Dopo le accuse di molestie, Hollywood taglia i ponti con il comico Louis C.K.

Autore: Silvia Artana ,

The New York Times ha portato alla luce un altro scandalo nel mondo dello spettacolo. Dopo anni di sussurri e mezze parole, 5 donne hanno denunciato l'attore comico, regista, autore e produttore Louis C.K. di essersi masturbato in loro presenza.

L'inchiesta ha travolto la voce di Max nella versione originale di Pets - Vita da Animali come un fiume in piena e ha causato la cancellazione della prima del suo ultimo film, I Love You, Daddy, e di una ospitata a The Late Show With Stephen Colbert.

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Ma non sono state che avvisaglie.

Inizialmente, l'uomo si è trincerato dietro a un "no comment". Ma poi ha deciso di parlare e lo ha fatto con una lettera aperta in cui ha ammesso le accuse. E a quel punto, Hollywood ha tagliato i ponti con lui.

Il suo manager, l'addetto stampa e l'agenzia che lo ha rappresentato durante i tour negli USA hanno deciso di chiudere le rispettive collaborazioni e anche FX, Universal Pictures e Illumination Animation hanno preso le distanze.

Le accuse a Louis C.K.

Louis C.K. ha costruito gran parte del proprio successo su gag e battute legate ai suoi difetti e ai complessi nei confronti del sesso. Ma alla luce delle rivelazioni pubblicate da The New York Times, in molti hanno visto nello stile del comico un modo per coprire qualcosa di molto più grave.

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Dana Min Goodman Julia Wolov hanno raccontato di avere avuto una brutta esperienza con lui in occasione della loro partecipazione nel 2002 all'US Comedy Arts Festival di Aspen, in Colorado. Le due donne volevano festeggiare il fatto di essersi esibite alla prestigiosa manifestazione e hanno accettato con piacere l'invito di Louis C.K. a bere un bicchiere nella sua stanza. Era tardi, i bar erano chiusi e lui sembrava tutto meno che un predatore sessuale.

Ma quando sono arrivate in camera, non hanno fatto in tempo a togliersi giacche e berretti che il comico ha chiesto se poteva masturbarsi davanti a loro. Subito, hanno pensato che stesse scherzando e si sono messe a ridere. Poi hanno capito che non era una gag:

Si è tolto tutti i vestiti, è rimasto completamente nudo e ha iniziato a masturbarsi.

Dana e Julia sono fuggite e hanno iniziato a raccontare in giro l'accaduto. Ma il manager dell'attore, Dave Becky, ha fatto capire loro che dovevano smettere di parlare.

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Contattato da The New York Times, l'uomo ha negato di avere mai minacciato nessuno e tantomeno le due donne.

Un'altra vittima di Louis C. K. è stata Abby Schachner. Nel 2003, la donna gli ha telefonato per invitarlo a un suo spettacolo e ha raccontato di avere sentito chiaramente che si stava masturbando mentre parlavano.

Nel 2005 è stata la volta di Rebecca Corry di essere molestata. L'attrice e autrice stava lavorando al pilot di una serie prodotta da Courteney Cox e David Arquette al quale partecipava anche Louis C.K. Un giorno, l'uomo le si è avvicinato e le chiesto se voleva andare nel suo camerino e guardarlo mentre si masturbava. Lei ha risposto di no e gli ha ricordato che aveva una figlia e una moglie incinta:

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È avvampato e mi ha confessato di avere dei problemi.

L'accaduto è arrivato alle orecchie di Courteney Cox e David Arquette e i due si sono consultati con Rebecca per capire il da farsi. La donna ha dichiarato che non voleva essere la causa della chiusura dello show e ha deciso di andare avanti con la produzione.

Una quinta testimone, che ha chiesto di restare anonima, è rimasta vittima delle molestie di Louis C.K. alla fine degli anni '90.

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Stando al racconto raccolto da The New York Times, stava lavorando con l'attore e produttore a The Chris Rock Show, quando lui le ha domandato se volesse guardarlo mentre si masturbava. La donna, che all'epoca aveva 20 anni, ha acconsentito, ma poi ha capito che era una cosa profondamente sbagliata:

Penso che una grossa parte del mio sì sia dipesa dalla cultura [che domina nel mondo dello spettacolo, n.d.r.]. È stato un abuso di potere.

La risposta di Louis C.K. e la presa di posizione di Hollywood

Dopo un iniziale silenzio, Louis C.K. ha deciso di rispondere alle accuse e lo ha fatto con una lettera aperta a The New York Times in cui ha ammesso le proprie responsabilità:

Le storie sono vere. All'epoca, mi dicevo che era tutto ok, perché non facevo vedere il mio u****** a una donna senza chiederle prima il permesso. Cosa che in un certo senso corrispondeva alla verità. Ma quello che ho imparato nel corso della mia vita, troppo tardi, è che quando ti trovi in una posizione di potere, chiedere a qualcuno di guardare il tuo c**** non è una domanda. È qualcosa di imbarazzante. Io esercitavo un potere su quelle donne, perché loro mi ammiravano. E ho esercitato quel potere in modo irresponsabile. Mi sono pentito delle mie azioni e ho cercato di trarre insegnamento da quello che ho fatto. E di non ripetere gli stessi errori. Ora sono consapevole del loro impatto.

La reazione di Hollywood non si è fatta attendere e la carriera del comico, autore e produttore ha iniziato ad andare in frantumi pezzo dopo pezzo. Letteralmente.

Come riporta Deadline, l'importante 3 Arts Entertainment e il potente agente Dave Becky hanno annunciato di avere chiuso la loro lunga collaborazione con l'artista.

Stessa cosa ha fatto il portavoce di Louis C.K., Lewis Kay:

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L'attore ha ricevuto il benservito anche dalla celebre APA Agency, che lo ha rappresentato nelle sue trionfali tournée in giro per gli Stati Uniti.

Ma le conseguenze dello scandalo che ha travolto Louis C.K. non si fermano qui.

Dopo avere annullato la première, la società The Orchard ha bloccato la distribuzione dell'ultimo film dell'uomo, I Love You, Daddy, di cui ha acquistato i diritti per 5 milioni di dollari.

HBO ha tagliato Louis C.K. dallo speciale previsto per il 18 novembre Night of Too Many Stars e ha ritirato tutti i contenuti legati all'attore e produttore. Invece, Netflix non produrrà il secondo dei due spettacoli comici che aveva in programma con l'artista, ma lascerà disponibili sulla propria piattaforma il primo, intitolato 2017, e lo show Live at the Comedy Store.

Un altro duro colpo all'attore è arrivato da FX NetworksFX Productions. Nel comunicato condiviso da Deadline si legge:

FX Networks e FX Productions concludono la loro collaborazione con Louis C.K. Stiamo annullando l'accordo tra FX Productions e la sua società di produzione, Pig Newton. Louis C.K. non sarà più il produttore esecutivo, né riceverà profitti da Better Things, Baskets, [la serie Amazon, n.d.r.] One Mississippi e [quella animata di TBS, n.d.r.] The Cops. [...] Per quanto ne sappiamo, il suo comportamento negli 8 anni delle 5 serie prodotte per FX Networks e/o per FX Productions è sempre stato professionale. Tuttavia, per lui ora non è il momento di occuparsi di programmi televisivi. Piuttosto, adesso deve affrontare con onestà tutte le donne che si sono fatte avanti per parlare delle loro dolorose esperienze. Processo che è iniziato con la sua lettera aperta.

Come scrive The Hollywood Reporter, gli ultimi a prendere la distanze da Louis C.K. sono stati Universal Pictures e Illumination Animated.

Universal Pictures e Illumination hanno posto fine alla loro collaborazione con Louis C.K. in Pets - Vita da Animali 2.

Una vera e propria messa al bando, che suona come un requiem per la carriera di quello che era considerato uno dei comici più brillanti e influenti di Hollywood.

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