Dagli inizi difficili alla consacrazione: chi è Troy Kotsur, l'attore Premio Oscar per CODA - I segni del cuore

Autore: Alessandro Zoppo ,

CODA - I segni del cuore, il commovente film della regista Siân Héder, è la rivelazione assoluta degli Oscar 2022. Il remake della commedia francese La famiglia Bélier, già premiato al Sundance, ai BAFTA e ai SAG, era candidato a tre statuette e le ha portate a casa tutte e tre: miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista.

Troy Kotsur è entrato nella storia. La particolarità di CODA è che gli attori sono realmente sordi e recitano nella lingua dei segni statunitense. Kotsur è diventato così il primo attore non udente a vincere l'Oscar come miglior non protagonista e il secondo di sempre a portarsi a casa il riconoscimento dopo Marlee Matlin (che lo affianca nel film), vincitrice nel 1987 come miglior protagonista per Figli di un dio minore.

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Ma chi è Troy Kotsur, quali sono le sue origini e dove lo vedremo prossimamente?

Chi è Troy Kotsur, il secondo attore sordo a vincere un Oscar

Classe 1968, Kotsur è sordo dalla nascita: i genitori JoDee e Leonard se ne accorgono quando ha appena nove mesi. Troy cresce a Mesa, in Arizona, è folgorato dalla visione di Star Wars quando ha 8 anni e impara presto l'ASL (la lingua dei segni americana), prima di iscriversi alla Phoenix Day School for the Deaf, dove comincia a coltivare la passione per la recitazione. Negli anni alla Westwood High School partecipa a diversi spettacoli teatrali, un'esperienza che mette a frutto facendo uno stage da montatore al network televisivo KTSP-TV ("Ma mi sentivo un piccolo pesce in mezzo al mare", ha raccontato all'Arizona Republic) e poi frequentando la Gallaudet University.

In realtà il sogno di Kotsur è fare il regista: sin da adolescente si sente un narratore nato e il suo idolo è Steven Spielberg. Non a caso, alla prima opportunità, molla l'università: è ingaggiato prima dal National Theatre of the Deaf e poi dal prestigioso Deaf West Theatre di Los Angeles. È qui che il suo lavoro sul palcoscenico viene notato, specie nelle versioni di Un tram che si chiama Desiderio e Uomini e topi, e inizia a spargersi la voce di questo incredibile attore non udente. La consacrazione arriva a Broadway con Big River (il revival del musical di William Hauptman e Roger Miller basato su Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain) e con il Cyrano diretto da Stephen Sachs.

Nel 2013 Kotsur debutta finalmente alla regia. Dirige il film No Ordinary Hero: The SuperDeafy Movie, le storie intrecciate di un attore sordo (John Maucere) che interpreta il supereroe SuperDeafy in un popolare show televisivo ma vuole qualcosa di più per se stesso e gli altri, e del piccolo Jacob (Zane Hencker), un bambino non udente di otto anni alle prese con le difficoltà a scuola e le opinioni differenti che i genitori hanno sulla sua educazione.

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"Non vedevo l'ora di fare questo film – ha spiegato Kotsur al Republic – perché ha un messaggio importante per genitori, educatori e legislatori udenti di bambini non udenti".

C'è bisogno dei diritti linguistici per i bambini sordi: essere bilingue nell'ASL e in inglese. Questo film è adatto a sordi oralisti, segnanti e persone che non conoscono la lingua dei segni.

Da Scrubs a I segni del cuore

Dopo le prime sporadiche apparizioni televisive, Kotsur ha un ruolo di culto nell'episodio Le mie sagge parole di Scrubs, il sedicesimo della sesta stagione. È il giorno del funerale di Laverne e il suo personaggio, il signor Frances, arriva all'Ospedale Sacro Cuore: è il padre divorziato di un bimbo, anche lui sordo, ricoverato per una leggera gastroenterite. Ma l'unico che conosce il linguaggio dei segni in reparto è l'inserviente: sarà lui a fare da tramite tra Frances e JD e Turk e a scoprire che il piccolo può essere curato con un impianto cocleare ma il papà non vuole perché la sordità è la cosa che li unisce di più.

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Nel 2012, tre anni dopo, Kotsur fa un'altra apparizione degna di nota in Criminal Minds. La casting director della serie lo vede in scena col Cyrano ed è così impressionata dalla sua performance che lo preferisce a dieci attori udenti per il ruolo del "silenziatore" John Myers, il killer sordomuto che cuce le bocche delle sue vittime. Nel caso di CODA - I segni del cuore, succede lo stesso. Siân Héder è convinta da un'amica ad andare a vedere due produzioni del Deaf West, Our Town (da Piccola città di Thornton Wilder) e Edward Albee's At Home at the Zoo, la pièce di Edward Albee. La regista è stregata dalla bravura di Kotsur e quando prepara il film affida a Troy la parte di Frank Rossi, il padre di Ruby.

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Il discorso agli Oscar 2022

Il resto è storia: CODA (l'acronimo sta per Child of Deaf Adults, i figli udenti di genitori sordi) vince premi ovunque, è acquisito da Apple TV+ (in Italia è su Sky Cinema e in streaming su NOW e al cinema dal 31 marzo) e inserito nella Top 10 dei migliori film del 2021 stilata dall'American Film Institute. Oltre all'Oscar, Kotsur conquista BAFTA, Critics' Choice Movie Award, Gotham Independent Film Award, Independent Spirit Award e SAG.

Nel suo commovente acceptance speech, l'attore ha ringraziato i membri dell'Academy, i teatri di non udenti, i colleghi, la troupe e i produttori di CODA, la "migliore comunicatrice" Siân Héder, i pescatori di Gloucester, la comunità dei disabili e dei sordi, la sua famiglia (Troy è sposato con la collega Deanne Bray, anche lei sorda: i due hanno una figlia udente, Kyra Monique) e in particolare il papà Len.

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Mio padre era il miglior interprete della nostra famiglia, ma ebbe un incidente d'auto e rimase paralizzato dal collo in giù, così non fu più in grado di fare l'interprete. Papà, ho imparato così tanto da te. Ti vorrò sempre bene. Sei il mio eroe.

Dopo aver coronato il sogno di entrare nell'universo di Star Wars (è stato uno dei Tusken di The Mandalorian) e il trionfo "silenzioso" agli Oscar, Kotsur è già pronto al prossimo progetto. L'attore sarà con la moglie Deanne nel cast del film Flash Before the Bang, la ricostruzione di una storia vera senza precedenti: la partecipazione vittoriosa della squadra di atletica leggera della Oregon School for the Deaf, una scuola superiore di soli ragazzi sordi, ai campionati dell'Oregon del 1986.

"Ma quel che è davvero importante – continua a ripetere Troy, come fa oggi all'NBC – è che i giovani sordi si sentano ispirati e abbiano speranza, non solo come attori ma come registi, scrittori, produttori, davanti o dietro la macchina da presa. Non voglio che si sentano limitati. Con la tecnologia che abbiamo al giorno d'oggi, la vita sta migliorando per le persone non udenti. Comunicare con un interprete usando Zoom è una trasformazione incredibile. Mi sento come se fossi della Gen X e sono pronto a trasmettere queste emozioni alla prossima generazione".

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