Non è Venere ma Mercurio il pianeta più vicino alla Terra

Autore: Danilo Abate ,

A quanto pare, contro ogni aspettativa, sarebbe Mercurio in realtà il pianeta più vicino al nostro, mostrando una distanza inferiore rispetto agli altri corpi celesti, se presa in considerazione in base al tempo.

Dunque non è Venere il pianeta più prossimo alla Terra, pur potendo vantare l’orbita più vicina, perché ciò che conta è il tempo trascorso lontano dal nostro pianeta. Il corpo celeste venusiano spesso si troverebbe addirittura dalla parte opposta rispetto alla nostra stella madre, il Sole.

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Mercurio invece parrebbe proprio primeggiare in tal senso, stando a quanto osservato tramite una simulazione (di cui potete osservare di seguito un "assaggio") resa pubblica su Physics Today, giornale dei membri dell'American Institute of Physics, creato nel 1948.

Tom Stockman/Gabriel Monroe/Samuel Cordner
Il simulatore messo a punto da tre ricercatori americani mostra la distanza fra Mercurio, Venere e Marte rispetto alla Terra
Un assaggio del simulatore che mostra la maggiore vicinanza di Mercurio alla Terra rispetto agli altri pianeti

Come potete osservare dal lavoro frutto dello studio di tre talentuosi ingegneri americani, Mercurio risulta quindi essere il pianeta che passa più tempo nelle vicinanze della Terra, seguito da Venere e Marte.

Nonostante lo studio in questione non sia stato ancora esaminato per un’attenta revisione, in caso ottenesse il favore della comunità scientifica mondiale, si parlerebbe di una vera e propria rivoluzione per il nostro modo di vedere il sistema solare.

A tal proposito, Samuel Cordner (NASA), Tom Stockman (Los Alamos National Laboratory) e Gabriel Monroe (U.S. Army Engineer Research and Development Center), i tre autori della studio, parlano di un errore di disattenzione fatto in passato dai divulgatori e poi tramandato fino ai giorni nostri:

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Sarà stata disattenzione, ambiguità delle informazioni o l’influenza del pensiero comune, ma i divulgatori scientifici hanno contribuito a diffondere concetti basati su un’assunzione errata circa la distanza media fra i pianeti del sistema solare.

Ma l’errore dove si trova precisamente?

Nel fatto che il calcolo tradizionale fa riferimento alla distanza di ciascun pianeta dal Sole. In tal modo la Terra disterebbe dalla nostra stella madre un’unità astronomica o UA (circa 150 milioni di chilometri), per Mercurio e Venere abbiamo invece rispettivamente un valore di 0,39 e 0,72 UA. Sottraendo dal valore di UA calcolato fra Terra e Sole quello riscontrato per Mercurio e Venere, si ottengono i valori finali di 0,61 e 0,28 UA.

Non era però stato preso in considerazione prima d’ora il fatto che i pianeti del sistema solare, muovendosi attorno alla stella madre, si avvicinano e allontanano continuamente. La simulazione messa a punto dai tre ricercatori stima così, in ogni momento, la media delle distanze fra ogni punto dell’orbita di un corpo celeste e ogni punto situato a livello dell’orbita terrestre.

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E voi che ne pensate? Credete che gli studi effettuati dai tre ricercatori americani troveranno conferma?

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