Serenata alla carta igienica con le canzoni di Titanic: il video virale

Autore: Giuseppe Benincasa ,

L'11 marzo 2020 l'Oms (organizzazione mondiale della sanità) ha classificato il COVID-19 come pandemia.

Una parola che per molti giovani è stata solamente udita in film apocalittici, distopici e/o di fantascienza ma mai vissuta veramente e, come si è visto anche al cinema, le pandemie non sono una fortuna per l'umanità e possono causare atti di panico e vandalismo.

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Purtroppo, come è accaduto in molte regioni italiane, anche negli Stati Uniti si è assistito all'assalto dei supermercati e - con sorpresa - a una altissima richiesta di carta igienica e di bidet.

Ciò ha comportato lo svuotamento degli scaffali, rendendo i corridoi dei vari market desolati, così come se il mondo e l'umanità stessero affondando in un vortice di disperazione e panico.

Questo scenario può far venire alla memoria tantissimi film e, in particolare, a due musiciste professioniste, Bonnie von Duyke e Emer Kinsella, è venuto in mente il capolavoro di James Cameron Titanic (uscito nei cinema nel 1997).

Le due si sono piazzate davanti agli scaffali svuotati di un supermercato di Los Angeles (California), indossando dei veri giubbotti di salvataggio. Dopo di ché, a testa alta, hanno iniziato a suonare con i loro violini la melodia dal titolo Nearer, My God, To Thee, ovvero il pezzo che il maestro della banda del transatlantico suona mentre il Titanic affonda nel cult di Cameron.

Alla fine dell'esibizione, von Duyke recita la famosa frase del film: 

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Signori, è stato un onore suonare con voi stasera.

Una scena simile la si è vista qualche mese fa, quando in un centro commerciale allagato alcuni musicisti hanno realizzato la stessa interpretazione.

Nella descrizione del video è riportato un appello molto importante:

Molti musicisti e freelance stanno perdendo il lavoro in questo momento. Concerti ed eventi vengono cancellati a destra e a sinistra. Essendo io stesso un artista freelance, non mi arrendo e voglio che gli spettatori siano consapevoli dei miei servizi durante questo periodo di distanza sociale.

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L'augurio è che tutto finisca presto e che artisti, freelance, impiegati e stagionali non perdano il lavoro. Nel frattempo il messaggio è chiaro: il cinema è vita.

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