Agents of S.H.I.E.L.D. 7x09 e l'addio a uno dei protagonisti

Autore: Chiara Poli ,

Il nono episodio di questa settima, ultima e spettacolare stagione di #Agents of S.H.I.E.L.D. non delude. Il superclassico del genere sci-fi, il loop temporale, diventa protagonista fra battute, riflessioni, sentimenti e addii.

Deke è morto?

Alquanto.

Noi dovremmo essere tristi?

Non serve.

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Yo-Yo (Natalia Cordova-Buckley) ha recuperato i suoi poteri. Ma lo Zephyr è in un vortice spazio-temporale. Una specie di buco nero dello spazio e del tempo, una tempesta temporale che distruggerà lo Zephyr e tutti coloro che sono a bordo.

Paradossalmente, la “calma” iniziale delle missioni nel passato è scomparsa. Ora ci si trova in mezzo al caos, a gestire una serie di emergenze, e in un grande classico della fantascienza in TV (e non solo): il loop temporale.

Gli eventi si ripetono. Ma Daisy (Chloe Bennet) in qualche modo lo ricorda. E salva gli occhi di Mac (Henry Simmons).

Al terzo risveglio, chiede l’aiuto di Coulson (Clark Gregg), che pur essendo stato disattivato è al corrente di tutto. E sa che Daisy muore. In ogni loop. Finora, è morta almeno 14 volte…

A me non piace iniziare un loop da disconnesso: mi disorienta.

Agents of S.H.I.E.L.D. Agents of S.H.I.E.L.D. L’agente Phil Coulson ritorna in attività per costituire una piccola squadra di agenti altamente qualificati provenienti da ogni parte del pianeta. L’organizzazione, nota come S.H.I.E.L.D., indaga su tutto ciò di ... Apri scheda

Daisy e Coulson, gli unici due consapevoli di essere in un loop - già vissuto 90 volte - cercano soluzioni alternative per salvare lo Zephyr ma ogni volta falliscono. E si avvicinano sempre più al vortice.

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La soluzione, naturalmente, è una sola: coinvolgere l’intero equipaggio nel lavorare alla soluzione. Jemma (Elizabeth Henstridge) è costretta a rimuovere il dispositivo di blocco della sua memoria che le impedisce di ricordare dove si trovi Fitz, ma si sente male. E stavolta, a morire, è lei.

Ora comincio a stufarmi.

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Le parole di Coulson indicano che la soluzione non arriva e il vortice si avvicina, ma non è tutto: qualcuno ha manomesso dei tubi in laboratorio. Qualcuno ha ucciso intenzionalmente Jemma (e Daisy, che la accompagna). Qualcuno è pronto a uccidere per non far sbloccare la memoria di Jemma.

Daniel Sousa (Enver Gjokaj) - che tutti avremmo baciato proprio come ha fatto Daisy - la stessa Daisy, Jemma, Deke (Jeff Ward)… A morire sono in molti. Più volte.

Finché Coulson identifica il colpevole: Enoch. Programmato da Jemma per difendere l’impianto a qualsiasi costo. Omicidio incluso.

E quando scopriamo che solo Enoch può fermare tutto, ma a costo della sua stessa vita, manca meno di un chilometro al vortice, lui si sacrifica. Senza batter ciglio.

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Pronto a morire per salvare tutti gli altri. Da nemico (inconsapevole, programmato da Jemma) a eroe.

A quattro episodi dal finale di serie, abbiamo perso un amico.

La morte, alla fine, è arrivata davvero. Senza rimedio. E senza battute.

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