Vite in fuga: finale ad alta tensione per Claudio e Silvia

Autore: Rina Zamarra ,

Claudio è il grande protagonista del finale di Vite in fuga, in cui si alternano tensione, rabbia, lacrime e amare sorprese. 

Scopriamo insieme il destino della famiglia Caruana e la conclusione della loro complicatissima storia. 

Silvia intuisce la verità

Silvia è chiamata a collaborare con la polizia per aiutare il marito. I poliziotti le rivelano i sospetti su Miriam, considerata l’esecutrice materiale o la testimone dell’omicidio di Riccardo. 

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Miriam, infatti, ha vissuto sulla sua pelle le conseguenze dei brogli del Banco San Mauro perché il marito è impazzito dopo aver perso tutti i soldi e si è suicidato. Prima di togliersi la vita, però, ha ucciso il loro bimbo e ha tentato di uccidere anche la moglie. 

Dopo aver ascoltato le rivelazioni della polizia, Silvia giunge a una conclusione: a rapire i suoi figli sono stati Miriam e Cosimo Casiraghi

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Anna Valle alias Silvia - Vite in fuga

La missione di Claudio

Claudio intanto è costretto ad accettare il terribile ricatto di Cosimo Casiraghi: andare fino a Roma a bordo del furgone portavalori con destinazione il Banco San Mauro, dove si terrà la presentazione di Wilcock agli azionisti. Per poter salvare i ragazzi Claudio dovrà pronunciare un discorso di colpevolezza e morire insieme ai vertici della banca, incluso Wilcock, in una missione suicida. 

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Se Silvia crolla sotto il peso della tensione e della rabbia per essersi affidati così a lungo alle persone sbagliate, Claudio sembra affrontare la sua parte con angoscia ma con maggiore freddezza. 

Il gesto estremo di Miriam

Silvia chiama Miriam e la telefonata consente alla polizia di individuare il nascondiglio dove sono tenuti prigionieri i ragazzi. 

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La situazione sembra precipitare molto velocemente, anche perché Miriam ha ricevuto l’ordine di attendere fino alle 17:00 e poi di provvedere all’esecuzione di Alessio e Ilaria. Quando sta per scoccare l’ora fatale, Silvia entra nella casa del sequestro su richiesta di Miriam e tenta uno scambio: si toglie il giubbotto antiproiettile e cerca di convincere la donna a tenere prigioniera solo lei. Il suo tentativo, però, sembra inutile perché Miriam è troppo trincerata nel suo dolore e nel ricordo del figlio morto. 

All’improvviso parte un colpo e tutto sembra irrimediabilmente finito per i Caruana, ma è Miriam a compiere un gesto estremo. La donna si suicida mentre canta la ninna nanna del figlio. 

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Alessio e Ilaria Caruana - Vite in fuga

La presentazione di Wilcock

Intanto, Agnese Serravalle è sulle tracce di Claudio. È riuscita, infatti, ad arrivare alla conclusione che Claudio sia diretto al Banco San Mauro e lo segue nel palazzo. 

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Claudio riesce a muoversi indisturbato con la divisa da portavalori e a raggiungere Wilcock in bagno dove lo minaccia con la pistola. In realtà, i figli sono salvi ma lui non lo sa e sta per compiere la sua missione suicida inutilmente.

Il peggio sembra scongiurato grazie all'irruzione di Agnese, che ha saputo della liberazione dei ragazzi e riesce a farli parlare al telefono con il padre. Inaspettatamente, però, Claudio vuole portare fino in fondo la sua missione e dice: 

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Abbiamo rubato e dobbiamo pagare tutti e due. 

La sola menzione, però, da parte di Agnese di un processo con relativo giudizio di una corte induce Claudio ad arrendersi e a rivelare di essere vittima del ricatto di Cosimo Casiraghi.

A questo punto, il ricattatore è costretto a fare da solo e irrompe in banca sparando all’impazzata e colpendo addirittura Agnese a un braccio.

Di fronte all'eventualità di una strage di innocenti, Claudio decide di immolarsi per salvare tutti. Purtroppo, Cosimo lo colpisce riducendolo in fin di vita

Claudio finisce in ospedale in gravi condizioni e Silvia lo affronta così:

Non ti azzardare e morire, non ti è concesso.

Agnese in un ultimo dialogo cerca di convincere Silvia a perdonare il marito, raccontandole di aver assistito al momento della sua redenzione, quello in cui ha cancellato tutti i suoi errori precedenti. Silvia, però, ammette di non essere pronta a perdonarlo

Il finale è un susseguirsi veloce di eventi. Wilccock viene condannato per bancarotta fraudolenta a 9 anni di carcere, mentre a Claudio ne vengono comminati 4. In tribunale ci sono tutti, tranne Silvia che però ricompare quattro anni dopo all'uscita di Claudio dal carcere. 

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