Cosa sappiamo del nuovo film di Alex Garland, l'autore di 28 giorni dopo

Autore: Silvia Artana ,

A 20 anni di distanza da #28 giorni dopoAlex Garland è pronto a tornare alle origini. Come scrive Empire, lo sceneggiatore e regista è al lavoro su un nuovo lungometraggio che (almeno all'apparenza) ricorda molto da vicino la sua pellicola d'esordio, diretta dall'amico Danny Boyle:

Ho scritto un film horror a basso costo, ambientato nel Regno Unito. 

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Lo scrittore del romanzo L'ultima spiaggia (The Beach), adattato per il grande schermo nell'omonimo film con DiCaprio, non ha (purtroppo) fornito ulteriori dettagli sulla storia, ma ha rivelato che attualmente è in corso la ricerca dei finanziamenti per il progetto e il casting dei protagonisti.

Inoltre, ha aggiunto che le riprese dovrebbero iniziare nella primavera o estate 2021. Naturalmente, pandemia permettendo: 

Non so se sia irrealistico o no. In questo momento particolare, un film sembra sempre irrealistico. Ma poi le cose funzionano. 

Per adesso, non è chiaro neppure se Garland sederà dietro la macchina da presa o affiderà la regia a qualcun altro. Ma in tal senso, l'eventualità che possa decidere di ricreare in tutto e per tutto la squadra (vincente) di 28 giorni dopo, chiamando Danny Boyle a dirigere la pellicola, è un'ipotesi a dire poco affascinante per i fan della prima ora.

In ogni caso,  al momento si tratta solo di speculazioni e non c'è nulla di sicuro né tantomeno ufficiale

Invece, è certo che il nuovo progetto nasce dalle ceneri di un altro. Come ha spiegato lo sceneggiatore e regista, all'inizio del 2020 era impegnato a scrivere una serie TV sull'approccio superficiale e inefficace delle proteste degli ultimi anni. Garland pensava anche di coinvolgere nella produzione il cast (o almeno, una parte) che ha collaborato con lui in #Devs, la miniserie fantascientifica di FX che rappresenta il suo ultimo lavoro:

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A un certo punto, con la disubbidienza civile, bisogna iniziare a distruggere le cose. E così stavo scrivendo proprio di quello, della necessità di sfasciare tutto. 

Ma l'enorme indignazione, le grandi manifestazioni e i disordini esplosi dopo l'uccisione di George Floyd lo hanno portato ad abbandonare il progetto, perché ha ritenuto che non ci fosse più bisogno di risvegliare la coscienza civile:

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Ho pensato che quello che stavo scrivendo fosse inutile. In senso buono. In maniera per certi versi assurda, mi sono quasi sentito felice.

Ai fan del lavoro del regista di #Ex Machina e #Annientamento rimarrà sempre (inevitabilmente) la curiosità di sapere come Garland avrebbe sviluppato un argomento così complesso. Ma il pensiero di vederlo misurarsi di nuovo con il genere horror è indiscutibilmente elettrizzante.

Come si svilupperà il progetto e che strada prenderà? Per saperlo, tocca aspettare...

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