Come un tuono: finale e spiegazione del film di Derek Cianfrance

Autore: Claudio Rugiero ,

Uscito in Italia il 4 aprile 2013 con Lucky Red, #Come un tuono (The Place Beyond the Pines) è il terzo lungometraggio di Derek Cianfrance ed è attualmente disponibile su Netflix.

Il film, che vede protagonisti Ryan Gosling, Eva Mendes e Bradley Cooper narra la storia di due famiglie e altrettante generazioni di uomini unite da circostanze particolari. Di mezzo c'è ovviamente lo scontro, ma quello che va sottolineato è come questo racconto risponda molto bene alle esigenze creative di Cianfrance, da sempre un amante delle storie intime: il suo primo lavoro, Brother Tied, era incentrato su due fratelli, mentre Blue Valentine e La luce sugli oceani vedevamo protagonista la coppia.

Come un tuono è un film che ci conquista da subito per la cura con cui la sceneggiatura, firmata dal regista con Ben Coccio e Darius Marder, tratteggia i suoi personaggi.

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La prima immagine che vediamo è infatti quella di Handsome Luke (ovvero "Luke il bello") Glanton, l'intrepido motociclista che aziona la complessa trama del film: biondo, tatuatissimo, faccia d'angelo, sigaretta sempre accesa e l'inconfondibile giacca rossa. Un altro ruolo reso iconico da Gosling, che si avvicina al suo personaggio attraverso lo stesso approccio che aveva precedentemente contraddistinto la sua performance in Drive di Nicolas Winding Refn.

Trama

L'universo di Luke viene sconvolto la sera in cui rivede una sua vecchia fiamma, Romina (Eva Mendes) detta "Ro". È lei ad avvicinarlo e lui non l'ha certo dimenticata. Il lavoro di Luke li aveva allontanati e sta per separarli ancora una volta. Per questo la donna, che da subito sembra riapparire nella sua vita per una ragione ben precisa, desiste dal suo intento: una rivelazione che lo riguarda.

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Finché Luke non scopre che Ro ha un figlio di pochi mesi e che è proprio lui il padre e non l'altro, l'uomo con cui lei adesso convive, Kofi (interpretato dal due volte premio Oscar Mahershala Ali).

Lucky Red
Ryan Gosling a torso nudo mentre conta i soldi in una scena del film

Luke prende seriamente la neo-paternità ed inizia ad intromettersi nella tranquilla vita di coppia di Ro e Kofi con visite improvvise a casa, regali importanti e partecipazione attiva all'infanzia del bambino (inclusa la prima volta che gusta il gelato).

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Nel tentativo di riuscire a provvedere alla sua nuova famiglia, Luke lascia il lavoro nel luna park e commette una serie di rapine in banca sfruttando le sue straordinarie capacità di pilota. Finché non incontra l'ambizioso poliziotto Avery Cross (Bradley Cooper), che gli spara durante una perlustrazione. Prima di morire, però, Luke riesce a strappare una promessa a Romina: non parlare di lui al figlio.

Da questo momento in poi, assistiamo ad un improvviso passaggio di testimone: morto Luke, è ora Avery il nuovo protagonista del film. Osannato dai media per aver ucciso un pericoloso malvivente e oppresso dall'ingombrante presenza di un padre influente, Avery a prima vista sembrerebbe segnato da quella tragica esperienza. Poi la sua vita prende una piega diversa: finisce per  lasciare la polizia e buttarsi nella carriera politica.

Netflix
Bradley Cooper poliziotto in azione in una scena di Come un tuono

La storia arriva a questo punto a coprire un arco di quindici anni e arriviamo al 2012. Questa volta l'azione si sposta su due adolescenti: Jason (Dane DeHaan), figlio del defunto Luke Glanton, e AJ (Emory Cohen), figlio di Cross. I due ragazzi, che frequentano lo stesso liceo, sono ovviamente ignari dei trascorsi tra le rispettive famiglie (sebbene Jason sappia di non essere figlio di Kofi) e clamorosamente instaurano un rapporto di amicizia.

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Una loro bravata spinge in seguito Jason a interrogarsi sul padre mai conosciuto. Non ottenendo risposte dalla madre né dal patrigno, va quindi a cercare Robin, un vecchio amico di Luke, l'unica persona che gli fornisce un ritratto diverso da quello che si era figurato nella sua mente. L'incontro con il passato scatena nel giovane una tempesta emotiva che fa esplodere la sua rabbia per l'innocenza perduta. Così, Jason penetra infine in casa di Avery e lo costringe a seguirlo fino ad un bosco, dove intende eliminarlo lontano da occhi indiscreti. Dopo averlo fatto inginocchiare, è pronto a sparargli, ma vede il rimorso esplodere nell'uomo e rinuncia al suo intento. Jason si allontana e Avery rimane solo.

A questo punto abbiamo un nuovo salto avanti che mostra il destino diverso di ciascun personaggio: Avery e AJ sono nel pieno della loro carriera politica; Romina riceve una busta contenente una foto che la ritrae con Luke e il figlio di pochi mesi, mentre Jason è ormai lontano da casa.

Il finale del film

L'ultima sequenza di Come un tuono vede Jason acquistare un motorino e poi allontanarsi in aperta campagna. Non sappiamo quale sarà il suo destino: seguirà le orme paterne o diventerà un uomo diverso?

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Biondo, lontano dagli affetti, amante dei motori e pronto all'avventura, il Jason che si vede alla fine del film sembrerebbe il ritratto sputato di Luke. Tuttavia, l'atteggiamento riflessivo del ragazzo porterebbe a pensare che lui abbia compreso il peso delle proprie azioni. Perché è esattamente di questo che parla il film. Abbiamo infatti visto susseguirsi le storie di tre uomini: ciascuno di loro ad un certo punto compie una scelta che li porta al di fuori del rispettivo mondo ordinario. Ogni percorso può chiudersi con un esito positivo o meno a seconda delle dinamiche che agiscono sugli eventi. Tuttavia, è anche vero che per ogni storia si può applicare la regola del "se non..." provando ad immaginare cosa sarebbe accaduto se ognuno di loro avesse fatto una scelta diversa.

Come un tuono Come un tuono Luke è un pilota di motociclette, impiegato in uno spettacolo ambulante. Dovrebbe partire al seguito del carrozzone per una nuova meta, ma scopre di avere un figlio, Jason, nato da ... Apri scheda

Lo stesso Cianfrance sembra avere le idee chiare su quale sia il filo conduttore del film:

Parla di ciò che ereditiamo dal passato, le cose che ci segnano fin dalla nascita e ciò che trasmettiamo a chi viene dopo di noi. Parla delle scelte che facciamo e di come quelle scelte si ripercuotono sulle generazioni successive. È la classica storia dei peccati dei padri che ricadono sui figli.

In effetti, l'ultima battuta che Luke pronuncia prima di morire, al telefono con Ro, è "non parlargli di me", riferendosi al Jason di pochi mesi. Le sue cattive azioni, compiute però nell'ottica di un buon intento, ovvero essere un buon padre, lo hanno condotto infine alla meta sbagliata, quella destinata ai pessimi padri. 

Che ne è di Jason, quindi, alla fine del film? S'incamminerà verso un percorso identico a quello della figura paterna? È destinato alla stessa tragica sorte? Oppure il suo allontanamento dalla famiglia lo porterà a mettere nuove radici? Non è nemmeno detto che una sola di queste ultime due possibilità possa escludere l'altra. Certo è che l'inquadratura finale in mezzo ai campi trasmette una sensazione di serenità, ma forse questa va semplicemente riferita all'equilibrio raggiunto dal personaggio, nel senso che Jason sembra finalmente essersi rappacificato con sé stesso.

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