Final Destination 6: nuovi dettagli sul reboot (che è stato rinviato)

Autore: Marcello Paolillo ,

La serie di Final Destination è sicuramente uno dei franchise horror più celebri tra quelli nati negli anni 2000, grazie anche e soprattutto al primo film diretto da James Wong.

Il creatore Jeffrey Reddick aveva confermato che un Final Destination 6 era effettivamente in lavorazione prima che l'emergenza sanitaria non mettesse in ginocchio l’industria cinematografica mondiale, con il conseguente "congelamento" del progetto, slittato a data da destinarsi.

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Ora, durante un'intervista con Bloody-Disgusting, Reddick ha però fornito ai fan un'importante aggiornamento sul prossimo capitolo del franchise, spiegando a grandi linee che si tratterà di un "soft reboot", ossia di un film ambientato in un universo narrativo differente rispetto a quelli dei precedenti cinque capitoli, ma che abbraccerà in ogni caso l'idea originale per cui la saga è stata inizialmente concepita.

Ecco le parole di Reddick riguardo il nuovo Final Destination in occasione della promozione del suo ultimi film horror, Don’t Look Back.

È sempre così: se la formula è buona, non bisogna cambiarla. Ma la mia idea è che la Morte ha così tanti progetti nel mio cervello che potrebbe usare… La Morte potrebbe prenderci in tanti modi.

La sceneggiatura del sesto film era stata affidata a Patrick Melton e Marcus Dunstan, ovvero la coppia dietro Saw, Piranha 3DD e Scary Stories to Tell in the Dark. Negli anni Reddick e il produttore di Final Destination, Craig Perry, hanno sempre scelto nuovi modi di esplorare la Morte, spostando l’attenzione dai classici adolescenti alle persone che affrontano il passaggio a miglior vita come un pericolo costante e, soprattutto, quotidiano.

New Line Cinema / Nexo Digital
Final Destination 6, parla il creatore della serie

L'idea alla base non deve però tradire l'essenza del franchise e quella che può essere definita come la protagonista indiscussa: la Morte. Poco sotto, le parole dei due autori (via Digital Spy):

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Stiamo giocando per far sì che si svolga nel mondo dei primi soccorritori: EMT, vigili del fuoco e polizia. Queste persone affrontano la morte in prima linea ogni giorno e fanno scelte che possono far sì che le persone vivano o muoiano. Facciamo affidamento sul loro grado di giudizio, competenza e lucidità. Perché non mettere quindi questa gente in una situazione da incubo, in cui ogni scelta è in bilico tra la vita e la morte, questa volta relativamente a loro?

Perry ha poi continuato, rivelando che:

Stiamo pensando che il mondo [dei soccorritori] potrebbe essere davvero molto interessante da rappresentare in un Final Destination, potremmo realizzare scene uniche in un modo davvero molto credibile... dirò solo che nessuno guarderà di nuovo una porta girevole allo stesso modo.

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Ricordiamo che il primo film uscito nelle sale nel 2000 ha dato il via a una pentalogia prodotta da New Line Cinema: ricordiamo infatti Final Destination 2 (2003, diretto da David R. Ellis), Final Destination 3 (2006, di James Wong) e The Final Destination 3D (2009, di David R. Ellis). Final Destination 5, concepito come un vero e proprio prequel della saga e diretto da Steven Quale, è invece uscito nelle sale americane nel 2011 (in Italia è sbarcato lo stesso anno).

Al momento, vista l’incertezza e le difficoltà legate all'emergenza sanitaria mondiale (che ha costretto alla chiusura un gran numero di sale cinematografiche), non è chiaro se e quando prenderanno il via le riprese del nuovo Final Destination.

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