I Guardiani della Galassia rivogliono James Gunn: la lettera del cast

Autore: Mattia Chiappani ,

Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Bradley Cooper, Vin Diesel, Karen Gillan, Sean Gunn, Pom Klementieff e Michael Rooker, ovvero gli interpreti dei Guardiani della Galassia cinematografici e dei tre "membri onorari" del team Yondu, Kraglin e Nebula. Sono queste le firme in calce alla lettera pubblicata sui canali social di queste star, subito ricondivisa da migliaia di appassionati, dove il cast esprime il proprio supporto a James Gunn, regista e sceneggiatore dei primi due film della saga.

L'autore è stato licenziato da Disney a causa di una serie di tweet pubblicati tra il 2009 e il 2012 e riemersi in seguito a un'inchiesta condotta da un'attivista conservatore, dove Gunn faceva battute su temi sensibili come la pedofilia e gli abusi sessuali. James Gunn è stato quindi prontamente rimosso dal ruolo di regista e sceneggiatore (nonostante avesse già completato le prime versioni dello script) del terzo Guardiani della Galassia, per cui non è ancora stato nominato un sostituto.

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Già nelle prime ore dopo l'annuncio molti appassionati del Marvel Cinematic Universe hanno iniziato a richiedere a gran voce un ripensamento e a inviare messaggi di supporto all'autore, oltre che ad aprire una petizione su Change.org per la sua riassunzione. Il sostegno è arrivato anche da diverse personalità del mondo del cinema, tra cui particolarmente attiva è stata l'attrice Selma Blair, e ovviamente da tutto il team di Guardiani della Galassia, che in momenti diversi si è espresso in difesa di James Gunn, fino al culmine nella serata di ieri con la pubblicazione della lettera aperta.

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Nel testo si legge come superato lo shock iniziale sia stato necessario attendere alcuni giorni per riflettere e discutere sulla questione, sottolineando l'incoraggiamento che proveniva dai "fan e membri dei media che desiderano vedere James nuovamente nel ruolo di regista del Volume 3". Il cast non desidera in alcun modo difendere le battute di Gunn, per le quali peraltro il regista si era già scusato in passato dichiarando di non riconoscersi più in quei tweet, ma piuttosto testimoniare come non riflettano la persona che è oggi e che gli attori hanno visto sul set:

Non siamo qui per difendere le sue battute di tanti anni fa, ma piuttosto per condividere la nostra esperienza, avendo passato tanti anni insieme sul set di Guardiani della Galassia 1 e 2. Il carattere che ha mostrato in seguito al suo licenziamento è coerente con quello che era ogni giorno sul set, e crediamo che le sue scuse, di oggi e di anni fa quando ha parlato per la prima volta delle sue dichiarazioni, vengano direttamente dal cuore, un cuore che tutti noi conosciamo, di cui ci fidiamo e che amiamo.

Successivamente viene sottolineato come la redenzione sia un tema importante dell'arco narrativo dei Guardiani della Galassia e come la storia di James Gunn si ricolleghi a questo:

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Scegliendo ognuno di noi per aiutarlo a raccontare la storia di disadattati che trovano una redenzione, ha cambiato le nostre vite per sempre. Crediamo che il tema della redenzione non sia mai stato rilevante quanto ora. Ognuno di noi spera di lavorare con il nostro amico James di nuovo nel futuro. La sua storia non è conclusa - per niente.

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In chiusura viene infine offerta una riflessione sull'importanza della responsabilità delle dichiarazioni sul web:

Speriamo che quanto accaduto possa servire come esempio per tutti noi per realizzare l'enorme responsabilità che abbiamo nei nostri confronti e in quelli degli altri riguardo all'uso delle nostre parole quando le incidiamo nella pietra digitale; [...] e così imparare forse a sfruttare questa possibilità per aiutare e guarire, piuttosto che per farci del male l'un l'altro.

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Via Deadline

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