Star Trek: Discovery, la recensione dell'edizione Home Video della prima stagione

Autore: Elisa Giudici ,

Inizialmente osteggiato da una parte del fandom per i suoi legami tematici e narrativi tenui con il canone di Star Trek, Discovery è riuscito col tempo a conquistare il cuore degli spettatori. Soprattutto, è riuscito a iniziare una nuova generazione di trekkers all'universo spaziale di Gene Roddenberry, grazie a una rilettura ardita, profondamente contemporanea e intrigante della saga fantascientifica televisiva per eccellenza. Mentre infuria il dibattito sulla seconda stagione in corso di trasmissione su CBS All Access negli Stati Uniti (e disponibile settimana dopo settimana su Netflix per il pubblico italiano), è arrivato il momento di dare un'occhiata all'edizione Home Video della prima stagione. 

Universal Pictures Home Entertainment propone infatti i 15 episodi della prima stagione su entrambi i formati Home Video più popolati, DVD e Blu-ray. Stavolta si prenderà in esame il secondo, che grazie a qualità dell'immagine più alta restituisce appieno lo sforzo produttivo messo in campo per dare al ritorno di Star Trek un look e un comparto visivo al passo coi tempi, riscattando la serie da certe ristrettezze per cui sono celebri molti episodi della prima, storica sequenza di episodi. 

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Cofanetto Blu-ray di Star Trek: Discovery - Stagione 1

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Star Trek: Discovery - Stagione 1 (4 Dischi)

Inseriti in un case dalle dimensioni standard, che non ruberà spazio eccessivo sugli scaffali e nelle librerie dei collezionisti, i fan di Star Trek troveranno 4 dischi che contengono molto più dei semplici episodi che compongono la prima stagione. L'impressione è che Universal si sia impegnata ben oltre la media per dimostrare quanto il formato Home Video possa restituire in maniera migliore (e più ricca) la complessità di questa produzione fantascientifica, rispetto alla fruizione veloce via streaming. 

Le caratteristiche tecniche

Lo standard visivo dell'edizione è quello in alta definizione 1080p tipico del supporto Blu-ray. Non ci si spinge in niente di più lussuoso o ricercato con soluzioni tecniche ancor più avveniristiche o ricalibrature di pregio, ma la scelta di "spalmare" gli episodi su ben 4 dischi consente alla compressione di non impattare troppo sulla resa video finale. Il risultato è un'immagine decisamente più vivida e convincente di quella vista in versione streaming, in cui l'amalgama tra effetti digitale e props "fisici" risultava meno armonica e convincente. 

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Non tutto va per il verso giusto: nelle scene più scure si registra qualche impasse e quanto avviene su schermo si fa talvolta caotico. La resa dei colori però è ancora più brillante, senza perdere quel taglio quasi aggressivo e un po' ruvido che la serie TV ha sfoggiato sin da subito, per distinguersi da quante l'hanno preceduta nell'universo di Star Trek. 

Elisa Giudici
Sonequa Martin-Green a Lucca
La protagonista di Discovery Sonequa Martin-Green alla conferenza stampa italiana di presentazione della serie TV

Per quanto riguarda il comparto audio, stavolta non va troppo male al pubblico italiano. Tuttavia bisogna ancora una volta registrare come la traccia italiana in dolby digital 5.1 sia ben poca cosa rispetto al DTS-HD Master Audio 5.1 di quella inglese. L'audio originale tira fuori (anche se non fino in fondo) la grinta di un comparto sonoro che - come in ogni prodotto futuristico e immaginifico - è centrale per connotare il carattere della produzione e darle personalità. 

Una valanga di extra

Il vero pezzo forte di questa edizione Home Video della prima stagione di Star Trek: Discovery sono però gli extra più che abbondanti, che faranno la gioia di ogni trekker...e non solo. Spesso infatti questo genere di prodotti di culto tendono a includere una marea di contenuti speciali che talvolta risultano un stimolare la puntigliosità del fan dalla conoscenza enciclopedica, aggiungendo poco all'effettiva scoperta del come un'opera sia stata realizzata. 

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Qui invece troviamo una serie di contenuti extra suddivisi sui quattro dischi e dedicati sia ai neofiti sia agli appassionati più puntigliosi. Va detto che l'opzione di sparpagliare gli extra sui vari dischi (piuttosto comune per quanto riguarda le serie TV) consente sì di mantenere il formato standard del case, ma risulta un po' scomoda per chi è alla ricerca di un singolo speciale o si vuole dedicare esclusivamente alla visione dei dietro le quinte. 

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Elisa Giudici
Le uniformi originali di Star Trek: Discovery
Le uniformi originali della prima stagione di Star Trek: Discovery in mostra a Lucca Comics & Games 2017

La varietà dei suddetti è davvero stellare: è il sogno di ogni appassionato vedere tanta qualità e concretezza nel raccontare il dietro le quinte della serie TV del cuore. Ogni episodio viene presentato con il suo promo e spesso vengono incluse scene parzialmente tagliate dal montaggio finale o totalmente inedite. Nel dettaglio ecco cosa troverete nei singoli dischi: 

  • Primo disco -  Scoprendo Discovery: i concetti e il casting di Star Trek Discovery, Sotto l'ombra dei giganti: la creazione dei suoni,  I comfort delle Creature (dedicato al make-up e agli effetti speciali per le creature non umanoidi).
  • Secondo disco - Progettando Discovery,  Creare lo spazio (dedicato agli effetti in VFX), Oggetti di scena.
  • Terzo disco -  Il viaggio di una donna (le donne di Star Trek davanti e dietro la cinepresa), Vestirsi per il successo (l'intervista alla costumista Gersha Phillips). 
  • Quarto disco - Star Trek: Discovery: il viaggio della prima stagione
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Vale la pena spendere qualche riga in più su Star Trek: Discovery: il viaggio della prima stagione: si tratta a tutti gli effetti di un documentario della durata di oltre 40 minuti che riassume in un racconto corale le varie fasi di ideazione, lavorazione e produzione dell'intera stagione, analizzandone anche i suoi snodi narrativi più importanti.

In definitiva Star Trek: Discovery - Stagione 1 evidenzia chiaramente l'impegno di Universal Pictures Home Entertainment nella creazione di un oggetto destinato a un pubblico più ampio dei meri collezionisti con manie di completismo, fornendo un supporto duraturo, qualitativamente migliore e ricchissimo di extra agli appassionati. Un'operazione di questo tipo evidenzia tutti i limiti della fruizione via streaming e dimostra come le edizioni Home Video andrebbero realizzate: con cura, attenzione al dettaglio e tanta voglia di raccontarsi.

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