007, Sam Mendes non dirigerà un nuovo Bond...ma sa chi lo interpreterà?

Autore: Elisa Giudici ,

Dopo l'addio di fatto (manca ancora la conferma ufficiale) di Daniel Craig al servizio di Sua Maestà, le voci riguardanti il nuovo film di 007 e il suo nuovo interprete sono deflagrate in una bagarre incontrollabile di pettegolezzi, supposti leak, indiscrezioni e puntate dei bookmakers. 

Tutti si stanno chiedendo: chi sarà il nuovo Bond? Opinione diffusa è che il casting (che non è nemmeno sicuro sia ufficialmente iniziato!) veda come front runner il britannico Tom Hiddleston, seguito a ruota da Idris Elba, Daniel Lewis e, new entry delle ultime ore, Jamie Bell. Non mancano poi attrici che hanno espresso il desiderio di un cambio di genere per avere un James donna e la battaglia in corso da lungo tempo per avere un 007 non caucasico. 

MGM
James Bond, Sam Mendes parla del casting
Daniel Craig, un James Bond difficile da rimpiazzare

Chi l'avrà vinta? Il regista che è riuscito a ridare smalto e incassi milionari alla serie con Skyfall e SPECTRE, Sam Mendes, ribadisce quello che i bondiani DOC ripetono inascoltati da giorni: James Bond non è una democrazia.

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L'opinione e il favore del pubblico sono irrilevanti e anzi, tendono a bruciare le candidature più chiacchierate, perché la produzione sin dall'inizio tende a puntare su nomi freschi, a cui legare il nome di Bond e non viceversa. Insomma, Hiddleston e Elba sarebbero già fuori dai giochi, una cortina di fumo per nascondere il nuovo Bond, che sarà una sorpresa e uno shock per tutti. 

Il regista di Skyfall ha dichiarato a The Telegraph:

La verità è che James Bond non è una democrazia. Non è X-Factor, non è il referendum sull'Unione Europea, non è una votazione pubblica. Barbara Broccoli sceglierà chi sarà il prossimo James Bond: fine della storia. Senza di lei, non ci sarebbe stato Daniel Craig. 

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Quello che infatti molti giornalisti e fan tendono a dimenticare è che uno dei Bond più amati della storia e già rimpianto da pubblico e produzione non è stato esattamente ben accolto all'annuncio, anzi. Ci fu una vera e propria sollevazione popolare all'annuncio che un certo Daniel Craig, biondo con gli occhi azzurri, lontano dai modi aristocratici e dalla fisicità asciutta dei predecessori, avrebbe interpretato 007. 

Il tempo però ha dato ragione alla Broccoli e Daniel Craig è diventato il Bond per antonomasia come non accadeva dai tempi di Sean Connery. Anzi, la sua umanità, la sua debolezza e la sua virilità meno egocentrica del passato hanno di fatto traghettato un personaggio tanto misogino e datato (e prima di Casino Royale in piena crisi esistenziale) nel Nuovo Millennio cinematografico. 

Il consiglio di Sam Mendes è quindi di aspettare che sia la produzione a dire chi sarà Bond. Mentre continua la tempesta mediatica sui possibili candidati, i più oculati riflettono su cosa succederà ora al franchise, orfano dell'attore protagonista e del regista premio Oscar che ha dato una profonda impronta personale al protagonista. Ci sarà un reboot che metterà in atto un definitivo cambiamento sul personaggio intramontabile del cinema inglese? Il resto del cast rimarrà o verrà rinnovato ex novo? Soprattutto, chi dirigerà il nuovo Bond? 

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Dato che dovrà confrontarsi con l'estetica classica ma sorprendentemente efficace di Sam Mendes, la prova sarà davvero ardua per chiunque verrà scelto. Chissà che certe affermazioni sibilline di qualche anno fa di Christopher Nolan non si rivelino profetiche...

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