Willow cancellata: il pubblico ama gli anni '80 ma non ci vivrebbe

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Una serie che abbiamo amato per la sua semplicità e per la sua ambientazione tipica degli anni '80 è stata "brutalmente" cancellata! (Via Deadline) Si tratta di Willow, lo show sequel del film omonimo con Warwick Davis nei panni del mago Willow.

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La notizia è giunta due mesi dopo che Willow è arrivata sulla piattaforma streaming Disney+. La critica ha promosso lo show, ma evidentemente il pubblico odierno non l'ha apprezzato, dato che ha uno stampo anni '80 ed è strettamente legato ai temi di allora.

Con tutta probabilità l'idea di realizzare Willow da parte di Disney è nata grazie al rinnovato interesse del pubblico verso gli anni '80. Stranger Things ha iniziato questa "moda", che è proseguita con una serie di rifacimenti, reboot, sequel, prequel più o meno riusciti. Tra questi c'è ovviamente anche il pluricandidato agli Oscar 2023 Top Gun: Maverick e vari altri titoli, che hanno riportato in vita personaggi e storie che si consideravano morte e sepolte (o quasi).

Tuttavia il film di Ron Howard Willow è un cult amato dalla generazione che ha vissuto in tenera età gli anni '80, dagli stessi che oggi amano le due serie di Star Wars The Mandalorian e Andor per la loro fedeltà all'originale, che amano Silvester Stallone nella serie Paramount Tulsa King e/o la serie TV Netflix Cobra Kai.

Qual è allora il motivo dell'insuccesso di Willow rispetto ad altri titoli di fattura simile o addirittura peggiore? 

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La risposta che mi sono dato trova fondamento nel modo in cui questi prodotti legati agli anni '80 vengono realizzati. Tutto nasce ovviamente da Stranger Things di Netflix, che ha saputo realizzare uno show moderno ambientato negli anni '80.

I creatori di Stranger Things (i fratelli Duffer) hanno vissuto gli anni '80 da ragazzini e sono riusciti a inserire nello show tutti i loro ricordi di quel periodo. Questo ha generato una specie di "transfer magico" per cui la serie di Stranger Things è sembrata subito familiare agli spettatori di allora, mentre grazie a una narrazione moderna, il giovane pubblico di oggi si è fatto affascinare da qualcosa che non ha vissuto.

Lo stesso è avvenuto per Cobra Kai: la serie che ha esordito su YouTube ha affascinato gli adulti per il senso di deja vu dato dalla rivalità tra Daniel LaRusso e Johnny Lawrence. La nuova generazione invece si è legata non solo ai personaggi più giovani (che ci sono anche in Willow) ma a un tipo di narrazione corale moderna.

Willow, invece, è stata studiata e prodotta come se fossimo ancora negli anni '80. La serie Disney ha mantenuto il fascino dell'originale, sia per i pregi che per i difetti di quel periodo. Willow, quindi, non rende omaggio gli anni passati, ma mostra al pubblico un prodotto già vecchio. Il ché non è un difetto ma restringe il potenziale pubblico a chi ha vissuto quegli anni e ha ancora un pizzico di nostalgia in fondo al cuore.

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La prima stagione della serie TV Willow ha offerto al pubblico una storia tipicamente fantasy, una trama molto orizzontale (proprio come si faceva un tempo nei film di questo genere) senza fronzoli e con tanta avventura. Credo che sia una serie che può piacere più a un pubblico di bambini che a uno giovane, proprio per la sua "ingenuità narrativa" tipica degli anni '80.

Ai giovani d'oggi piacciono gli anni '80, ma non ci vivrebbero.

Ciao Willow, è stato un piacere vivere un'altra avventura insieme. 

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