In Star Wars: L'Ascesa di Skywalker c'è un bacio LGBT

Autore: Marcello Paolillo ,

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker è uscito nei cinema italiani lo scorso 18 dicembre, chiudendo una volta per tutte la cosiddetta "Skywalker Saga".

Show hidden content Se siete tra coloro che sono già andati al cinema a vedere l'ultima fatica del regista J.J. Abrams avrete sicuramente notato che nella parte finale del film è presente un bacio tra due personaggi minori della pellicola.Si tratta infatti di un breve momento con protagoniste due ragazze della Resistenza, poco dopo la sconfitta finale dell'Imperatore Palpatine e del suo enorme esercito di Star Destroyer da parte del gruppo di eroi protagonisti.
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Si temeva che la scena venisse censurata in Cina, da sempre con una politica piuttosto rigida (e censoria) nei confronti di alcune tematiche sociali, specie nei film in uscita sul grande schermo (basti pensare a I segreti di Brokeback Mountain, con le autorità di Pechino che ne hanno vietato la distribuzione in sala sul territorio nazionale).

A quanto pare, stando a quanto reso noto da The Hollywood Reporter, L'ascesa di Skywalker non sembra aver subito modifiche, tanto che la sequenza del bacio LGBT è presente senza tagli o ritocchi di alcun tipo. Tutti gli spettatori che hanno partecipato alle anteprime del film a Pechino e a Shanghai hanno infatti confermato che la scena è stata inclusa nel film.

La censura è stata quindi sorprendentemente evitata, cosa questa che ha rappresentato - seppure in piccolo - una vittoria per le comunità cinesi LGBTQ. Lo stesso J.J. Abrams, nel corso di un'intervista a Variety, aveva confermato di voler trattare l'argomento per la prima volta in un film della saga:

Ho voluto assicurarmi che gli spettatori delle comunità LGBTQ si sentissero rappresentati.

Purtroppo, la scena del bacio non ha avuto un destino altrettanto felice per quanto riguarda le sale cinematografiche del Medio Oriente, dalle quali la sequenza è stata tagliata, come confermato da vari fan di Star Wars che hanno assistito alle proiezioni nella città di Dubai (via Heroic Hollywood).

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Ricordiamo ad ogni modo che in Cina l'omosessualità non è più considerata un crimine perseguibile dalla legge (né tantomeno una malattia mentale) e che l'accettazione di una scena LGBT  all'interno di un film potrebbe quindi rappresentare una sorta di "apertura mentale" anche sotto l'aspetto prettamente cinematografico.

Che ne pensate?

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