da contrastare.

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Sfortunatamente, è agendo in questo modo che creano la ragione che spinge Tetra a voler annientare i witcher.

Come arriviamo a questo punto? I tasselli del puzzle si uniscono quando Vesemir, Tetra e Filavandarel iniziano a indagare su Kitsu, una misteriosa creatura che rapisce e fa esperimenti sui bambini.

Mentre le indagini proseguono, i tre scoprono che Kitsu è un'elfa mutata, una bestia, un segreto conosciuto solo ai maghi di Kaer Morhen.

Attraverso la figura di Kitsu scopriamo che i witcher hanno creato i propri mostri da combattere, la loro fonte di guadagno.

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Quando la verità viene a galla, Vesemir cerca un confronto col suo mentore, Deglan, che conferma di essere la mente dietro l'intera operazione. Ma perché arrivare a tanto? Deglan spiega che la ragione non è dipesa tanto dal denaro. La verità è che Deglan sa bene che “l'unico motivo per cui non ci danno la caccia è che teniamo lontane bestie più spaventose di noi”. La creazione di Kitsu e di altri come lei, dunque, è garanzia di sopravvivenza per gli strighi.

Il ruolo di Tetra nella caduta di Kaer Morhen

Antagonista principale della storia non è Kitsu, come inizialmente si potrebbe immaginare, ma Tetra Gilcrest, donna potente e orgogliosa appartenente alla stirpe di una delle prime maghe del Continente.

Tetra sa bene che solo gli strighi possono fermare tutti i mostri che popolano il Continente dopo la Congiunzione delle Sfere, che ha portato sulla terra mostri e creature di ogni sorta provenienti da altre dimensioni.

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Tuttavia, la maga non vede gli strighi di buon occhio, anzi! Fin da subito rappresenta una minaccia per tutti loro: conosce la loro storia e sa che si tratta di ibridi mutati artificialmente dai maghi. Li considera un abominio, una sorta di scherzo della natura, frutto di “malvagie stregonerie e diavolerie, capaci solo di uccidere”.

Tetra considera la mutazione un vero e proprio abuso di potere. La creazione dei witcher sovvertirebbe, ai suoi occhi, l'intero equilibrio della natura. È per questo che Tetra fa fronte comune con Kitsu, dando inizio all'assedio della roccaforte.

Ed è per lo stesso motivo che inserisce gli strghi nella categoria delle creature da temere nel bestiario che abbiamo già visto nella prima stagione di The Witcher.

I suoi appunti sugli strighi sono contenuti nel Monstrum, un volume, probabilmente scritto a più mani, che nei libri di Sapkowski culmina in un resoconto della distruzione di Kaer Morhen.

L'eredità dei witcher

Durante la battaglia, Deglan esala il suo ultimo respiro, ma non prima di pregare Vesemir di addestrare i più giovani strighi e “trasformarli in uomini migliori”.

Vesemir è già un uomo migliore del suo maestro, e la storia d'amore con Lady Zerbst ne è la prova.

Il suo compito è ora quello di dimostrare che i witcher non sono quindi mostri mutanti senz'anima né cuore come Tetra li dipinge.

Vesemir raccoglie l'eredità del maestro e porta al sicuro un gruppo di ragazzini, tra cui il giovanissimo Geralt di Rivia, che sappiamo già diventerà “l'uomo migliore” di cui parlava Deglan.

The Witcher The Witcher Geralt di Rivia, un cacciatore di mostri mutante, viaggia verso il suo destino in un mondo turbolento in cui le persone spesso si dimostrano più perverse delle bestie. Apri scheda

Le origini di Geralt

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Geralt in The Witcher: Nightmare of the Wolf
L'introduzione di Geralt in Nightmare of the Wolf

Non ci aspettavamo di vedere Geralt in Nightmare of the Wolf, eppure nel film scopriamo che il protagonista della saga di Andrzej Sapkowski giunge a Kaer Morhen proprio quando la fortezza è sotto assedio.

In realtà, questo dettaglio non è presente nei libri dello scrittore, ma ciò non significa che non abbia narrativamente senso. Aver subito la mutazione proprio durante l'ora più oscura per Kaer Morhen, potrebbe spiegare la diffidenza di Geralt, il suo sospetto verso chiunque gli si avvicini troppo. Essere stato testimone di una tale atrocità, dello sterminio della sua specie, lo ha inevitabilmente indurito.

La prima stagione di The Witcher ha scavato poco nel passato del protagonista, ma nella seconda le cose potrebbero cambiare. Poiché la maggior parte delle vicende della stagione 2 si concentrerà nei pressi delle rovine di Kaer Morhen, è naturale immaginare che scopriremo di più sulle origini del personaggio. Quanto abbiamo visto in Nightmare of the Wolf potrebbe essere una semplice antipasto.

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