Dopo Lana, anche Lilly Wachowski svela di essere transgender

Autore: Stefania Venturetti ,

"Uno shockante cambiamento di sesso: i Fratelli Wachowski ora sono le Sorelle Wachowski!!!".

È così che Lilly Wachowski prende il controllo della situazione e anticipa i titoli che sveleranno al mondo il suo cambiamento di sesso. Il messaggio è comparso Windy City Times, una testata della sua nativa Chicago che dà voce alla comunità LGBTQ.

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L'articolo della donna (prima conosciuta come Andy) si legge come una lettera aperta ai media, e racconta le difficoltà e i problemi legati al rivelare un'importante cambiamento della sua vita.

Sì: sono transgender.

L'annuncio è arrivato dopo mesi di speculazione da parte di alcuni giornalisti che avrebbero tentato di contattare la famiglia Wachowski per un'intervista esclusiva. La storia di Lilly, infatti, contiene molti elementi destinati a destare l'interesse del pubblico.

©Lilly Wachowski
La regista Lilly Wachowski (prima conosciuta come Andy)
Lilly Wachowski nella prima foto che ha condiviso dopo la sua transizione

La regista, scrittrice e produttrice Lilly Wachowski è sposata dal 1991 con Alisa Blasingame. Pochi anni fa anche sua sorella Lana, con cui ha creato la trilogia di Matrix, ha annunciato di esse transessuale.

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Nel suo annuncio, Lilly ha ringraziato entrambe e il resto della sua famiglia per esserle state vicini durante questo periodo difficile.

Anche la maggior parte dei miei colleghi lo sa. Tutti rispettano la cosa. Sì: grazie alla mia favolosa sorella hanno già vissuto questa situazione, ma [mi hanno accettata] perché sono delle persone fantastiche. Senza il supporto e l'amore di mia moglie, dei miei amici e della mia famiglia non sarei dove sono oggi.

Lilly ha specificato che il suo processo di transizione non potrà mai dirsi completo. L'idea della contrapposizione tra maschile e femminile che c'è nell'immaginario comune è troppo semplice e, in un certo senso, persino deleterio.

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Poco dopo l'annuncio di Lilly Wachowski, Nick Adams dell'organizzazione attivista GLAAD ha rilasciato una dichiarazione in cui si congratula con la regista per essere finalmente riuscita a diventare la persona che desiderava.
Anche lui, però, ha condannato la pressione mediatica che l'ha spinta a rivelare la sua nuova identità prima che fosse pronta a farlo.

I giornalisti devono imparare che non è accettabile far sapere a tutti che una persona è transgender senza il suo consenso, nello stesso modo in cui è inaccettabile farlo con una persona gay, lesbica o bisessuale.

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