Andrew Garfield e il nuovo ruolo a teatro: 'Ora sono gay... senza compiere l'atto fisico'

Autore: Cristina Migliaccio ,

Andrew Garfield ha dichiarato la propria omosessualità, "ma senza l’atto fisico". L'ex star di The Amazing Spider-Man, durante un panel presso il National Theatre, ha ammesso che in questo periodo la sua vita è stata molto più vicina all'omosessualità che all'eterosessualità.

Il motivo è molto semplice: si è dovuto preparare per entrare nel ruolo di Prior Walter, un giovane uomo newyorkese affetto dall'AIDS, nel nuovo adattamento teatrale di Angels in America di Tony Kushner.

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L'attore ha confessato che, per immedesimarsi al meglio nel nuovo personaggio, si è sottoposto a un potente binge watching di America's Next Drag Queen, il reality americano di RuPaul che conta fino ad oggi ben nove stagioni.

Ogni domenica ospitavo otto amici a casa e guardavamo Ru. Ogni singola stagione di RuPaul. Le abbiamo viste tutte. Questa era la mia vita al di fuori dell'opera. Sono un uomo gay adesso, ma senza l'atto fisico [del sesso].

Andrew Garfield ha però ammesso che la preparazione del nuovo ruolo a teatro sia iniziata un tantino prima del binge watching di RuPaul.

Mi sono preparato molto prima che le prove iniziassero, con molti miei amici. Quest'opera è dedicata sia ai miei cari amici nella comunità gay che a coloro che morirono durante l'epidemia.

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Tutti ricorderanno il bacio tra Andrew Garfield e Ryan Reynolds ai Golden Globe di quest'anno. Ebbene, Garfield ha dichiarato che i suoi gusti attualmente ruotano ancora attorno all'eterosessualità, ma ciò nonostante non esclude che nel futuro non possa decidere di esplorare scenari differenti.

Per quanto ne so, non sono gay. Potrebbe accadere più avanti nella vita e sono certo che sarà bellissimo poter esplorare quella parte del giardino, ma ora come ora vivo bene nella mia area, altrettanto meravigliosa.

Angels in America: il background

Nacque come opera teatrale intitolata Angels in America - Fantasia gay su temi nazionali dal drammaturgo americano Tony Kushner. L’opera fu divisa in due parti: Il millennio si avvicina, che debuttò a San Francisco nel 1991, e Perestroika, a Los Angeles nel 1992.

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L’opera colpì così nel profondo la critica di quegli anni che si aggiudicò il Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1993.

Dieci anni dopo, HBO ha portato sul piccolo schermo Angels in America con una miniserie televisiva dal cast stellare.

HBO
Emma Thompson è un angelo
Emma Thompson in Angels in America, la miniserie HBO del 2003

Tra i nomi che figuravano all’epoca c’erano Al Pacino, Meryl Streep ed Emma Thompson. La serie ha esplorato i temi portanti dell'opera, come la condizione degli omosessuali negli Stati Uniti degli anni ’80 e la problematica dell’AIDS.

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La popolarità della serie e la bravura del cast permise alla miniserie di vincere ben 11 Emmy Awards e 5 Golden Globe.

Andrew Garfield, recitando nella nuova versione teatrale nelle vesti di Prior Walter, ha dichiarato che questa è stata una delle esperienze più soddisfacenti della sua carriera.

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È la cosa più preziosa che abbia mai fatto, sia a livello fisico che mentale. E aggiungerei che è stata l'esperienza creativa più soddisfacente che abbia mai sperato di avere.

A trentaquattro anni, Andrew Garfield è un attore che si è lasciato conoscere e amare dal pubblico sin dal suo ruolo in The Amazing Spider-Man.

Quest’anno tornerà al cinema con un ennesimo, toccante ruolo in Breathe, il film che è stato diretto dal debuttante Andy Serkis (Il signore degli Anelli) e che vedrà Andrew nelle vesti di un uomo costretto a letto da una terribile malattia paralizzante.

 Fonte: Attitude & E!Online

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