Quello che è successo a dicembre con il lancio di Cyberpunk 2077 è qualcosa di unico nell'intera storia del settore videoludico.
Atteso per otto lunghi anni, l'ultimo videogame di CD Projekt RED si è trasformato in un vero e proprio caso - con risvolti anche legali - per via dei tanti bug presenti nelle versioni per PS4 e Xbox One, che hanno portato addirittura al ritiro della copie digitali dai rispettivi store e la software house a dare il via ad un lungo cammino tra rimborsi e patch correttive.
Al netto delle sbavature tecniche, che comunque si attutiscono su PC di fascia alta e su Google Stadia, e in attesa dell'upgrade next-gen previsto su PS5 e Xbox Series S/X, l'universo pennellato dagli artisti della compagnia polacca rimane uno dei più affascinanti e peculiari di sempre. Per un GDR open world in cui a brillare, tra sparatorie, intrighi e gang in lotta, è soprattutto la metropoli di Night City.
Già scenario principale del gioco da tavolo a cui si ispira la produzione, la megalopoli fatta di luci al neon, metallo e impianti cibernetici incarna il cyberpunk nella sua massima espressione. Ed ha catturato addirittura le attenzioni di un architetto, che ha quindi voluto mettere sul piatto una sua personalissima recensione del controverso kolossal sci-fi dagli stessi autori della monumentale trilogia ruolistica di The Witcher - a noi è piaciuto molto!
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La megalopoli di Night City vista da un architetto
Con le recensioni più tradizionali ad aver invaso il web, quella dello youtuber e architetto Morphologis si fa apprezzare per il taglio particolare. Un taglio che, come capirete, si focalizza sul lavoro svolto da CD Projekt RED nel dare forma alla megalopoli di Night City.
Nel video pubblicato sul suo canale YouTube - lo trovate poco più in alto -, il giovane architetto con la passione per i videogiochi dichiara di aver trascorso circa 32 ore tra le missioni e le location di Cyberpunk 2077, e si dice convinto che tutto, all'interno di Night City, riesce a riflettere con decisione il profondo e stratificato background narrativo dei lavori di Mike Pondsmith.
La società futura interamente plasmata dalle corporazioni di Cyberpunk 2077 è visivamente rappresentata dal contorto profilo degli edifici della città, che paiono quasi cannibalizzarsi ad ogni quartiere visitato. In assenza di un vero e proprio piano regolatore e di qualsiasi tipo di struttura governativa a vigilare sugli interessi dei cittadini, le spietate multinazionali fanno propri gli spazi urbani e li sfruttano guidati esclusivamente dai propri interessi. Secondo Morphologis, gli sviluppatori si sono profondamente ispirati agli ampi progetti di edilizia sociale di Hong Kong e, soprattutto, alle opere di Kishō Kurokawa, architetto giapponese noto per aver fondato il movimento metabolista - esempio in tal senso è l'iconica Nakagin Capsule Tower di Tokyo, nella foto seguente.
Non solo, la clip dedica una sezione anche all'appartamento del protagonista V. A detta dell'architetto, l'abitazione del nostro antieroe rispecchia solo in parte lo stile futuristicamente decadente della metropoli: se da una parte la presenza di un distributore di cibo e bevande - in sostituzione di una cucina - rimarca la grande influenza delle corporazioni nella vita quotidiana, d'altro canto l'ampia volumetria del salotto non riflette l'idea di una civiltà del futuro densamente popolosa e suddivisa in rigide classi sociali.
E voi, state apprezzando Cyberpunk 2077? Oppure preferite che vengano risolti tutti i problemi per godervi l'opera al massimo della forma?
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