L'Uomo Invisibile segna il ritorno dei mostri Universal, ma non del Dark Universe

Autore: Francesco Ursino ,

Terremoto nel mondo dei mostri Universal: così come riportato da Variety, la nuova strategia della casa americana sarebbe quella di proporre film slegati da un universo narrativo comune, per favorire le visioni personali di vari registi.

Il primo film a beneficiare di questo nuovo corso dovrebbe essere il reboot de L’Uomo Invisibile, affidato a Blumhouse Productions e al regista di Upgrade, Leigh Whannell. Lo sceneggiatore australiano, co-produttore e incaricato anche della scrittura del copione, troverà al suo fianco il produttore Jason Blum. Si rafforza, così, il legame tra Whannell e Blumhouse, dopo la collaborazione in Insidious: L'Ultima Chiave.

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La fine del Dark Universe

La notizia dell’arrivo del reboot de L’Uomo Invisibile condivide la scena con la fine del Dark Universe. L’idea originale di Universal Pictures era quella di creare un contesto narrativo comune per i film con protagonisti alcuni dei mostri più noti della letteratura e della cinematografia, e gli inizi sembravano promettere bene. Nel maggio del 2017, ad esempio, un tweet annunciava l’inizio di questo nuovo universo cinematografico con una foto ricca di stelle: Russel Crowe, Tom Cruise, Javier Bardem e Johnny Depp erano in posa per quello che sembrava essere l’inizio di una nuova era di film basati sui mostri.

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Come riporta Screen Crush, la portata profetica di tale foto è stata piuttosto ridotta. La vita di questo universo cinematografico è stata travagliata fin dall’inizio: dopo lo scarso successo di Dracula Untold, nel 2014, l’arrivo di La Mummia nel 2017 avrebbe dovuto segnare il necessario cambio di passo. Il film con protagonista Tom Cruise, invece, non fu in grado di appassionare pubblico e critica.

Uniersal Pictures
Un primo piano di Tom Cruise nel film La Mummia

Da qui si arriva alle ultime dichiarazioni di Peter Cramer, President of Production di Universal, che spiega le motivazioni che hanno portato al cambio di prospettiva per le avventure dei mostri al cinema:

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Nel corso della storia del cinema, i classici Universal basati sui mostri sono stati reinventati attraverso la visione di ogni nuovo regista che ha portato in vita questi personaggi. Siamo entusiasti di prendere una direzione ancora più individualista per il ritorno dei mostri sullo schermo, che sarà guidato da artisti che portano con loro storie che non vedono l’ora di raccontare.

Questa dichiarazione, pertanto, cambia di molto le carte in tavola: senza un universo cinematografico unificato, lo studio sarà in grado di proporre film anche molto diversi tra di loro, ma in ogni caso legati al genere horror. Secondo fonti citate da Variety, inoltre, il processo creativo di tali film sarà completamente privo di qualsivoglia vincolo legato all’origine dei personaggi, alle loro vicende e alle dinamiche delle storie. Similmente, anche budget, rating e tono della narrazione saranno totalmente liberi da qualsiasi parametro, e potranno essere decisi di volta in volta.

Entra in scena L’Uomo Invisibile

L’Uomo Invisibile rientra quindi in questa nuova concezione artistica dei mostri Universal. Ancora una volta, Variety sottolinea però che l’aver ingaggiato Whannell non significa necessariamente che il prossimo mostro ad apparire sul grande schermo sarà proprio L’Uomo Invisibile. Lo studio americano sarebbe in contatto con numerosi registi, e le discussioni sui prossimi progetti sarebbero molte. La notizia dell’abbandono del Dark Universe, poi, potrebbe avere ripercussioni anche sugli attori coinvolti: Johnny Depp, da molti indicato come protagonista iniziale de L'Uomo Invisibile, dovrebbe essere invece escluso dal nuovo progetto.

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Come nota Comicbook, però, tutti gli attori che si erano già impegnati contrattualmente con i film del Dark Universe dovrebbero poter esercitare l’opzione per apparire nelle prossime pellicole dei mostri Universal. Javier Bardem, Tom Cruise, Russell Crowe e lo stesso Depp, pertanto, potrebbero rientrare in corsa.

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Tornando a L’Uomo Invisibile, la scelta di Leigh Whannell come regista sottolinea comunque la già citata voglia di proporre film saldamente ancorati all’horror: il regista australiano è co-creatore del franchise di Saw, mentre il produttore Jason Blum è protagonista in questi giorni con Glass di M. Night Shyamalan, che ha ricevuto un giudizio molto positivo nella nostra recensione.

Cosa ne pensate della fine del Dark Universe, e qual è la vostra opinione sul nuovo corso dei film con protagonisti i mostri Universal?

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