10 segreti svelati da La Casa di Carta: Il Fenomeno

Autore: Simona Vitale ,

Che La Casa di Carta sia diventata la serie TV più richiesta al mondo non è di certo una notizia sorprendente, visto che le rocambolesche avventure e peripezie del Professore, di Tokyo, Palermo, Nairobi e del resto della banda oltre a rappresentare il fenomeno televisivo del momento, sono diventate anche un vero e proprio movimento culturale e sociale in tutto il globo.

Dopo un esordio di gran successo sull'emittente spagnola Antena 3, La Casa di Carta ha conosciuto un progressivo declino di pubblico, che ha indotto la produzione ad arrestare la serie TV dopo la sua prima stagione. Sia il regista, che gli attori e gli altri addetti ai lavori si erano dunque arresi al destino de La Casa di Carta, cancellata dalla TV pubblica spagnola. Come si può facilmente dedurre, le cose sono andate diversamente. Netflix, colosso dello streaming, ha acquistato la prima stagione de La Casa di Carta e, modificando la struttura degli episodi, ne ha ricavato due stagioni, distribuite sulla piattaforma senza alcuna manovra pubblicitaria o di marketing strategico.

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Il resto è storia nota. Il successo planetario de La Casa di Carta è oramai consolidato con la "Resistenza" del Professore e dei suoi "adepti", che sono stati capaci di ispirare non solo (vere e proprie) rapine, ma soprattutto rivendicazioni sociali per l'affermazione di diritti civili, movimenti femministi, lotte di protesta verso ingiustizie di ogni sorta. Ma cosa si nasconde realmente dietro la grande capacità di conquista de La Casa di Carta?

A svelarlo ci ha pensato La Casa di Carta: Il Fenomeno, un documentario rilasciato su Netflix a partire dal 3 aprile 2020, giorno in cui è stata resa disponibile anche tutta la quarta stagione dell'amatissima serie TV.

La Casa di Carta: Il Fenomeno: 10 segreti del successo della serie TV spagnola

Molti dei "segreti" e delle curiosità svelate dal documentario La Casa di Carta: Il Fenomeno si concentrano per lo più sui personaggi-furfanti che hanno catturato la simpatia di mezzo (e anche di più) mondo, alcuni dei quali avrebbero dovuto addirittura non essere mai stati presenti nella serie TV. In primis, ci riferiamo ai personaggi di Nairobi e Berlino.

  1. Berlino ha rischiato di non essere presente nella serie TV
  2. Il segreto del successo di Berlino
  3. Alba Flores spiega perché Nairobi fa parte de La Casa di Carta
  4. Tokyo avrebbe dovuto chiamarsi...
  5. Perché è stata scelta la maschera di Dalì?
  6. Come mai il Professore si tocca sempre gli occhiali nei momenti cruciali?
  7. Scene difficili richiedono menti... geniali
  8. L'ultima scena di Alba Flores è anche l'ultima di Nairobi
  9. Un intoppo che poteva costare... 3 milioni du euro!
  10. Il fuoriclasse Neymar è apparso ne La Casa di Carta!

Berlino ha rischiato di essere "censurato" dalla serie TV

L'egocentrico, perverso, geniale e al tempo stesso affascinante Berlino, interpretato da Pedro Alonso, ha sicuramente catturato il cuore degli spettatori, nonostante i suoi caratteri distintivi non siano di certo positivi. Parliamo di un personaggio (quasi) totalmente negativo, che ha rischiato per questo di essere censurato dalla serie TV, come dichiarato da Esther Martínez Lobato, uno degli sceneggiatori:

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Abbiamo valutato di rimuovere questa figura, la chiave in cui è scritto il personaggio è stata molto dolorosa. Ma alla fine abbiamo combattuto perché rimanesse e sembra che sia stato un successo.

Del resto anche lo stesso Pedro Alonso ha candidamente ammesso nel documentario di come "La gente deve farsi controllare. Perché… non è il personaggio che vorresti che sposasse tua figlia".

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L'ideatore de La Casa di Carta, Alex Pina, ha pertanto rivelato di come abbia dovuto lottare per portare in scena il personaggio di Berlino: 

É incredibile che un personaggio con tratti così negativi sia amato. E’ misogino, narcisista e psicopatico, ma era giusto avere un personaggio così perché il pubblico avrebbe potuto scegliere liberamente da che parte stare.

Pedro Alonso svela il segreto del successo di Berlino

L'affascinante Pedro Alonso ha svelato la ragione della grande attrattiva esercitata da Berlino sul pubblico che risiederebbe nella sua (apparentemente innata) sicurezza e propensione al comando. Queste le parole dell'attore:

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Quel senso dominante che ha della sua leadership ci respinge, ma ci dà una certa sicurezza.

Nairobi: Alba Flores svela come il personaggio è entrato a far parte de La Casa di Carta

TMDB/Netflix
La Casa di Carta, Nairobi
Alba Flores, la Nairobi de La Casa di Carta

Alba Flores, l'attrice che ha interpretato la dolce e tenace Nairobi nella serie TV, ha svelato di come il suo personaggio non fosse inizialmente contemplato. A volere fortemente Alba Flores come Nairobi ne La Casa di Carta è stato Alex Pina, che ha lavorato con l'attrice nella serie TV Vis a Vis, distribuita anch'essa con gran successo su Netflix. Queste le parole di Alba Flores:

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La prima volta che ho letto la sceneggiatura dei primi due capitoli, Nairobi non esisteva. Non era un personaggio della serie. Alex Pina voleva che io fossi nella serie, ma il personaggio non era stato scritto. 

Originariamente la voce narrante della serie TV non era quella di Tokyo

Sin dalla prima puntata della prima stagione, la voce narrante che apre la serie TV è quella di Úrsula Corberó, la bellissima attrice che interpreta Tokyo. In origine, erano stati contemplati altri due personaggi della banda come narratori della serie TV. In primis era stato scelto il Professore, ovvero Alvaro Morte. Una scelta che si è rivelata poi inadeguata per diversi motivi. Alex Pina ha spiegato:

Far parlare Il Professore, che è una sorta di perdente, un timido e quasi sociopatico, sarebbe risultato troppo egocentrico: il Professore che parla del suo stesso piano perfetto, sarebbe risultato contraddittorio con la sua personalità.

Rifiutato è stato anche il personaggio di Mosca (con la voce del suo interpretato Paco Tous), che avrebbe dovuto esporre la storia dal punto di vista dell'elemento più umile del gruppo. La scelta è ricaduta su Tokyo per rendere la narrazione più calda ed emozionante e, al tempo stesso, controbilanciare la scarsa presenza di rapinatrici femminili all'interno della banda.

Tokyo avrebbe dovuto chiamarsi...

Il documentario ci svela come la bella Tokyo avrebbe dovuto chiamarsi Silene, sia nella realtà che come membro della banda. Alex Pina ha dichiarato, infatti, che la scelta di assegnare ai ragazzi del Professore dei nomi di città piuttosto allettanti è avvenuta abbastanza casualmente. Lo sceneggiatore ha dichiarato:

Abbiamo preso in considerazione diverse possibilità, inclusi i nomi dei pianeti. Un giorno arrivò qualcuno con una maglietta su cui c'era scritto Tokyo! È così che tutto ha avuto inizio!

Perché è stata scelta la maschera di Dalì per coprire il volto dei rapinatori de La Casa di Carta?

TMDB/Netflix
La maschera di Dalì
Il volto di Dalì scelto per la maschera della banda del Professore

Migue Amoedo, direttore della fotografia della serie TV, ha dichiarato di aver preso in considerazione anche altri personaggi identitari come possibili scelte per le maschere della banda del Professore:

Abbiamo considerato la possibilità che fossero altri personaggi come Pablo Picasso, che era una maschera cubista, o Don Chisciotte, che rappresentava molti valori tipici spagnoli e anche quella follia e la spinta verso l’impossibile che alcuni personaggi avevano.

Perché il Professore si tocca sempre gli occhiali nei momenti cruciali della serie TV?

Gli spettatori più attenti de La Casa di Carta avranno sicuramente notato come il Professore, nei momenti cruciali de La Casa di Carta, sia solito regolare i suoi occhiali con la mano. In realtà questo tic è nato casualmente per via della gestualità di Alvaro Morte, che non era abituato a indossare gli occhiali e quindi tentava di aggiustarli con la mano. Solo in seguito questo gesto è stato volutamente inserito nella sceneggiatura.

Alcune scene complicate hanno richiesto l'aiuto di menti brillanti

Alcune scene de La Casa di Carta hanno richiesto un enorme impegno per essere girate, non solo da parte degli attori. Ad esempio, per la scena della camera blindata è stato assunto un ingegnere marittimo capace di progettare una camera idonea alla realizzazione della sequenza in cui il caveau si allaga. 

L'ultima scena girata da Alba Flores corrisponde esattamente all'ultima scena in cui appare Nairobi

Visto che non sempre le scene girate corrispondono alla sequenza temporale della trama (ne La Casa di Carta sono più che frequenti i flashback), il documentario ha svelato che l'ultima scena girata da Alba Flores corrisponde esattamente all'ultima scena in cui vediamo in vita Nairobi.

A seguire il commosso addio dell'attrice alla serie, che le ha dato l'opportunità di affermarsi come un'attrice famosa oramai in tutto il mondo.

Un intoppo a rischiato di far perdere tre milioni di euro... falsi

In molti ricorderanno, nel corso di questa quarta stagione, la scena in cui, dal cielo di Madrid, piovono migliaia di banconote sulle teste dei madrileni sorpresi, quanto felici, di poter raccogliere il prezioso denaro. Ebbene, quella scena, ha richiesto notevole impegno da parte della produzione, con regista e sceneggiatori che hanno dovuto più volte pulire il manto stradale della piazza centrale della Capitale spagnola, poiché si erano rotte le ventole dei condizionatori e ventilatori che dovevano mandare in aria le banconote.

Il guasto ha temporaneamente impedito di far fluttuare correttamente nell'aria i 3 milioni di euro (falsi, ovviamente), destinati alle centinaia di comparse presenti in quella scena per la quale era stato previsto un arco di tempo piuttosto limitato. Per fortuna tutto è stato poi risolto grazie all'aiuto di tutti coloro che lavorano dietro le quinte.

Tra i fan de La Casa di Carta ci sono anche Stephen King e Neymar (che appare in un cameo)

Tra i fan più famosi della serie TV spagnola ci sono molti nomi celebri. Due nomi su tutti: il prolifico scrittore Stephen King e il calciatore del Barcellona Neymar, apparso ne La Casa di Carta grazie ad un cameo in cui interpreta un monaco. Potete ammirare la scena qui sopra.

Ora che conosciamo (quasi) tutti i segreti de La Casa di Carta, non ci resta che attendere la quinta stagione della serie TV le cui riprese sono però purtroppo momentaneamente sospese a causa dell'emergenza CoronaVirus che sta tenendo il mondo con il fiato sospeso. 

FONTE: Netflix

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