Final Destination: il finale del primo film e il suo significato

Autore: Giacinta Carnevale ,

Final Destination è il primo capitolo di una delle saghe horror più conosciute e apprezzate degli anni 2000. Diretto da James Wong, la pellicola vede protagonisti Devon Sawa, Kerr Smith, Ali Larter, Tony Todd, Seann William Scott e Kristen Cloke.

Il noto franchise horror è composto da ben cinque film che hanno avuto un ottimo successo al botteghino dove hanno incassato complessivamente oltre 665 milioni di dollari in tutto il mondo. A firmare la sceneggiatura del primo capitolo della saga di Final Destination è stato lo stesso regista Wong insieme a Glen Morgan e Jeffrey Reddick.

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Nei mesi precedenti l'uscita della pellicola nelle sale, sono stati lanciati diversi slogan, diventati poi molto celebri, per promuovere il film come "La morte non accetta un no come risposta" (Death Doesn't Take No For An Answer nella versione originale).

Final Destination nel 2001 ha poi conquistato un Saturn Award nella categoria Miglior film horror. Nel film possiamo notare che alcuni protagonisti hanno cognomi abbastanza conosciuti e sono infatti un omaggio a celebri registi e attori del genere horror tra cui spicca il grande Alfred Hitchcock.  

La trama

New Line Cinema
Ali Larter, Devon Sawa e Kerr Smith

Alex Browing (Devon Sawa) è uno studente di un liceo americano che sta per partire per quella che si preannuncia una gita scolastica memorabile a Parigi. Poco prima del decollo però, il ragazzo ha una premonizione di quello che sta per accadere: il loro aereo che, dopo essere decollato, prende fuoco per poi esplodere uccidendo ogni persona a bordo.

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Alex all'inizio pensa che si sia tratta solo di un brutto incubo ma pian piano realizza che la sua visione sta per trasformarsi in realtà. Preso dal panico, inizia a scappare ed esce fuori dall'aereo portando con sé anche altri studenti tra cui i suoi amici Billy e Tod. Al trio si uniscono poi Carter e la sua ragazza Terry, una giovane donna di nome Clear e la loro professoressa Lewton.

Tornati in aereoporto, il gruppo sente un enorme boato e vedono il Boeing che avrebbero dovuto prendere esplodere in volo. Gli agenti federali arrivano nel terminal e interrogano i superstiti in quanto sospettano che Alex sia coinvolto nell'esplosione ma alla fine decidono di lasciarli andare. Un mese dopo l'incidente aereo Tod, uno dei sette sopravvissuti, muore strangolato da un filo metallico nel bagno di casa sua ma la sua morte viene considerata un suicidio. La storia però non convince né Alex né Clear che decidono di entrare di nascosto nelle pompe funebri per vedere il corpo del loro amico.

Qui incontrano un misterioso uomo di nome William Bludworth che dice loro che hanno ingannato la morte ma quest'ultima sta tornando per concludere il suo piano uccidendo tutti i superstiti del volo. Infatti nei giorni successivi i sopravvissuti iniziano a morire uno dopo l'altro nelle circostanze più assurde. All'appello mancano solo Alex, Clear e Carter.

Il finale del film e il suo significato

Nella scena finale di Final Destination vediamo Alex, Clear e Carter a Parigi sei mesi dopo essere scampati nuovamente alla morte. I tre si sono riuniti in un bar per festeggiare la loro sopravvivenza. Alex però sta ancora cercando di capire per quale motivo loro si sono salvati ma Clear e Carter lo invitano a smettere di pensarci perché forse il loro destino era proprio quello di sopravvivere. 

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All'improvviso Alex, dopo aver analizzato ancora una volta la mappa dei posti dell'aereo esploso, realizza di non essere mai stato saltato dalla morte e che il prossimo sulla lista è proprio lui. In preda al panico si alza e decide di tornare in albergo. Clear vuole andare con lui ma le dice di non seguirlo e mentre sta per attraversare la strada rischia di essere investito da un camion che arriva a tutta velocità. Per sua fortuna Clear se ne accorge e lo avvisa giusto in tempo. 

La corsa del camion però prosegue fino ad urtare un palo che fa staccare dai cardini un enorme insegna al neon che oscilla pericolosamente proprio verso Alex il quale viene salvato all'ultimo secondo da Carter. Il ragazzo comprende subito che il suo appuntamento con la morte è saltato davvero. Pochi secondi dopo, nella scena conclusiva del film, vediamo Carter che chiede ad Alex chi sarà il prossimo a morire mentre alle sue spalle l'insegna sta tornando indietro a tutta velocità pronta a colpirlo. 

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Il finale del primo capitolo della saga horror ci fa capire che il destino di ognuno di noi è già scritto. Nonostante proviamo a sfidare e ingannare la morte, alla fine lei ricomincia il giro e porta a termine ciò che aveva iniziato perché è così che le cose devono andare. Se la morte di Carter possiamo solo immaginarla vista la scena conclusiva del film, anche il destino di Alex e Clear è ormai segnato e presto la morte tornerà a prendersi anche le loro vite. 

E voi che ne pensate? Vi è piaciuto questo primo capitolo della saga di Final Destination?

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