Charlize Theron e Tom Hardy parlano della faida sul set di Mad Max: Fury Road

Autore: Emanuele Zambon ,

Non sempre sul set l'atmosfera è delle più rosee. Ne sanno qualcosa Charlize Theron e Tom Hardy, protagonisti del cult action sci-fi Mad Max: Fury Road, reboot della saga sul guerriero della strada anni '80 Mel Gibson.

Nel 2012, il duo era impegnato tra mille difficoltà nel deserto della Namibia con le riprese del film di George Miller. Un feeling, tra loro, mai sbocciato. Una tensione palpabile, che la co-star Zoë Kravitz ha confermato, ammettendo che sul set i due non andavano assolutamente d'accordo.

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Gli stessi protagonisti della faida, Theron e Hardy, hanno fatto luce sui motivi dei loro contrasti durante una recente intervista al New York Times, realizzata in occasione del primo lustro compiuto da Fury Road.

La produzione dell'ultimo Mad Max è stata tutt'altro che agevole e ha vissuto momenti di interruzione, facendo vivere al cast un'esperienza altamente stressante. Nove mesi trascorsi in un deserto caratterizzato dal forte sbalzo termico tra il giorno e la notte (scelto dopo aver scartato quello australiano, troppo "rigoglioso" a causa delle piogge intense di quel periodo). Inevitabile, dunque, che col passare del tempo, le tensioni siano lievitate. C'è chi, come la Kravitz, racconta di un Tom Hardy in preda a rabbia e frustazioni e chi, come la Theron, fa mea culpa a distanza di anni. Ecco cosa ha raccontato l'interprete di Furiosa al Times:

Il leitmotiv dell'intera produzione è stata la paura. Ero terrorizzata perché non avevo fatto nulla del genere prima. A ripensarci, devo dire di non aver nutrito molta empatia per Tom, non mi sono resa conto di come deve essersi sentito nell'andare a raccogliere l'eredità di Mel Gibson. Non deve essere stato facile e penso che anche a causa delle mie paure, abbiamo innalzato un muro tra di noi, comportandoci un po' come i nostri personaggi, riducendo tutto ad una questione di sopravvivenza.

Il pensiero della Theron trova d'accordo Tom Hardy, che ha rivelato:

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Concordo con quanto detto da Charlize. Col senno di poi, è stata insopportabile come esperienza. La pressione su entrambi era davvero troppa. Quello di cui Charlize aveva bisogno era un partner migliore, forse con maggiore esperienza. L’esperienza è qualcosa che non può essere simulata. Mi piace pensare che adesso che sono più vecchio e brutto le cose andrebbero diversamente se girassimo nuovamente il film.

Un'esperienza da dimenticare ma per certi versi unica, irripetibile, che il cast riconduce a condizioni di vita al limite del sopportabile (polvere, sabbia, temperature bassissime la notte) e ad una gestione delle riprese singolare, col regista poco incline a fornire dettagli sulle scene, girate molto velocemente, spaesando così gli attori in scena e alimentando nervosismi e attriti.

Nonostante ciò, Mad Max: Fury Road è stato un incredibile successo di critica e pubblico, tanto da far pensare in questi anni ad un sequel dell'action distopico, mai confermato purtroppo.

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