Saw: Legacy, la recensione

Autore: Yuri Polverino ,

Vi abbiamo raccontato in tempi non sospetti l'evoluzione, se cosi la vogliamo chiamare, della saga di Jigsaw al cinema. Dal 2004 ad oggi il brand ha vissuto una vera e propria discesa agli inferi, rappresentata da capitoli in continuo calo qualitativo e impoveriti ancor di più da una mancanza di idee che dopo qualche anno si è fatto davvero pesante da sopportare.

L'ultima iterazione, Saw 3D, liquidava il pubblico risolvendo quasi tutti i misteri ancora in essere, congedando così John Kramer ed emulatori vari. Nel 2017 però Lionsgate e Twisted Pictures hanno pensato bene di riesumare il personaggio, mettendo in pieni una pellicola dal budget molto ridotto (10 milioni di dollari) e che mostra tutti i limiti di una narrativa che non ha davvero più nulla da dire.

La dinastia... del fallimento

Saw: Legacy inizia con il classico cliché dei ragazzi intrappolati in un qualche posto sperduto e ignari (in realtà no) del perché si trovano in quella situazione. I primi minuti sono tutti dedicati all'introduzione della tematica principale, per permettere allo spettatore di calarsi subito nel giusto mood.

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Jigsaw in realtè dovrebbe essere molto e sepolto, ma il modus operandi di questo nuovo killer sembra proprio il suo. Ennesimo emulatore oppure il celeberrimo John Kramer è ancora stranamente vivo? Lo scopriremo solo vivendo, o morendo, nel caso di alcuni dei protagonisti.

La pellicola scritta da Josh Stolberg e Pete Goldfinger ha davvero poco da raccontare e trasmettere, in qualsiasi modo la si voglia guardare. Il budget modesto impedisce effetti speciali credibili, trasformando corpi mutilati in ridicoli manichini, eliminando di fatto tutta la componente horror; la sceneggiatura confusa e il montaggio pasticciato impediscono ai tre plot twist (tre, avete capito bene) di risultare anche solo leggermente efficaci. La parte finali è caotica e mal girata, mal scritta, mal pensata.

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Saw: Legacy sembra a tutti gli effetti un B-movie senza la minima ambizione. Non è un horror, non è un thriller, non è un action. È un film noioso e talvolta talmente brutto da sembrare ironico. 

Se siete fan dell'universo dell'Enigmista preparatevi con ogni probabilità a salutare per sempre il personaggio: Legacy è il canto del cigno di una saga che ha sempre avuto enormi potenzialità, sfruttate però male, tranne in alcune occasioni.

Magari vedremo un reboot fra un'altra decina di anni, magari no. Rimane sempre il barlume di speranza di tornare ai fasti del primo capitolo, cosa che questo Legacy non vede neanche con il binocolo.

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"Ciao Jigsaw.... vogliamo fare un gioco: ritenta, sarai (forse) più fortunato!"

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